1. Run for your life

2.1K 68 17
                                    

(Todoroki's Pov)
Cosa stavo... facendo? Perché il buio mi circondava? No, non era quello. Semplicemente, sentivo il vuoto sotto, sopra, accanto a me... una sensazione orribile. Per ragioni a me sconosciute, mi tornarono in mente momenti che avrei voluto per sempre seppellire indietro e dimenticare. Si trattava di immagini vaghe che scorrevano veloci davanti ai miei occhi anche quando li chiudevo. Un inferno.
Ad esse, però, si sovrapposero altre immagini, quelle di persone che non conoscevo, tra cui spiccò il volto di una ragazza particolarmente raggiante. Fu solo per un istante, poiché tutto si fece improvvisamente scuro e non ricordai praticamente nulla.
Per quanto ci provassi, non riuscii a muovere nemmeno un muscolo.
Non so quanto tempo passò, ma ad un certo punto quel vuoto iniziò a mettermi ansia. Se era un incubo, dovevo trovare un modo per svegliarmi.
Vidi una piccola luce espandersi lentamente e accecandomi.

((T/N)'s Pov)
Ti stavi annoiando molto a sentire la stessa lezione di informatica per l'ennesima volta. Adoravi quella materia, ma sentire trenta volte gli stessi concetti basilari rendeva il tutto monotono. Non vedevi l'ora che tutti capissero e che finalmente la prof passasse a spiegare altro.
Sospirasti, girando la testa verso la finestra e sbadigliando. L'ultima ora era straziante in ogni caso, perché sapevi che mancava poco al suono della campanella eppure tu eri ancora lì, inchiodata al banco, in mezzo a gente di cui non riuscivi più a fidarti, sempre che avessi mai dato loro fiducia in qualche modo.
Notasti un gran trambusto nel corridoio, tanto che la prof si alzò e si affacciò per vedere cosa stava succedendo. Metà classe si alzò per seguirla, ma severamente cacciò di nuovo ognuno ai propri posti. Tu eri rimasta ad osservare dal tuo posto, tanto sapevi che non avresti visto niente in ogni caso. Eri sempre l'ultima a conoscere le cose, l'unica a non conoscere quasi nessuno, la sola a non aver più qualcuno con cui parlare in classe per la poca fiducia che riponevi nei tuoi compagni. Non eri sola però, il punto era che le persone a cui tenevi erano tutte - per fortuna - fuori di lì e quindi eri "costretta" ad avanzare da sola lì dentro. La situazione ti andava più o meno bene, non ti dava fastidio fare spesso la solitaria, perché in ogni caso molti dei tuoi compagni erano di buona compagnia.
Quando la prof passò vicino al tuo banco - eri in prima fila - spostasti d'istinto un braccio sul disegno che avevi iniziato, facendo finta di nulla e pregando che non ti calcolasse. Così fu e tirasti un sospiro di sollievo.
La campanella suonò e ti alzasti di scatto, stiracchiandoti e facendo per mettere tutto via, quando ti rendesti conto che solo tu lo stavi facendo e quindi, ridacchiando imbarazzata, tu risiedesti.
Non passò molto che l'allarme antincendio suonò, così prendesti un paio di cose pensando che si trattasse di una prova e, facendo spallucce, ti avviasti fuori con la tua classe.
Ti rendesti conto, però, che non stavate andando sul retro come di solito si faceva, ma in poco vi trovaste tutti davanti all'entrata principale.
Perplessa alzasti lo sguardo verso il cielo, cominciando a sentire le grida di molti dei presenti e notando un'enorme nuvola di fumo crearsi nel cielo, oscurandolo gradualmente. Inoltre, eravate nel bel mezzo di un temporale che perdurava da qualche ora.
"Dicono che sia stato un ragazzo."
Ti voltasti, incredula. Mai avresti pensato che in quella scuola qualcuno potesse avere una simile idea, o meglio, non avresti mai previsto che sarebbe successo quel giorno. Mentre vedevi gli ultimi alunni uscire, l'ansia stava pian piano iniziando a scemare.
"Ma era un tipo piuttosto strambo! Io lo ho visto!"
"Aveva i capelli metà bianchi metà rossi."
"Ma davvero? Che fosse dell'artistico?"
"Ehi, cosa sono questi stereotipi!?"
Troppe voci confuse, solo quelle parole spiccarono dal trambusto... speravi che il colpevole venisse fuori il prima possibile e che nessuno si fosse fatto male.
"Raga, ma non con uno strumento, con la sua mano sinistra!"
Spalancasti gli occhi, girandoti verso il mittente di quella frase, il quale ti parve sinceramente terrorizzato. Cosa caspita stava succedendo?
"Degli alunni sono rimasti intrappolati in palestra!"
"Cosa!?" ti voltasti di scatto "Prof, i-in palestra c'è (N/a)..."
"Non preoccuparti, i soccorsi entro poco arriveranno."
Quella frase la detestavi. Ancora una volta, non potevi far niente, solo pregare e stare in ansia. Finché non si vociferò che i soccorsi avrebbero tardato. A quel punto non riuscisti più a trattenerti: a pugni serrati cominciasti a farti strada tra la folla, per poi scattare dentro l'edificio in direzione dell'uscita sul retro, prendendo un estintore appeso al muro ed ignorando i richiami della tua prof.
I tuoi piedi andavano da soli. Non ti saresti fermata stavolta. Si trattava pur sempre di (N/a), la tua migliore amica. Se i soccorsi avessero tardato, tu li avresti preceduti per (N/a).
Una volta in cortile, potesti vedere l'intero edificio della palestra in fiamme. Uno spettacolo terrificante, soprattutto ripensando ad (N/a) in mezzo a tutto quel fumo - tossisti.
Nonostante il caldo e il mancato respiro, ti avvicinasti all'edificio, parandoti il volto con il braccio libero e con l'altro ti tenesti pronta ad utilizzare l'estintore.
"Ehi! Rispondete!" esclamasti tra la tosse una volta dinanzi all'entrata. Come cavolo aveva fatto il fuoco a divampare così rapidamente in una palestra? Non ti parve potesse esserci qualcosa di così altamente infiammabile.
Cominciasti ad usare l'estintore nel tentativo di aprirti un varco verso l'interno, chiamando le presunte persone da soccorrere a gran voce.
Ti avviasti velocemente in quello stretto varco, fino ad arrivare, sorpassate quelle degli spogliatoi, alla porta di vetro per la palestra. Era spalancata, per fortuna.
"Mi sentite!?" esclamasti una volta lì e ciò che ti trovasti davanti ti fece rabbrividire nonostante il caldo e la tosse conseguente al fumo: molti studenti erano a terra, speravi solo privi di sensi, ed altri stavano tenendo duro a stento, circondati da pareti di fuoco che stavano sciogliendo le enormi vetrate.
"Sei cretina per caso?" mi disse uno di loro quando mi avvicinai e lo tirai su in piedi "Venire a morire per degli sconosciuti... tsk."
"Zitto se a morire non vuoi essere tu una volta finito sto trambusto. Sono qui per (N/a) prima di tutto, dov'è lei?"
"Come mai la cerchi qui? Guarda che oggi é assente."
Nel sentire quelle parole, il tuo cervello si spense per qualche istante. In un primo momento ti sentisti sollevata, la tua amica non era in pericolo. "Bene allora posso aiutare voi già che sono qui."
In un secondo momento, però, ti salí l'angoscia di morire lì dentro con quegli sconosciuti.
"Non so chi tu sia ma aiutami come riesci. Portiamo fuori più gente possibile." dicesti, lasciando star da solo in piedi il ragazzo e riprendendo l'estintore in mano. Portandoti in spalla una ragazza che aveva perso i sensi, iniziasti a correre fuori, facendola poi distendere e ricorrendo indietro, mentre che lui portava un altro da soccorrere. Vi trovaste in tre o quattro a fare avanti e indietro per la via che continuasti ad allargare ogni tot con l'estintore finché quest'ultimo non finì. Per fortuna, sembrava essere bastato per trarre tutti in salvo.
Facesti un'ultima perlustrazione dell'edificio in fiamme, con la vista offuscata e i polmoni carichi di fumo.
"C'è ancora qualcuno?" sentisti la voce del ragazzo che ti aveva aiutato.
"Non mi pare!" rispondesti in un mormorio, finché, tra un colpo di tosse e l'altro, non notasti una persona che, dall'altra parte della palestra, stava rannicchiata.
Non sapevi se prenderlo a schiaffi o cosa, pensasti mentre usasti le tue ultime forze per correre da lui. Avvicinandoti, cadesti in avanti, inciampando ai suoi piedi.
"S-sbrigati ad uscire!" mormorasti col poco fiato che ti rimase, alzando lo sguardo verso il suo volto e sussultando per l'incredulità. Notasti un occhio del colore del mare contornato da pelle bruciata, prima che tutto attorno a te si facesse buio.

Angolo autrice:
Ciaoo! Ecco una nuova storia! Era nelle mie bozze da un po', e visto che lo scorso episodio l'ho finito che ballavo come una demente dalla gioia ho deciso che era ora di postarla. :D

Let It Burn (ITA) [My Hero Academia Fanfiction]Where stories live. Discover now