«Praticamente ti sta cacciando.» Commentò Dorian scoppiando a ridere. «Forza cazzone vai a farti una doccia e poi vai da lei che i consigli della zia non sono mai sbagliati.»

«Sì, poi ricordami di raccontarti il pezzo che mi ha fatto quando ha pensato che stessi sbagliando con Cordelia la tua cara zietta e poi ne riparliamo, ho seriamente temuto che mi avrebbe messo in punizione come quando eravamo piccoli.»

E su quelle parole uscii dalla palestra per dirigermi nella mia stanza, già pensando a cosa le avrei portato.

Cordelia

Era stata una giornata pigra, non che il lavoro non mancasse, ma io ero svogliata. Hanna aveva riso di quella mia inusuale pigrizia ma anche lei, complice la giornata tranquilla, non aveva combinato poi molto. Non appena rientra in casa presi il computer per poi andare direttamente sull'amaca per passare la parte restante del pomeriggio in completo ozio. Stavo ancora languendo lì quando sentii qualcuno bussare alla porta, sbuffai mentre andavo ad aprire, chi era ora questo scocciatore?

Probabilmente Hanna o Riky, vista l'ora.

E invece mi ritrovai davanti Altair.

Ora che l'avevo vicino mi rendevo conto che mi era mancato e che quella piccola goccia di apatia che stavo scambiando per poltroneria era data dalla voglia di rivederlo anche oggi, intrigante come il Legame funzionasse così tanto acuendo i miei sentimenti! Non che ora fossi innamorata di lui all'improvviso ma potevo sentire l'attrazione che mi spingeva verso di lui.

«Ciao.» Sussurrai, le labbra che mi si piegavano all'insù instantemente.

«Ciao bambolina.» Mi diede un bacio sulla fronte forse anellando ad altro, io di sicuro volevo altro. «Ho portato il pranzo, mi fai entrare?»

«No. Ieri sei andato via.»

Mi su un finto broncio giocoso solo per scioglierlo qualche secondo dopo e sorridere.

«La prossima volta resterò fino alla mattina, giuro.»

Quella promessa mi fece sorridere come una sciocca, sì, se Hanna mi avesse visto sarebbe stata fiera di me. Mi feci di lato per farlo entrare e ne approfittai per godermi la forma armoniosa e potente della sua figura, ero stata davvero fortunata che il Destino mi avesse riservato un così bel compagno, chissà se avrebbe accolto tutto ciò che nascondeva il mio passato quando infine glielo avrei rivelato.

«Cosa hai portato?»

Presi i sacchetti che portava per sbirciarne il contenuto, maki con Philadelphia e fragola, nigiri e onigiri, gnam! Sushi!

Mangiammo per terra, con le spalle poggiate al divano, parlando senza pensieri.

«Ora ci vorrebbe un bel dolce.» Commentai appagata, ero golosa e il metabolismo da vampiro mi aiutava ad avallare il mio vizio, se poi ci mettiamo anche la passione per cucinare i dolci, possiamo dire che se fossi stata umana sarei stata rovinata.

«Già, peccato non averci pensato.»

Rivolsi al principino uno sguardo malizioso.

«Quanto ti importa di sporcarti le mani?» Gli domandai alzandomi di scatto con un'idea in mente.

«Dipende. Se devo sporcarmi di te non ho problemi»

Davvero aveva detto quelle cose così dal nulla? Ma cominciavo ad abituarmi a quelle sue uscite improvvise e non mi feci cogliere troppo di sorpresa.

«Altair!»

«Ancora troppo presto per dire queste cose, bambolina?» Mi prese in giro con gli occhi che scintillavano e un sorriso sornione ad allietare il suo viso mentre per poco non facevo cadere le uova che avevo in mano.

«No. Non lo so. Forse.»

Mi morsi il labbro non sapendo cos'altro prendere.

«Cosa avevi in mente bambolina?» La voce del mio compagno mi riscosse facendo sì che mi concentrassi di nuovo sull'idea che mi era balenata in mente.

«Beh visto che non l'abbiamo pronto, perché non lo cuciniamo noi il dolce?» La faccia scioccata di Altair mi fece scoppiare a ridere. «Non dirmi che non hai mai fatto un dolce!»

«Sono un principe, ricordi? Imparare a cucinare non è esattamente una mia priorità.»

Il sorriso sornione che albergava sul suo viso era smaliziato e insieme imbarazzato, davanti a quell'espressione buffa e insolita non potevo non rabbonirmi più di quanto non avessi già fatto.

«Bene, credo che sia ora di imparare a fare almeno un dolce.»

«Oh no, no, bambolina, io non cucino.»

«Dai, non puoi dire che una cosa non ti piace finché non l'hai provata.»

«Non smetterai finché non dico di sì, vero?» Mi chiese rassegnato capendo perfettamente che non avrei retrocesso di un solo millimetro finché lui non avesse acconsentito, alzai le spalle come a dire o ti arrendi o ti arrendi e gli sorrisi furbescamente.

Due ore dopo ero ricoperta di farina praticamente dalla testa ai piedi e in cucina sembrava scoppiata una bomba, se farlo cucinare significava mettere sottosopra la casa non l'avrei più obbligato. Alla fine, avevamo usato il doppio delle ciotole necessarie, Altair aveva sbagliato a separare i tuorli dagli albumi per la crema e quindi con parte delle uova avevamo fatto poi una frittata e infine aveva acceso lo sbattitore ad un'intensità troppo alta e parte dell'impasto era schizzata praticamente ovunque ma ci eravamo divertiti e io avevo preso in giro per tutto il tempo il mio bel principino, incredibile quanto potesse essere impacciato!

Il risultato non era minimamente bello ma aveva un buon sapore e quindi ci concedemmo, seduti per terra come prima, una fetta a testa di quell'esperimento più o meno riuscito.

«Beh l'aspetto non è dei migliori ma devi ammettere che non è così immangiabile.» Scherzò Altair puntandomi contro un cucchiaino.

«Diciamo che se non ci fossi stata io sarebbe stato un completo disastro.»

«Ah, la metti così? Adesso te lo faccio vedere io!»

Il secondo dopo mi contorcevo per terra dalle risate, i piatti abbandonati a poca distanza da noi, mentre lui non mi dava un attimo di respiro per il solletico.

«Non vale, non vale!» Cercai di dire nel tentativo di riprendere fiato.

«In amore e in guerra tutto è lecito non lo sapevi?» Mi rispose smettendo finalmente di torturarmi e tirandomi tra le sue braccia.

«Sappi che questa cosa te la rinfaccerò prima o poi.»

«Non vedo l'ora, bambolina, non vedo l'ora.»

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Un po' di Dorian non fa mai male! Io amo sempre i personaggi secondari.

Prossimo appuntamento: giovedì

Giorgia

Vulnere Amoris (Fabulae Amoris #2)Where stories live. Discover now