Cap. 1

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Eccola lì. È lei. La mia Lei. È venuta fin qui, dopo un anno è finalmente ritornata.
Non riesco a resistere all'emozione, che comincio a correre verso di lei, e la vedo visibilmente stupita.
Sono vicinissimo a lei, con le braccia aperte pronto ad abbracciarla, quando...
Uno scatto fulmineo, si abbassa, allunga una gamba per farmi da sgambetto, mi prende da dietro con il braccio e mi fa cadere con lei che mi tiene immobile sotto di se.
Questa scena è già successa, durante il mio primo allenamento con lei e la maestra Itami, con la differenza che prima, lei non aveva intenzione di farmi del male, ora invece si, vista la sua presa ferrea al mio braccio.

Julie: Chi sei tu?

Chiese con una voce roca e dura. Questa, non è la sua voce. La sua voce era dolce e delicata, non questa.
A quella domanda, rimango paralizzato. Possibile che non si ricordi di me?!
Stringe ancora di più la presa e chiede

Julie: Ti ho chiesto, chi sei tu?

Estrae un coltello dalla tasca e me lo avvicina alla gola, sempre di più.

Io: S..sono John! John Blower! Julie...possibile che non ti ricordi di me?!

Julie: Come fai a conoscere il mio nome?

Io: Ma come Julie?! Noi eravamo amici. Abbiamo tentato di aiutarti contro tuo padre, per trovare il tesoro che aveva nascosto e...

Lei è immobile. Guarda nel vuoto, poi scatta improvvisamente all'indietro. Lascia andare la presa sia su di me, che sul coltello, che cade a terra con un tonfo.
Si allontana, con gli occhi sgranati. Cade a terra, ma resta seduta a fissare il vuoto, con una mano su un occhio, mentre continuava a ripetere sempre la solita parola.

Julie: Nonononononono...non può essere. Non può essere. Nonono...

Io non riuscivo a capire cosa stesse succedendo.
Mi avvicino a lei e la stringo forte in un abbraccio, mentre le accarezzo la testa con dolcezza dicendole che va tutto bene.
Ma che cosa sta succedendo qui?! Lei, è la mia Julie, ne sono sicuro, ma ora che la guardo meglio, è cambiata tantissimo.
I suoi capelli sono cortissimi, la sua testa è rasata ler metà, ed una cicatrice lunghissima è in bella mostra dal lato della testa senza capelli.
Ha moltissimi graffi alla faccia, tra i quali due che sembrano più profondi degli altri, uno alla guancia e uno all'occhio destro, che lei tenta di coprire con i capelli.
Gli occhi sono spenti, la pelle è pallidissima e lei è molto più magra.

Julie: No...non doveva andare così. Non doveva assolutamente andare così!

Io: Julie, cosa stai dicendo? Vieni, torniamo a casa.

Julie: No! Tu non dovevi essere qui. Io non volevo farvi soffrire. Io..io..

Dalla paura, o dalle troppe emozioni tutte i una volta, Julie sviene tra le mie braccia.
Mi accorgo che respira molto male. Non un respiro regolare, ma forzato, come se potesse a momenti soffocare.
La metto stesa e le tolgo la felpa, notando con stupore il suo esile corpo.
Il petto è fasciato, ma si nota una cicatrice insanguinata anche sotto le bende, oltre ai numerosi graffi che aveva addosso, comprese sulle braccia.
Mi duoleva terribilmente vederla in quello stato.
Le rimetto la felpa e la porto velocemente a casa mia.
La metto sul letto con l'intenzione di curarla.
Le tolgo di nuovo la felpa, e, anche se la tentazione e forte, mi fermo quando stavo per toglierle le bende.
Sarebbe troppo imbarazzante come cosa, e poi, lei potrebbe prenderla davvero molto male.
Chiamo Mary e le dico di venire a casa mia per un'emergenza.
La sua faccia era un misto tra rabbia, stupore, felicità ed eccitazione nel momento in cui vide Julie sul mio letto.
Entrò nella mia stanza e chiuse la porta alle sue spalle.
Passarono circa 30 minuti, per me interminabili.
Fortunatamente Mary aveva studiato medicina.
Nel frattempo con me c'erano anche Matheus e Sam, che, inizialmente, non mi credevano quando gli avevo detto che c'era Julie, ma che ora sono in ansia quasi quanto me.
La porta finalmente si apre, rivelando una Mary preoccupata e non più sorridente.

Mary: John...forse è meglio se vieni un momento. Devo dirti una cosa importante...ma è meglio se lo vedi con i tuoi occhi.

A quelle parole rimango sconcertato. Che cosa mai sarà successo?!
Quando entro rimango senza fiato.
Non ci credo?! Non può essere vero!!!

Living in the moment 2 (IN PAUSA)Where stories live. Discover now