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È una giornata soleggiata a Mistery Spell e attraverso le finestre della mia camera riesco a vedere un cielo azzurro senza nuvole. Esco dalla mia stanza e, scendendo le scale, noto Drogo e Lory stesi sul pavimento a giocare. Mi fermo un attimo a guardarli. Probabilmente stanno giocando a qualche gioco in cui la bambolina di Lory sta per uccidere qualcuno anche perché ormai riconosco il sorriso soddisfacente sul viso della piccola.

Sto per scendere le scale quando sento una presenza alle mie spalle. Mi giro e il mio cuore perde un battito. Peter è appoggiato al muro e i suoi bellissimi occhi verdi sono puntati contro di me. Ogni volta che lo guardo non riesco a non pensare a quanto sia bello. Il contrasto tra i suoi capelli scuri e la sua carnagione pallida riescono a far risaltare i suoi occhi  color dello smeraldo. Vedo che mi sta guardando ancora con quel suo sguardo inespressivo e non riesco a non chiedermi a cosa stia pensando. Restiamo a guardarci per un tempo che a me pare infinito e non vorrei interromperlo per nulla al mondo.

-ehi piccioncini, guardate che non siete da soli!-

La voce di Drogo riesce a spezzare il nostro contatto e quando mi giro verso di lui lo vedo con il suo solito e inseparabile ghigno. Decido di scendere le scale e vengo seguita subito dopo da Peter. Salutiamo velocemente Lory e usciamo dal maniero. Appena vengo in contatto con l'aria fresca dell'esterno il mio corpo si blocca involontariamente. Comincio a sentire una specie di fischio e subito perdo la percezione del mio corpo. Attorno a me si fa buio e l'unica cosa che sento è quel fastidioso suono. All'imorovviso sento una voce chiamare il mio nome.

-Viola! Viola!-

Il fischio nella mia testa smette improvvisamente e il ritorno alla realtà è così violento che vedo il mondo girare.

Mi sento afferrare da due braccia forti e prima di capire cos'è successo mi ritrovo tra le braccia di Peter con Drogo accanto a lui; entrambi hanno uno sguardo preoccupato.

Mi rimetto in piedi aiutata dal  ragazzo dagli occhi verdi e stranamente non avverto nulla, né fischi e né giramenti di testa o altro.

-Viola, stai bene?-
-eh?-

Mi giro a guardare Peter e non posso non notare la sua preoccupazione.

-si, si. Stai tranquillo. Probabilmente ho avuto solo un calo di zuccheri o altro-

Gli faccio un sorriso rassicurante ma anche se annuisce non sembra per niente convinto.

Ricominciamo subito a camminare per arrivare alla scuola e nel tragitto nessuno apre bocca ma non ci faccio molto caso. La mia mente è concentrata su altro. Continuo. A chiedermi da dove provenisse quel fischio ma non riesco a trovare risposta.

POV PETER

Sono appena uscito dalla mia stanza quando vedo Viola dirigersi verso le scale. Resto incantato dalla sua andatura e dai suoi passi e decido di seguirla senza farmi vedere. Appena raggiunge i gradini si ferma a fissare Drogo e Lory. Mi appoggio al muro e fisso la sua figura, non avrei mai pensato di dire questa cosa, però Viola è davvero bella!

La vedo girarsi e inavvertitamente i nostri sguardi si incontrano. Resto con gli occhi incatenati ai suoi e d'improvviso il mondo sembra fermarsi, ci siamo solo io e lei. Restiamo a fissarci per un tempo indefinito fino a quando non sento la voce di Drogo e solo allora riesco a distogliere lo sguardo.

-ehi piccioncini, guardate che non siete da soli!-

Vedo Viola girarsi e scendere le scale ed io la seguo a ruota. Dopo aver salutato Lory ci dirigiamo tutti fuori e Drogo mi prende per le spalle e mi porta qualche passo avanti a lei.

Dopo alcuni passi un brutto presentimento mi attraversa e, insieme a Drogo, mi giro verso Viola. Quello che vedo mi fa sbiancare di botto e insieme a mio fratello mi fiondo verso di lei.

La ragazza sta guardando davanti a se con uno sguardo che non le appartiene e il suo viso è sempre più pallido. Mi avvicino a lei ancora di più e provo a chiamarla.

-Viola! Viola!-

Al suono della mia voce sembra risvegliarsi ma non abbastanza da reggersi sulle gambe, la vedo cadere a terra e faccio in tempo a prenderla tra le mie braccia prima del contatto con il terreno. I suoi occhi sono di nuovo normali e respira anche in modo più calmo.
La aiuto a mettersi in piedi e vedo che la pelle sta tornando rosea e non sembra avere giramenti o altro.

-Viola, stai bene?-
-eh?-

La vedo girarsi verso di me e guardarmi come se oggi mi vedesse per la prima volta.

-si, si. Stai tranquillo. Probabilmente ho avuto solo un calo di zuccheri o altro-

Mi fa un sorriso per rassicurarmi. Annuisco ma non credo ad una sola parola di quello che mi ha detto. Ci rimettiamo a camminare tutti e tre e in tutto quel tempo non riesco a non fissarla, che Viola mi nasconda qualcosa? In fondo cosa so di lei? A parte il fatto che i suoi genitori sono morti in un incidente non so praticamente nulla. Mi giro verso Drogo e gli vedo dipinta in faccia la mia stessa espressione, a quanto pare anche lui si è fatto le mie stesse domande.

Arriviamo a scuola pochi attimi prima del suono della campanella di inizio lezioni e Viola ci lascia per andare in classe.

Saluto anche io Drogo e mi dirigo verso la palestra, oggi mi aspettano due ore di ginnastica a non finire. Non ho mai veramente sopportato lo sport e le uniche volte in cui lo pratico sono a scuola. Mentre faccio gli esercizi di stretching non riesco a non pensare a quello che è successo a Viola stamattina, più ci penso e più mi rendo conto che qualcosa non vada. Non riesco a togliermi dalla testa i suoi occhi, sembravano privi di anima, vuoti e senza senso. Assomigliavano agli occhi di un fantasma.

IS IT LOVE PETER - FFWhere stories live. Discover now