Mia's point of view

Non appena rientrai a casa mi finondai nella mia camera per poter scegliere cosa indossare quella sera.

«Mia, tesoro non devi pranzare?» strillò la moglie di mio fratello dal pianerottolo.

«Si arrivo, soltanto un attimo!!» dato il mio stomaco che non smetteva un secondo di brontolare decisi di pranzare per poi pensare affondo a ciò che avrei potuto indossare.

«Com'è andata all'università? Mi pare che tu non sia molto in regola con gli esami» autoritario, mio fratello affondò la forchetta nella fumante e gustosa pasta alla salsa di gamberi.

«E invece si, resterai sorpreso quanto ti comunicherò che sono passata, tu in ufficio?»

«Bene, solite cose..» per un attimo fui indecisa se parlargli dell'appuntamento con Michael.

Ma se non fosse stato d'accordo? O peggio, se avesse pensato chissà cosa?

Assolutamente, non potevo correre quel rischio.

«Stasera, esco..»

«Con le tue amiche?» chiese sicuro.

«Si ma solo con Karen, stasera faremo una cosa tranquilla» avvisai, non perdendo mai il sorriso rassicurante che tenevo spiccicato in volto.

«Bene, almeno non dovrò preoccuparmi di venirti a prendere ubiraca fuori qualche locale»

«Idiota!» risposi, lanciandogli una leggera pacca sul braccio.

«Tesoro, sei troppo severo con tua sorella. È un adulta , sa quello che fa» affermò Lily col suo dolce tono e modo di fare di sempre.

«Concordo pienamente!» mi alzai da tavola, abbracciando la moglie di mio fratello calorosamente.

«Ora vado di sopra, ci vediamo dopo» salì in fretta le scale, impaziente di svuotare l'armadio per cercare qualcosa di decente da mettere.

Dopo svariati tentativi, ricorsi all'unica via di scampo che avevo e che ovviamente mi sembrò più adatta. Un vestitino non troppo corto, nero con delle rose rosse stampate sul fianco e su metà coscia, al quale sicuramente avrei scelto un paio di scarpe basse per evitare figuracce alla mia prima uscita con Michael.

Prima uscita? Ce ne sarebbero state delle altre?

Al momento non seppi rispondere, ma una risposta a ciò che provavo continuavo a darmela, ovvero Michael riusciva a farmi uno strano effetto, un tocco familiare quasi come se stando al suo fianco potessi sentirmi protetta e al sicuro. Si trattava certamente di questo. Inoltre era un vecchio amico di famiglia, anche se di lui non ricordavo praticamente nulla, sapevo per certo che essendo il migliore amico di mio fratello le cose si sarebbero complicate troppo. 

Michael's point of view

Dopo aver accompagnato Mia a casa sua, mi diressi verso la mia villa, il mio appartamento, dove mi aspettava Annie. Prima di parcheggiare il cellullare prese a vibrare, così risposi in fretta.

«Pronto?»

«Mike, come va?» riconobbi subito la squillante voce di Jamie.

«Come al solito J, e tu cosa mi racconti?» nel frettempo riposi l'auto in garage, e iniziai a salire piano le scale dell'ampia veranda sperando - in cuor mio - di non arrivarci mai.

«Mah, solite cose anch'io, cosa fai stasera?» la domanda mi spiazzò, in realtà non sapevo cosa avesse detto Mia a suo fratello, anche se potevo dedurlo bene così decisi di mentire ancora una volta.

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