*/ 2 la prima battaglia \*

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Le fette della crostata erano ripiene di frutti di bosco e la bottiglia versava un succo al ribes. La tazza di thè di Gellert e la pergamena della zia vennero riposte lontano per lasciare che centrini e tovaglioli si apparecchiassero per l'ospite. Sotto una leggera pioggia fresca, i tre si raccontarono a vicenda 《vivo qui con la mia famiglia》 rispose Albus a Gellert 《...da alcuni anni. Sono io ad occuparmi di mio fratello e di mia sorella mentre Bathi mi da una mano come può》 sorrise all'anziana amica che ricambiò con un cenno e disse 《Peccato che tu riesca sempre a fare tutto da solo ragazzo mio! Questa torta è stata veramente buona! E il succo! Non lo avevo mai assaggiato al ribes》.

La strega si girò a scrutare il nipote 《sei un po' taciturno stasera caro...vedi quando ti dico che dormi troppo!》sbuffò 《Albus devi sapere che questo giovanotto vuole fare il professore! Legge talmente tanto tutta la notte...io non so più come fare》 lo canzonò prima di finire il suo Rum al ribes. 《Pure io ho questa aspirazione...》
《io no. Ecco mi piace solo essere informato ma non tornerei mai a scuola dopo esserci gia passato. Tutto ma non quello...》 lo interruppe Gellert. Ripensò all'immagine triangolare che lo tartassava da settimane, aveva voglia di urlare dalla rabbia al solo pensiero che ancora non avesse trovato niente. Non da solo almeno.
Osservò Albus 《non hai altri sogni nel cassetto?》chiese quindi Gellert 《Qualcosa di più...audace magari?》lo sguardo penetrante e il sorriso sinistro incorniciava quest'ultimo punto interrogativo.

《E chi non ne ha, dico bene? Come gli scheletri nell'armadio...piccoli segreti》gli rispose. Si studiavano a vicenda con questo gioco tutto loro. Stuzzicavano le loro menti alla risposta più astuta, l'aria era piccante come un bacio sulla schiena.
《Ragazzi io temo che vi lascerò soli, vado a riscaldare le mie vecchie ossa sotto la coperta》 dette così la buona notte ai ragazzi e fece scivolare il suo lungo scialle su per le scale.
《Due passi?》propose Gellert
《è sempre strano trovare qualcuno che ami la pioggia》gli sfuggí in modo involontario
《ne hai trovati parecchi?》cercò di assecondarlo
《No... infatti》arrosì Albus.
Gellert sorrise e si diresse alla porta. Uscirono sulla lunga strada isolata e Albus lo guidò in un breve tour. Gli mostrò la sua casa promettendogli che un giorno, se avesse voluto, gli avrebbe presentato la sua famiglia e gli avrebbe fatto vedere la sua moltitudine di libri. Gli fece vedere la chiesa, grande in mezzo alla piazza e i negozietti che le cingevano intorno. Infine, un piccolo cimitero non troppo distante.

《Fai spesso questo giro la sera?》chiese il biondo
《A volte sai...fa bene stare un pò da soli. Mi giro tutta Godric's Hollow a volte》
《Spesso anch'io sono da solo. Le mie passioni sopratutto...mi hanno portato a farlo》 si ricordò del perchè avesse subito negato che il lavoro da professore non lo avrebbe mai accettato. Tornare a scuola non lo avrebbe mai voluto.
《E cioè?》lo sguardo curioso di Albus brillava sotto le goccioline d'acqua che gli si accumulavano sui capelli e gli ricadevano sugli zigomi come lacrime dolci.
《A sedici anni sono satato espulso da Durmstrang perchè avevo...e ho un inclinazione molto più forte di ciò che ci hanno spinto ad avere, per le Arti Oscure. Le trovo affascinanti ecco...》 si affrettò a dire mentre osservava le piccoli lapidi in lontananza.
《Hai ragione, sono affascinanti. È questo che leggi la notte?》, Gellert annuì.
Nel buio di quella sera piovosa, fra le case vicine intravide un rapido movimento 《torniamo a casa ora》 disse Albus evasivo avendo notato pure lui un ombra inquietante.

Un mantello fluttuava sulle loro teste, i due sbiancarono presi alla sprovvista 《è un dissennatore》 dissero contemporaneamente e cominciando a correre. L'essere oscuro gli teneva testa e alla fine riuscì a superarli e bloccare il passaggio nella lunga strada. Albus si guardò intorno e dietro di se notò una seconda sagoma.
《Gellert c'è qualcosa che non va...》
il ragazzo seguì lo sguardo del mago e vide lo stesso soggetto scuro. Non fluttuava, anzi, schiacciava le piccole mattonelle della strada principale dirigendosi verso di loro. Comparve un'altra sagoma da dietro quest'ultima, poi un altra, e altre ancora finchè sei fugure non si avvicinarono accerchiandoli e mostrando le loro maschere nere come la notte.

Grindeldore: Una Nuova SperanzaWhere stories live. Discover now