i dursley

1.1K 18 1
                                    

Uscirono dalla cucina, attraversarono metà del corridoio, svoltarono a destra, e si trovarono davanti alla porta del ripostiglio.
Alla vista di quella porta, a Harry venne un brivido lungo la schiena, fino a quel giorno, sette anni dopo, non poteva vedere quella porta, o qualsiasi altra simile, senza che li venga un brivido lungo la schiena.
Harry sospirò e aprì la porta.
Eccolo là davanti alla sua ex-camera da letto.
Accese la luce dal interno.
Davanti a lui c'era il suo baule di Hogwarts.

"Posso aprirlo?" Chiese Harry a Dudley.
"Si, fai pure, se vuoi, puoi tirarlo fuori da li." Rispose Dudley, visto che Harry lo stava aprendo.

Harry fece così, piano piano, estrasse il baule.
Al suo interno c'erano le divise di Hogwarts e di quiddich, il calderone, delle pergamene, delle penne d'oca e dei libri di testo.
Piano piano, Harry le estrasse una a una.
Prima estrasse le divise, quando vide quella di Hogwarts, la guardò, e iniziò a pensare a tutte le memorie trascorse con Ron, Hermione e molti altri.
Quando estrasse la divisa da quddich, scarlatta e oro, nel suo caso, un sorriso li venne sulla faccia, un in tanto tempo, iniziò subbito a pensare a tutte quelle sere trascorse sul campo da quiddich, e a ogni partita giocata.

"Che cos'è quella" disse Dudley indicando la divisa
"È la divisa da quiddich." Disse Harry, stava ancora pensando al quiddich.
"E, che cos'è questo quittic?" Chiese Dudley perplesso.
"È lo sport più popolare nel mondo magico." Rispose Harry, tornando alla realtà.
"E, come si gioca?" Chiese Dudley.
"Dudley, se ne vorresti sapere di più, ci incontriamo un altro giorno, e possiamo parlare di quello che vuoi, ma io sinceramente vorrei sapere cosa c'è qua dentro." Rispose Harry, in un tono leggermente innervosito.
"Va bene, si, hai ragione" disse Dudley.

Poi estrasse il calderone, al suo interno c'erano delle pergamene e penne d'oca.
Harry le prese, le guardò velocemente, ma non li diede molta importanza.

"Un attimo, scriveva te con quelle penne, e sulla pergamena?" Chiese Dudley
"Si." Rispose Harry

Poi estrasse i libri di testo
Erano una marea, la maggior parte dei suoi libri di testo.
Non li estrasse tutti, ma uno o due.
Estrasse quello di trasfigurazione del suo sesto anno e di difesa contro le arti oscure del suo secondo anno, uno di Allock.
Harry prese il libro di Allock, li diede uni sguardo veloce, non si soffermò su di quello per tanto, visto che Harry odiava Allock.
Lo rimise nel baule.
Si mise a sfogliare quello di trasfigurazione, a quello dedicò più tempo.
Quanto li mancava Hogwarts, però lui non sarebbe più tornato là.
Dudley voleva fare un sacco di domande, si capiva.

"Senti Dudley, facciamo così, un giorno ci incontriamo e mi fai tutte le domande che mi vuoi fare, va bene?" Disse Harry in tono neutro.
"Si, mi va bene, però dove ti rovo?" Chiese Dudley.
"Dimmi una data che vuoi incontrarmi." Rispose il ragazzo che è sopravvissuto.
"Che ne dici del 5 agosto?"Chiese il cugino.
"Io il 5 non posso, inizio il corso per auror." Rispose.
"E che cos'è?" Chiese Dudley
"Lascia stare." Rispose
"E il giorno prima?" Chiese Dudley
"Va bene" rispose il corvino.
"RAGAZZO, HAI FATTO?" Urlò lo zio.

Harry mise tutto nel baule, lo chiuse, spense la luce, prese la bacchetta, pronunciò le parole Wingardium Leviósa, andò in cucina per salutare gli zii.
Appena lo vide zio Vernon iniziò a urlare, dicendo di tutto e di più.

"Sei ancora un minorenne, non puoi fare maigia fuori dalla scuola" esclamo lo zio.
"A si, veramente? Si tratta che io sia un maggiorenne, da quasi un anno! Se non ti dispiace, vorrei smaterializzarmi qui dentro, così che non atro l'attenzione, quindi addio" disse il ragazzo, e si smaterializzò.

Always HinnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora