«Ehi!» protesta Brunnos. «Erano per noi».

«Zitto, qui comando io» gli rispondo afferrando un biscotto. «E soprattutto, non mi sembra che voi due stiate facendo qualcosa di utile: sono ore che sto lavorando per la partenza!

E anche l'ultima pagina è controllata. Si sono aggiunti dei nomi tra i tecnici e basta, il nome e il codice di Aesta sono stati cancellati e sostituiti da quelli di Brunnos. Meno complicato del previsto, ma doloroso: è stato triste vedere il segno rosso sulla seconda riga della prima pagina, ma non posso farci niente. Lei ha fatto la sua scelta e io non ho nessun diritto di entrare nelle sue decisioni. Afferro un biscotto dopo l'altro, sono troppo buoni – forse la cosa più commestibile su Lemuria.

«Hai intenzione di finirli tutti?» sbotta Brunnos dopo un po'.

Guardo il vassoio, poi loro due. «Scusate». Lo spingo verso di loro, mentre scuotono la testa in segno di disapprovazione: senza volere ne ho mangiati troppi.

«Sempre meglio che le briciole e basta» borbotta Axel.

«Oh, non ti lamentare troppo. Tu sei pur sempre il primo ufficiale!»

«Già, rimango al mio posto solo per lo stipendio, poi ci sono troppe responsabilità, troppa burocrazia e troppa diplomazia... non fa per me».

«Sulle prime due concordo, ma la diplomazia quando mai l'ho usata, scusa? È molto più pratico far saltare in aria le navi o danneggiarle in modo tale da costringere gli avversari a scendere alle tue condizioni» dico loro alzando le spalle.

«Ah, quindi ci sei te dietro a tutti quei danni alla flotta e alle basi?»

Axel guarda Brunnos con fare ovvio. «E chi credevi ci fosse? Un gattino?»

«Mi ha distrutto una buona parte della flotta che era a difesa di una base! Io credevo che Minerva non potesse funzionare, non che... facesse esplodere qualsiasi cosa toccasse!».

«Lo so, è stato uno dei miei piani più riusciti, mi hanno pure dato una medaglia dopo la distruzione di Cuscorix».

«Be', ti sei perso la scena sulla Starfall: lei si sfregava le mani mentre guardava le navi dell'Andromeda esplodere una dopo l'altra». Brunnos sospira, Axel gli mette una mano sulla spalla. «Imparerai a convivere con lei, le sue minacce di esplosione e i suoi esplosivi. E con la sua mira scadente».

«Non sai quante penne mi abbia lanciato nei wakin, la conosco la sua mira. Una volta le ho detto che faceva meglio a non fare i calcoli come sparava e non mi ha parlato per tre ol».

«Che fai? Tralasci il finale? È la parte più divertente. Per me, ovviamente».

Sospira. «Il quarto ol ha pensato bene di lanciarmi contro la sua ultima creazione, quella bomba su ruote radiocomandata».

Sono ancora tra le armi più usate dalla Federazione, la stiva della Starfall è piena di quelle adorabili cosette tonde capaci di fare un sacco di danni.

«E non era nemmeno attivata. Fu esilarante vederlo correre ovunque gridando».

«Passerei ore a sentire i vostri racconti. Ce n'è uno migliore dell'altro» commenta Axel mordendo l'ultimo biscotto. «Anche se... sotto sotto mi sembrate solo due cretini».

«Perché non l'hai mai buttato fuori bordo per la sua insolenza?»

«Perché un pilota mi serve. E lui è uno dei migliori di questa generazione, non ho nemmeno idea se il pilota automatico funzioni ancora sulla Starfall». Guardo fuori dalla finestra, la nave riflette la luce, l'equipaggio sta finendo di portare a bordo il necessario.

Ai confini del vuoto 1 - Progetto MinervaTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang