Un matrimonio senza amore

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"No padre, non lo farò ... Non puoi costringermi a fare ciò che non desidero"

"Fiammetta, quella che ti ho appena posto non era una domanda, ma un ordine: se sposerai Giuliano De' Medici, i rapporti della nostra città con quella di Firenze miglioreranno per tutte e due le famiglie e per il nostro popolo!"

"Padre, sai bene che io ho a cuore il destino e il futuro sia della nostra famiglia sia della nostra città e del nostro popolo, ma ci sono maniere diverse per arrivare a questo risultato "

"Non c'è nient'altro da fare, questa è l'unica soluzione possibile e ormai, mi sono già messo d'accordo con Lorenzo, capo della famiglia dei Medici e non ci possiamo più tirare indietro"

Le lacrime iniziano a cadere inesorabilmente sul mio volto e il mio respiro è sempre più affannoso, come se cercassi di buttare qualcosa fuori ma fossi in qualche modo ostacolata.

"Se solo ci fosse stata ancora mamma, tutto questo non sarebbe mai successo perché lei, a differenza tua, mi voleva bene e avrebbe fatto di tutto per rendermi felice" e, detto questo, mi dirigo velocemente verso le mie camere, ignorando i continui richiami pieni di ira e, allo stesso tempo, di risentimento di mio padre.

Arrivata nella mia camera, sento che ho disperatamente bisogno di aria pulita, che mi permetta di respirare e, soprattutto, calmarmi: così, coprendomi con una stola di seta, mi affaccio sulla terrazza che da sul giardino interno della nostra casa.

Davanti a me, si estendono immense superfici verdi e rigogliose, frutto del duro lavoro dei servitori che lavorano per mio padre, instancabili e disposti a fare qualsiasi cosa per il loro padrone.

Ma io non sono una marionetta che lui può giostrare a suo piacimento per il suo bene e non per quello della famiglia, come lui dice: se mi volesse veramente rendere felice, mi lascerebbe libera di prendere le decisioni per il mio futuro da sola e senza essere continuamente spinta a fare ciò che non mi darebbe sicuramente la pace e la serenità di cui ogni donna avrebbe bisogno.

Mio padre non è sempre stato così: quando ero piccola, lui era sempre al mio fianco a sostenermi e a rialzarmi quando cadevo perché non ero ancora in grado di reggermi in piedi da sola e lui, così, si preoccupava.

Poi, quando mia madre è morta all'improvviso, tutto è cambiato: quell'uomo pieno di gioia e di energia, che trasmetteva a chiunque incontrasse lungo il suo cammino era diventato un uomo cupo, con il volto scavato dal passare inesorabile del tempo, gli occhi spenti e specchi del suo enorme dolore.

Il loro sì che era un grande amore, vero e unico: si erano incontrati in giovane età, durante una celebrazione pasquale in chiesa e, fin dal primo momento, anche solo con un piccolo sguardo, si erano giurati amore eterno; si erano poi sposati pochi mesi dopo e, solo un anno più tardi, ero nata io.

Mia madre era sempre stata la mia roccia, il mio porto nei momenti più tristi e la mia confidente nei momenti più felici: andavo da lei con le lacrime agli occhi ogni volta che cadevo a terra e mi sbucciavo il ginocchio, raccontai a lei il mio primo bacio, le confessai tutte le mie preoccupazioni e i miei segreti, era l'unica persona di cui mi potevo fidare.

E adesso, dopo che lei se n'era andata, mi sentivo più sola che mai, se non fosse stato per una persona: la mia balia, Vittoria.

Lei, per me, è come una seconda madre: fin da quando ero in fasce, era sempre stata al mio fianco e non mi aveva abbandonata nemmeno per un secondo, mi aveva accolto tra le sue braccia e mi aveva sussurrato parole dolci nelle orecchie per calmare il mio animo ribelle.

Come se mi stesse leggendo nel pensiero, la mia balia compare alle mie spalle e io non ci penso due secondi a gettarmi tra le sue braccia, lasciandomi andare in un morbido ed eterno abbraccio.

"Cosa è successo, piccola mia?"

La sua voce aveva il potere di calmarmi all'istante: era proprio per quello che l'adoravo.

"Mio padre mi ha costretto a sposarmi con un Medici per, come dice, il bene della famiglia e della città, ma io non voglio non è quello che ho sempre sognato!"

"Fiammetta, non piangere per questo ... Lorenzo è sicuramente un buon partito e saprà come rend..."

"Non è Lorenzo che devo sposare, ma sono stata promessa al fratello minore Giuliano"

"Ormai sei una donna cresciuta e questo, purtroppo, è il destino di tutte le donne che nascono in una famiglia nobile"

"Lo so, ma vorrei solo essere capita e non messa a tacere ogni volta che voglio dire qualcosa per farmi valere: perché dobbiamo essere sempre viste come un genere inferiore a quello degli uomini?" dico con tutta la rabbia che tenevo dentro da troppo tempo.

"Piccola, neanche io posso darti una risposta a questa tua domanda: È sempre stato così, fin dall' inizio dei tempi ... è un'ingiustizia ... Ma, adesso, stammi ad ascoltare per favore: sei sempre stata una ragazza forte, che ha saputo superare ogni tipo di situazione comportandosi da leonessa e non facendosi mettere i piedi in testa da nessuno; sono sicura che anche in questo caso riuscirai a farti valere e, con il tempo, imparerai ad amare anche quell' uomo, anche se adesso non ti sembra possibile ... l'amore è un sentimento che va coltivato con il tempo, come un bel fiore: quando nasce, è brutto e tutti pensano che non possa crescere bene e diventare qualcosa di spettacolare, ma poi sboccia ed è qualcosa di straordinario, che nessuno e tanto meno lui se lo sarebbe aspettato"

Le sussuro dolcemente un grazie e scaccio via quelle lacrime salate dal mio viso.

"Poi, se ne avrai bisogno, io ci sarò sempre al tuo fianco e non ti lascerò da sola neanche per un minuto ... inteso?"

Finalmente mi sento al sicuro e capisco che la mia vita, nonostante le ingiustizie, potrà essere quella che ho sempre desiderato.

Così, anche grazie all'esortazione di Vittoria, mi dirigo verso lo studio di mio padre e, dopo avergli rivolto le mie umili scuse, gli annuncio di aver deciso di assecondare la sua scelta per il bene della nostra famiglia e del nostro popolo.

Lui mi rivolge un timido sorriso e mi congeda quasi immediatamente; appena chiudo la porta, sospiro pesantemente e chiudo gli occhi per un attimo soltanto ... ho appena messo  il mio futuro nelle mani di un perfetto sconosciuto ... quello che succederà nessuno lo sa ... e solo il tempo ce lo dirà.

RespectWhere stories live. Discover now