Lupo Custode

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C'era una volta, in un tempo lontano
un pianto acuto che volava piano.
Ai margini del bosco, seduta tra le more
una bimba piangeva sola nel cuore.
Con gli occhi grandi, verdi e spenti
aveva paura del mondo e di tutti i serpenti.
Non aveva nessuno anche se circondata da molti.
Tutti i veri sorrisi le erano stati tolti.
Rimaneva lì con una maschera tanto pesante e dura.
Non sopportava il peso della sua stessa armatura.
Alla sua vita pensava
Come da un po' si era persa e non era tornata.
Nessuno la capiva e tutti l'accusavano
Di far soffrire le persone che le si avvicinavano.
Nessuno però il problema si poneva
Che forse lei bisogno di un amico aveva.
Non di qualcuno che le volesse dare l'universo
Ma di qualcuno che, come lei, era abituato a sentirsi perso.
Aveva bisogno di qualcuno che non le chiedesse niente
Qualcuno che le volesse bene veramente.
Pensava alle sue amiche piena di sconforto.
Non sapeva se fidarsi e aveva paura dell'ennesimo torto.
Pensava alla sua famiglia e a come non se ne sentisse parte.
Non sapeva bene come giocare le sue carte.
Pensava a se stessa e a come tutto le andasse male.
Capí che tra il cuore e la testa c'è una differenza abissale.
Anche nel silenzio sentiva le voci in testa.
Rimbombava una cantilena che tutto tramuta in tempesta.
Allora la bambina stanca e distrutta
Alzò gli occhi umidi al cielo e urlò con la bocca asciutta:
"Per le stelle che sono in cielo, per la luna che con loro brilla
mandami una speranza, almeno una scintilla"
Non accadde nulla ma il cielo aveva ascoltato.
Dal bosco uscì un lupo tutt'altro che immacolato.
Era solo e con lo sguardo torvo
Aveva il pelo più nero delle piume di un corvo.
Guardò la bambina e vedette se' stesso.
Guardava in lei le sue cicatrici come in un riflesso.
Rimase incantato da quegli occhi verdi e tremanti.
Vide che intorno a lei di mali ce n'erano tanti.
Lei lo guardò da lontano incuriosita
si vedeva che il lupo ne aveva passate tante nella sua vita.
Si avvicinò e gli accarezzò il pelo nero.
Capí che un tempo lui era tra i lupi il più fiero.
Pensò alle storie che si sentivano in giro
Parlavano di come il lupo fosse tenuto sempre sotto tiro.
Di come anche il suo branco gli avesse voltato le spalle.
Di come era stato cacciato dalla sua casa nella valle.
Vide i morsi e i graffi sulla pelle dura.
Si chiese come del buio non avesse paura.
Non sapeva che spesso era terrorizzato.
Che come lei, spesso, rimaneva in un angolo paralizzato.
Capí che un uomo non l'avrebbe aiutata
Capí che dal cielo quella bestia le era stata mandata.
Il lupo si stese dietro la sua schiena
Lei gli accarezzava il pelo e gli raccontava ogni sua pena.
Stanca alla fine sul suo dorso si accasciò dormiente.
Il lupo rimase sveglio e promise che non le sarebbe successo niente.
Vegliava sul suo sonno, profondo e pieno di terrore.
Riusciva a capire quando un incubo si trasformava in qualcosa di peggiore.
Le avrebbe fatto da cuscino e da roccia forte
Anche se sapeva che il loro rapporto era destinato alla morte.
La bambina che si aspettava un cavaliere prode.
Rimase lì con il suo Lupo custode.

The bright-eyed WolfWhere stories live. Discover now