Ode all'estate

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Ode all’estate

(o meglio detto “Finalmente non scattiamo più di caldo”)

di Madame_Padfoot

Ode all’estate, stagione d’amare:
sole cocente, sabbia rovente, punture di zanzare.
Forse son pazza, oppure il caldo è molto,
forse l’umidità o il gelato sempre sciolto,
ma cara mia estate, oggi son contenta:
è il primo Settembre e la tua morsa si allenta.
Basta notti insonni, pensando di soffocare;
basta macchina ardente, quando a casa devo tornare.
Mai più pomeriggi bollenti, all’ombra trascorsi
mai più, di dannatissimi insettini, i morsi.
E chi, come me, in campagna è fuggito
sicuramente avrà lanciato un grande ruggito:
qui non tirava un filo di vento,
anzi le foglie si muovevano a stento.
Caldo, caldo, caldo incessante
il fuoco sulle montagne sempre più pressante:
che spavento vedere le fiamme in avvicinamento
date da qualche deficiente, per puro divertimento.
Quest’anno, cara mia estate, hai fatto male i conti:
non solo ci hai dato 46 gradi, ma pure i tonti
che credendo di essere dei gran furboni,
si sono comportati solo da minch…
e un incendio han voluto appiccare
persino a un uliveto secolare.
Cara mia estate, vecchia amica mia,
basta farci soffrire, sii buona e pia:
quante docce ho dovuto fare
per potermi dal sudore liberare;
e quante volte non facevo in tempo ad asciugarmi
che già grossi goccioloni dalla fronte cominciavan a colarmi?
Quando ero piccina ti aspettavo con fomento,
ora, che tu ti leva dalle balle, non vedo il momento.
E non ti dico cos’è andare al mare
con tutti quei bambini che vorresti far annegare:
ti tiran addosso i palloni per puro dispetto,
urlano parolacce ai genitori senza rispetto;
corrono sulla spiaggia, sollevando la sabbia
che si sputacchia dalla bocca, mugugnando dalla rabbia;
ma il peggio son le madri, ripiene d’affetto,
che scusano i figli con grande diletto:
«Son solo bambini, voglion giocare!»
peccato che “Cogl**ne” da loro vi facciate chiamare.
Per non parlare di quei maschi che vedi sfilare,
e ora pure con loro mi tocca gareggiare:
“Cara, passami la cremina… protezione trenta
e le sigarette slim alla menta”.
Li vedi passeggiare tutti ben depilati,
con lo slippino aderente, per poter essere più abbronzati.
Vi confido un segreto cari… maschioni:
è con il boxer che ci parton gli ormoni.
Ora tu, cara estate, stai pian piano andando
mentre l’autunno alle porte sta bussando:
non vedo l’ora che il fresco arrivi presto, per quest’afa cacciare
e che la notte si possa non agonizzare.
Nessun vestito che ti si appiccica addosso
niente sudate a più non posso.
Finalmente potrò urlare, le braccia ondeggiando,
«Evviva! “L’inverno sta arrivando”»,
anche se sta frase ci ha un po’ stufato
e tutti ne hanno un po’ abusato.
Vedessi Facebook, valle di lamenti:
su Game of Thrones son troppi i commenti.
E che dire di quegli egoisti, che a sé soli sanno pensare,
e pregan scontenti «Estate, non te ne andare!»
Eppure, cara estate, un po’ lo ammetto:
di volerti bene, no, non smetto.
E quando i miei denti dal freddo batteranno
e i treni in ritardo arriveranno,
un pensiero mi giungerà lesto:
“Estate, torna presto!”

 
Nota di babbasunazza:
Ave, popolo! Ave, Cesare!
Questo "progetto" è nato proprio con questa poesia e con il confronto che necessariamente devo fare con questa estate. Infatti "Ode all'estate" risale al 2017.

Con questa vi auguro un buon inizio Settembre, un grande in bocca al lupo per la ripresa di studi/lavoro e via dicendo e...
CIRICIAO!

Madame_Padfoot

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⏰ Last updated: Sep 01, 2018 ⏰

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Stagioniamo - Futili poesie sulle stagioni di cui potrete far a menoWhere stories live. Discover now