Fuori dal mondo.

So chi sono esteriormente, sono sempre stata la più spietata critica di me stessa. Ma perché non ho mai approfondito lo studio della mia immagine interiore? Era più importante scoprire se fossi buona o cattiva, vera, sincera o falsa, piuttosto che flagellarmi col problema del mio naso, che sfugge ai canoni della bellezza perfetta.

"Ma cos'è la bellezza, stupida bambina? La bellezza è luce, è equilibrio! È pace... quella che tu non hai mai avuto."

E io, che non ci avevo mai pensato. Ero troppo impegnata a misurare il mio seno in una coppa di champagne.

Sei un'idiota!

Stupida, scema!

Civetta

Cretina

Senz'anima e senza cervello!

Sono un'idiota. Come ho potuto non arrivarci prima? E se non avessi incontrato David, se non avessi mai vissuto a Los Angeles, forse non l'avrei mai scoperto. Non avrei scoperto la voragine che ho dentro. Non avrei mai scoperto di essere una persona superficiale. Falsa e bugiarda - ha ragione David! - che si spaccia per sincera quando non conosce neanche il significato di quella parola. Questa è la falsità: dire: «io sono!» quando non è vero. Non so chi sono. Devo scovare il maledetto coraggio che devo avere anch'io da qualche parte, magari in misura ridotta, e guardarmi dentro, una volta per tutte.

Chi sei Miss Rose? Hai questo nomignolo che ti hanno appioppato i tuoi compagni di classe alle superiori, e ti diverte, ti conforta. Ti ricorda quegli anni in cui credevi che il mondo girasse attorno a te, in cui almeno credevi ancora in qualcosa: nei tuoi sogni, forse. Quei sogni talmente banali da essersi realizzati tutti, e ora ti sembra di non averne più. Tutto ti è stato dato con facilità, chissà per quale grazia o disgrazia del cielo, e adesso che c'è da sudare cosa fai? Ora che hai smesso di sognare - perché i sogni facili sono finiti - che fai? Dimmi, dove vai adesso, se non sai chi sei? La vita ti ha strappata via da quelle attività superflue. E ora che quel vuoto ti divora, che quel fuoco ti brucia, ti sembra di impazzire. Ma tu non vuoi impazzire perché hai paura di tutto. Paura che questo sia sbagliato, quando non sai cosa sia giusto. Allora per non prenderti le tue responsabilità non pensi, lasci che siano gli eventi a dondolarti in questo immenso mare. Così la colpa è sempre del caso, non è mai tua.

Piaci alla gente perché sei allegra. Sei solare e hai una bella risata, un bel sorriso. Non fosse per questo ridicolo dettaglio, saresti sola. Anche per questo, ringrazia tua madre. E allora dimmi, forza, chi sei? Una donna buona? Buona, sì... ma odi i nemici, e l'odio è un sentimento che i buoni non conoscono. Dici di non essere invidiosa perché ti è sempre andato tutto bene, eppure sei sempre stata invidiosa di Michela... a me puoi dirlo; ti ha sempre messa in ombra. Non sei sincera neanche con te stessa, non sei buona e sei invidiosa di tua sorella.

Complimenti. Sei proprio la persona che disprezzi. Non sai stare sola perché detesti la tua miserabile compagnia. E ora basta nascondersi, basta scappare.

Aiuta te stessa a trovare quel barlume d'amore che esiste in ognuno ed è anche dentro di te. Con quello, aiutati. Smettila di piangerti addosso, non serve a nulla, e poi le lacrime sono il modo più subdolo per nascondersi. Non hai che te stessa quaggiù. Se non ti aiuti tu, non lo farà nessuno.

Esci fuori, vera Rosa, la prudenza non ti salverà dal nulla che inghiottirà te come ogni altro essere vivente.

La vera Rosa potrebbe essere peggiore, o migliore, di quell'essere informe che ti sei ricamata. In ogni caso diventeresti una persona VERA.

* * *

Non avrebbe più permesso a David di ferirla, non lo avrebbe più permesso a nessun uomo. Non aveva che se stessa laggiù, si sarebbe difesa con i denti se fosse stato necessario. Nessuno aveva mai meritato il suo corpo, fino ad allora. Nessuno aveva meritato il suo cuore.

Era arrabbiata.

Confusa e arrabbiata.

* * *

Forse per questo gli aveva permesso di corteggiare tutte le donne che aveva incontrato sul suo cammino. Di lui, non gliene importava più niente - o si illudeva che fosse così - ma si sarebbe portato quella vergogna dentro per tutta la vita. Un conto è tradire un partner che non si ama più, un altro è tradire un animale indifeso.

* * *

Forse per punirlo dell'ennesimo tradimento, per dimostrargli che la donna che stava buttando nel cesso non era una suora come sosteneva, si lasciò condurre in un posto schifoso. E così sul finire dell'autunno Rosa si trovò, forse senza saperlo - ma forse no - in un luogo da favola che nel giro di un niente si trasformò in un bordello.


Che ne sai dell'amoreWhere stories live. Discover now