Non avevo niente e adesso invece avevo un fidanzato stupendo, un cane birbante e amici splenditi.

I miei genitori purtroppo erano ancora in guerra fra di loro, ma almeno non mi mettevano più in mezzo.

Avevo 'chiarito' con mia madre prima di lasciare Chicago.

La grande e severa Amelia Ross aveva capito di non voler perdere la sua unica figlia e si era scusata per tutte le sue mancanze e per la sua freddezza.

Avevo deciso di perdonarla e anche se il nostro non era un normale rapporto fra madre e figlia dovevo ammettere che andava piuttosto bene.

Per quanto riguarda mio padre era tutta un altra storia purtroppo.

Mio nonno Paul è morto qualche mese dopo il mio ritorno a Southport e mio padre non sopportando il dolore di questa perdita si è chiuso in se stesso senza lasciar avvicinare nessuno, né me né tanto meno mia madre che per una volta avrebbe voluto aiutare il suo ex marito.

Non sentivo mio padre da mesi ormai e sinceramente mi sta bene cosi.

Io non avrei più cercato nessuno, lui sapeva dove trovarmi e sapeva che nonostante tutto non lo avrei mai lasciato solo se mi avesse chiesto aiuto.

"Rosso o blu?" mi chiesi fissando i due vestiti sul letto.

Ero appena uscita dalla doccia e ora non sapevo cosa indossare.

"Rosso" decisi indossando rapidamente il vestito e poi mi concentrai sui capelli.

Mia madre mi aveva detto che Megan aveva partorito una graziosa bambina, ma purtroppo Trevor non ne era stato per niente felice.

I due amanti erano diventati due sconosciuti ormai.

Lei abitava in un piccolo appartamento e lavorava come cassiera e lui invece lavorava come guardiano notturno di una banca.

Erano troppo immaturi ed egoisti per fare pace e tornare almeno a parlare fra loro per il bene di loro figlia, ma questi non erano problemi miei fortunatamente.

Olivia si era trasferita in un altra città e di lei nessuno a Southport aveva più avuto notizie il che mi rende estremamente felice.

Non avrei sopportato di vederla in giro pronta a provarci con il mio ragazzo.

"Ecco fatto" dissi mettendomi le scarpe per poi guardarmi allo specchio.

Ero pronta per sorprendere il mio gigante.

Pov Ryan:

Ritornai a casa dopo una ventina di minuti e subito mi accorsi che c'era qualcosa che non andava.

"Emily?" chiamai vedendo le luci del salotto spente.

Confuso andai in sala da pranzo e rimasi sorpreso vidi la tavola apparecchiata con tutti i miei piatti preferiti.

"Che succede?" chiesi sorridendo nel vedere qua e la delle candele accese che creavano una splendida atmosfera romantica.

"Ti piace?" chiese Emily alle mie spalle.

Mi voltai per guardarla e le parole mi morirono in gola nel vedere quella splendida creatura.

"Allora?" chiese Emily divertita dal mio mutismo.

"Si mi piace" dissi subito guardandola attentamente.

Lei indossava un abito rosso molto lungo e decorato in modo spettacolare.

Non aveva una scollatura ed era un bene dato che sentivo di non potermi controllare di fronte ad una tale visione.

Non aveva una scollatura ed era un bene dato che sentivo di non potermi controllare di fronte ad una tale visione

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Il Gigante BuonoWhere stories live. Discover now