.

101 4 5
                                    

  
𝖶𝗁𝗈 𝗐𝗂𝗅𝗅 𝒘𝒊𝒏?
𝖶𝗁𝗈 𝗐𝗂𝗅𝗅 𝒅𝒊𝒆?

∿  

  

Aveva appena accompagnato sul suolo meschino il corpo morente di Astrid. Intorno a lei, sotto forma di scheletri senz'anima, tutti i guerrieri si colpivano tra loro.
Non sentiva più nulla: urla, colpi di spada, scudi scalfiti dall'ira; Lagertha non sentì nemmeno il battito del proprio cuore, credendo addirittura di averlo perso in battaglia.
  La regina di Kattegat percepiva la stanchezza intorpidirle le membra e – finalmente – l'unico suono udibile in lontananza era quello delle valchirie che cavalcavano il cielo.
Si chiese se fosse possibile raggiungerle, chieder loro di essere raccolta da lì e trasportata fino alle porte del Valhalla. Quel suono svanì presto, lasciandole un vuoto incolmabile dentro.
All'improvviso, la realtà sembrò calpestarle i piedi e piegarla sulle ginocchia, costrigendola a svegliarsi da quella visione di resa.
  Una mano invisibile parve sollevarle il viso, indirizzandole lo sguardo verso quello di chi aveva trasformato una tregua in un incubo: Ivar, figlio di Ragnar, di Aslaug e della morte intorno a Lagertha.
Gli arti gelidi si riscaldarono di colpo e gli occhi velati tornarono a vedere. La morte allentò la stretta dal suo corpo e tornò a stringere corpi veri, in preda a urla agonizzanti che non appartenevano più a scheletri e spettri.
La regina guardava il Senz'Ossa, lo supplicava tacitamente di ricambiare quello sguardo. E poi, in quell'istante, ella sollevò la spada e si sforzò di accennare un sorriso.
  No, Ivar, la morte non mi prenderà oggi, pensò, con ancora la lama a mezz'aria e il pugno violaceo e stretto. E quando lo vide urlare, inebriato dalla follia di chi brama il sangue di vendetta, Lagertha schiuse le labbra e fece entrare in lei l'ardore della vita.

  Non. Oggi.

.  

  

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
Who will win? Who will die?Where stories live. Discover now