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La sera stessa mi ritrovai nel salone, ma capii che ero fuori posto. Attraversai il corridoio principale e avevo tutti gli occhi puntati addosso.
"ma che avete da guardare" dissi acida.
Non sopportavo essere osservata.

Forse perché ero vestita un po' male, rispetto a loro.
Le altre ragazze avevano dei vestiti tutti brillantini, io un paio di leggins e una felpa della fox, perfetta.
"eccola qua" disse Samuele prendendomi la mano.
"potevi avvertirmi che eravate eleganti" dico facendo scorrere la mia mano sul suo smoking.

"ma fottiti, guarda che bella."
Si guardò attorno, "ti stanno osservando dalla testa ai piedi"
Ridacchiai. In effetti un ragazzo in particolare non mi toglieva gli occhi di dosso.

Lasciai perdere, Samuele mi accompagnò a bere e mangiare qualcosa, mentre mi aggiornava sulla situazione della scuola, i vari pettegolezzi e così via.
Mi alzai per prendere altra torta, quando ad un certo punto un ragazzo si avvicinò a me.

"e così sei nuova?" lo guardai con aria schifata.
"si." sputai acida. "come ti chiami? Io , piacere Luca"
Mi scostai da lui per prendere da bere.
"dove vai? Non mi hai detto il tuo nome"

Roteai gli occhi.
"moon" risposi secca andando via.
Mi prese per un braccio, "io e te faremo faville" gli risi in faccia e poi lo guardai male.
"certo, addio." lui mi lanciò un'occhiata di sfida.
"che caratterino."

"non ti ci mettere, non ho bisogno di un fidanzato, sto bene così."
Lui si morse le labbra. "a dopo bella"
Mi voltai senza guardarlo e tornai da Samuele. "che cazzo nemmeno arrivata e già mi vogliono scopare"
Lui sorrise, "non c'è nulla da ridire, guarda che culetto.."

"ti ho sentito." lo guardai con rabbia.
"e che palle, è vero." Ridacchiò occupandosi la bocca con delle patatine.
Guardai l'ora, "senti io tra poco vado e dato che non mi ricordo la stanza, ho bisogno di te per andarci"

Si alzò in piedi e mi porse la mano.
"che gentile" sorrisi, lui ricambiò.
Arrivammo in silenzio davanti alla mia porta, lui mi diede la buonanotte con un bacio sulla guancia e poi se ne andò, entrammo nelle rispettive camere nello stesso istante.

Mi distesi sul letto, questa scuola sembrava molto difficile ed estremamente stancante.
Mi addormentai sul letto così com'ero, ero distrutta.

>>>

La mattina dopo mi svegliai di soprassalto, qualcuno bussava.
"moon, ci sei?" Samuele.
Balzai in piedi, non avevo sistemato la stanza.
Cazzo.
Corsi verso la porta e aprii.
"merda moon è tardi, fra 30 minuti iniziano le lezioni, ci sei?"

Lo guardo stralunata, "ma sei pazzo, mi sono svegliata solo perché bussavi"
Si mise a ridere e poi lo invitai dentro.
"mi lavo velocemente e intanto tu butta nello zaino i libri per oggi e due quaderni, grazie mille"

"si signora." un brivido mi attraversò il corpo, non ci feci caso.
Scattai nella valigia e presi un paio di vestiti, corsi in bagno e mi misi sotto la doccia.
Appena uscii mi avvolsi con un asciugamano pronta ad asciugarmi i capelli.

"moon posso?"
"si dimmi"
Lui entrò.
"Samuele, perché sei qua? Qualcuno ha detto che dovevi entrare?"
Tenevo l'asciugamano a malapena.
"n-no .. Mi scusi Moon"
"meglio così. Ora vai. Ti chiamo io."
Dissi rigida. Mi faceva innervosire.
Lui si girò e chiuse la porta dietro di sé.

Finii tutto e uscii, afferra lo zaino e lo ringraziati dandogli un bacio sulla guancia.
Presi il telefono e uscii di corsa, andammo in classe e mi sedetti vicino a lui.

Aspettavamo il prof, così accesi il telefono e subito mi accorsi che non era il mio.
Era di Samuele.
Glielo dovevo dire?
Nah, avrei curiosato.

Andai sul suo Instagram, lo avrei seguito dopo, poi Andai a vedere le ricerche Google.
Un sacco di porno, qualche ricerca su di me.
Un video hot mi colpi in particolare.
"miss spanking slave"

Il telefono mi rimbalzò dalle mani, dovevo farmi i fatti miei, chiusi tutto e glielo appoggiai sul banco.
"ehm scusate se interrompo, ma Samu, hai il mio cellulare.."

Divenne rosso, "ops.." me lo lasciò sulle mani, lo ringraziai e poi proseguimmo con il resto delle ore.

mistress. حيث تعيش القصص. اكتشف الآن