cinquantuno

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Leggete lo spazio autrice, buona lettura.

"Svegliati, bimba" Filippo mi iniziò a scuotere leggermente così da farmi svegliare.
Mugugnai qualcosa di incomprensibile anche a me stessa e, finalmente, decisi di alzarmi.

"Oggi hai qualche Instore?" mi domandò Filippo, dopo avermi lasciato un bacio sulle labbra.
Scossi la testa, spiegandogli che avrei ripreso da domani dato che volevo godermi un giorno in sua compagnia.

"Ottimo allora, stasera andiamo al sushi" sgranai gli occhi, contenta di poter andare a cena fuori con lui - e di mangiare il mio amato sushi, ovviamente.

"Mi preparo e andiamo a fare un giro, va bene?" gli chiesi. Filippo annuì alla mia richiesta.

Mi feci una doccia veloce, per poi ritornare in camera per prendere un vestito dalla mia valigia.
Mi ricordai, intanto, del tatuaggio che avevo fatto per lui, ovvero una rosa. Decisi, quindi, di mostrarglielo e, con un sorriso sul volto, mi avvicinai a lui come una bambina.

"Che hai combinato, ora?" mi domandò. Scoppiai a ridere a quella sua domanda, lecita, e gli mostrai il tatuaggio.

 Scoppiai a ridere a quella sua domanda, lecita, e gli mostrai il tatuaggio

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Passò il dito sulla rosa, tracciando il contorno e sorridendo.
Mi sussurrò che era bellissimo e che lo apprezzava molto. Mi ricordò, successivamente, che avevo in programma altri due tatuaggi - di cui non mi ero dimenticata - e che, una volta terminati tutti gli InStore, mi avrebbe accompagnato a fare.
Poi mi disse di muovermi o non avremmo pranzato per colpa della mia lentezza. Alzai gli occhi al cielo e corsi in bagno con il mio vestito.

"Potevi benissimo vestirti qua" mi urlò Filippo. Non risposi alla sua provocazione, ma uscii dal bagno una volta pronta.

[...]
Finalmente la sera arrivò e, con essa, anche il nostro amato sushi.
Mi portò in un ristorante vicino all'hotel e che avevamo già provato con Simone ed Emma.
Come sempre, Filippo esagerò ad ordinare e sapevo già che, quello che sarebbe avanzato, sarebbe finito nella mia borsa. Prego Dio che non finisca davvero così.

"Simo mi ha detto che hai rinunciato al sushi con lui" mi disse, mentre prese il piatto dalla cameriera.

Annuii, "non potevo tradirti. Ricordi: no Irama, no sushi"

Filippo scoppiò a ridere, ricordandosi la prima volta che pronunciò quella frase.
"Ne ho dette di cose stupide, ma quella è la più vera"

"Ed io sono stata fedele alla tua richiesta"

Io e Filippo ne abbiamo passate tante, forse troppe per la nostra età. Quello che ci accomuna, però, è il grande desiserio di vivere ogni sfaccettatura che la vita ci offre.
L'unica cosa che desideravo, però, è che questi mesi di Instore passino il più velocemente possibile. Non perché non volessi incontrare le persone che si sostenevano, ma perché avevo in mente una grande sopresa per Filippo, per ringraziarlo di tutto quello che aveva fatto per me - forse inconsapevolmente o forse in modo consapevole.

"Smetterai mai di pensare così tanto?" mi domandò Filippo con un sorriso sul volto.
Aveva ragione: quando la mia mente inizia a pensare, non smette più.

"Sono contenta di averti rincontrato" ammisi, sincera.

"C'è una cosa che non ti ho detto, ma che penso" iniziò lui "Amici è stata una vittoria per me, nel vero senso della parola, e mi ha dato tanto. Ma la mia vera vittoria sei tu, la mia vera vittoria è stata aver chiarito con te"

Quando una persona è pura, rimane tale per sempre, nonostante tutto ciò che è accaduto.

Spazio Autrice:
È un capitolo breve e che non mi piace, se devo dirla tutta.
Ho deciso di continuare questa storia, ma non so esattamente per quanti capitoli, perché ho in mente un paio di cose.
Spero siate contente haha.
lysm 🌹

Fragile | Irama PlumeOnde histórias criam vida. Descubra agora