Addio

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Un ultimo sguardo.
Un cenno d'addio che vola nella stanza d'un morto. Lo scrusciar delle gocce alla finestra d'una pioggia ormai infinita e triste.
Un cielo che piange, originale direi.
E lì gli sguardi del male intorno a quel letto a fissare il vuoto tetro delle sue pupille.
Chi l'avrebbe mai detto?
Eppure aspettavano il momento fatale.
Il momento propizio.

Un sottile silenzio che rimbomba nelle pareti di quella angusta stanza d'ospedale ci rende sordi. Sordi dinanzi alle dicerie della cattiva gente.
Ecco la donna dell'uomo defunto toccargli la mano bianca di calce ricoperta da un velo di lacrime e le figlie dei suoi fratelli ad assisterla accanto e a piangere con lei.
Che lacrime di veleno... Aspettavano questo momento quelle megere legate alla vita materiale. Speravano di fruttare dalla morte dell'anziano zio, di guadagnare ciò che era di loro diritto. E se fossero state loro ad ucciderlo?
Che vuoi che sia una goccia di veleno nel caffè quotidiano per poi fingere una morte senile?
Non aveva figli quel pover uomo. La sterilità della moglie non gli diede prole.

Ancora lo fissano come una santa reliquia sperando e pregando nel non-miracolo della resurrezione. Ma chi gli dice adesso che lui è qui in mezzo a noi a guardarci? Chissà cosa stia pensando di queste persone, chissà quante parole d'odio avrà detto a quelle vipere velenose in cerca di lucro degli altri. Non c'è nessuno di cui fidarsi dentro quelle pareti, ognuno di noi ha dei segreti impronunciabili che ne vanno della vita di ogni comune mortale in questo mondo buio.
I vecchi valori sono già morti.

Vengono ora gli infermieri a staccare le spine e i macchinari e con la stessa disinvoltura prendono il suo corpo e lo poggiano in un freddo lettino grigio. Un leggero lenzuolo bianco ora lo copre lasciando intravedere una mano cadente.
Noi altri siamo ancora lì, ad aspettare.
Ad aspettare cosa, del resto? È finita ormai, nulla da fare.
Ora il suo spirito stava seduto dietro di noi, a ridere delle nostre intenzioni.
"E chi pensa ai soldi in banca?"
"E chi alle proprietà? E i suoi averi?"
Un'anima delusa dal mondo. Un riso amaro nel volto di un angelo. Eppure vedevo quello spirito celeste, vedevo come si dilettava nell'osservare i suoi finti cari affrettarsi ma, ahimè, quell'uomo riservava una sorpresa ben più grande.
Continua a ridere lo spirito celeste sulla poltroncina dietro di noi e a parlare tra sé e sé.
Aveva capito tutto.
Mi sedetti vicino a lui a guardarli insieme e ora anche lui inizia a fissarmi. Un'intesa di sguardi che parla più di infiniti discorsi. Ora lui sa che per me non è scomparso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 01, 2018 ⏰

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