Capitolo 8: A family picture...

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Raven che stava controllando l'illusione sugli occhi e aveva fatto diminuire la temperatura nella stanza intorno a Victor ora lo osservava molto interessato, cosa era disposto a dare il tipo per salvarsi la pelle?

-Tutto? –chiese Demy guardandolo senza emozioni

-Tutto! –disse l'uomo

-Lei crede nel karma Victor? –chiese Demy con estrema calma

-Si...- ammise lui- sono un uomo superstizioso, per questo non ho mai lasciato mia figlia giocare con un gatto nero o permesso determinate cose in casa mia

Raven guardò Demy, lei non era superstiziosa, l'aveva capito in quei mesi in cui era rimasto al suo fianco, aveva un gusto che a altro essere umano poteva apparire fuori luogo, sembrava quasi che più una cosa era considerata anomala più lei ne veniva attratta. Molti dei precedenti concorrenti avevano trovato ripugnanti e raccapriccianti le sue ali scheletriche e le orride ferite che aveva sparso in tutto il corpo, Desdemona invece pareva trovarlo interessante soprattutto per quelle anomalie, trovandole non ripugnanti ma meravigliose perché uniche. Demy credeva nel karma da ciò che aveva capito, era convinta che prima o poi tutto ciò che faceva l'avrebbe condannata, eppure era il tipo di persona che lo stesso faceva ciò che faceva per raggiungere un obbiettivo ed era pronta a pagarne le conseguenze.

-Dunque lei sa che ciò che ha fatto merita una punizione...- ragionò Demy

-Non ho fatto nulla di male! Ciò che ho fatto è sempre stato perché andava fatto! –disse Victor

-Quindi se io offrissi la tua libertà in cambio di tua figlia cosa mi diresti? –chiese Demy

Victor non esitò un secondo a rispondere- certamente! Avrai mia figlia, puoi prendere qualsiasi cosa!

Demy si alzò lentamente e aprì il cappotto tirando fuori da esso un bracciale in ferro che si mise con calma. Raven capì il segnale e fece crollare le barre della cella, facendo saltare per aria Victor dalla paura. Raven tagliò le corde liberando Victor.

Demy tese la mano con il braccialetto a Victor- stringila e la tua scelta verrà selezionata

Victor la strinse senza pensarci due volte e vide poi con orrore la sua mano a terra, distaccata dal corpo. Lo sguardo cadde sulla mano di Demy dove notò delle lame affilate simili ad artigli uscire dal bracciale e avevano tagliato la mano dell'uomo- cosa...

Demy sorrise colpendo il petto dell'uomo e tirando fuori senza difficoltà, con l'aiuto di quelle lame, il cuore dell'uomo- non credo che tu abbia mai usato quest'organo...ci rivedremo all'inferno

Victor cadde in ginocchio- perché...sono...vivo...

Raven sorrise guardando Demy- posso ora?

-Raven...divertiti- disse lei sedendosi di nuovo sulla sedia per ripulirsi dal sangue del suo sangue. Quel momento, in cui lei lo aveva ucciso, Raven aveva usato i suoi poteri per poterlo torturare anche se il suo cuore era stato rimosso.

Le urla del padre la fecero sorridere mentre sfiorò la mano che aveva tolto il cuore dal padre che ora le batteva in mano. La sensazione di avere la vita del padre nelle mani...la sensazione che l'uccidere con le sue mani le dava era inebriante...non aveva mai visto la sua vita così...viva. Quel controllo, quel potere...lo voleva...voleva riprovare quella gioia e per sua fortuna...

Il cuore dell'uomo smise di battere e i suoi occhi incontrarono quelli di Raven che evidentemente percepiva la sua gioia. Sapeva che lei avrebbe avuto la reazione perfetta per la situazione...

-Demy, è ora di ripulire tutto...ricomporrò il corpo così che non ci sia traccia di come sia morto...cosa vuoi farne del cuore? –chiese Raven sorridendole

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