1. new school

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- boy, don't call me angel -

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- boy, don't call me angel -

"Non potete farmi questo!" Sbotto alzandomi dalla sedia quasi da farla cadere.

Mia madre si pulisce le labbra con il tovagliolo come una vera signora. Odio quel termine, soprattutto come lo dice.

I miei genitori hanno intenzione di farmi cambiare scuola. Secondo loro andare in un istituto con un sacco di adolescenti provenienti da famiglie ricche, consentirà loro ad avere gli affari più facilmente. Di conseguenza mi vogliono usare per il loro lavoro.

Papà mangia tranquillamente il suo cibo, mentre la donna davanti a me, mi osserva con i suoi occhi scuri. "Non alzare il tono con me, signorina! Comunque, è deciso. Fine della discussione."

Arrabbiata trascino i piedi fino su in camera mia, lasciando il piatto a metà. Detesto quando mi trattano come una bambina. Detesto quando mi dicono cosa o cosa non devo fare. Li detesto.

Sbatto la porta con tutta la mia forza e mi butto sul letto sfinita.

Non voglio andare in una scuola mista (femmine e maschi) e secondo i libri rosa, la ragazza nuova si innamora sempre del ragazzo figo e popolare. Ovviamente non voglio che succeda.

Fino a pochi minuti fa frequentavo un'indirizzo femminile, il che non mi dispiaceva. Non perché avevo amici, ma era semplice e tranquilla.

Sospiro e inizio a cambiarmi per poi andare a dormire. Domani sarà una giornata lunghissima me lo sento.

🦋

"Signorina Freya? Si svegli è l'ora di fare colazione." La voce del maggiordomo mi fa aprire un occhio. Bussa di nuovo sulla mia porta. Dopo essermi stiracchiata rispondo: "Avanti."

L'uomo vestito in modo impeccabile come suo solito, mette il vassoio da letto ricoperto di french toast, succo di frutta, fette di mele e ciliegie.

"Quante volte ti ho detto di non darmi del lei?" Mi sono stancata di essere chiamata in quel modo. Mi fa sentire adulta.

"È l'abitudine, scusa signorina." Sospiro in rassegnazione.

Lo ringrazio con un sorriso e lui se ne va facendo un gesto con la testa. Mangio e mi alzo dal letto, spazzolando i miei capelli. Mamma li adora, dice che sono uguali a quelli Rapunzel, - solo che io c'eri ho castano scuro - il mio Disney preferito da piccola.

Faccio una doccia calda per tranquillizzarmi. Tra mezz'ora varcherò quell'edificio e io non sono pronta ad affrontarlo.

Finito di asciugarmi, noto con dispiacere l'uniforme blu appesa sulla maniglia dell'armadio. La indosso, facendo anche una capovolta per vedere se la gonna fosse troppo corta, ma a quanto a pare è di giusta taglia.

revenge; hwang hyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora