Sigaretta n.1 - Quella del buisnessman

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Ecco qui che vengo tolta dalla mia casa con i miei amici, e il mio "padrone" decide di sfrattarmi per il suo egoismo e piacere personale.

Mi tiene in bocca mordendomi, si percepisce lo stress dal suo respiro quasi affannoso simile a quello di un malato di asma.

Ecco che arriva la fiamma che mi riscalda e mi da vita, mi da fuoco.

Il mio padrone adesso è sul balcone del suo grattacielo, probabilmente sarà un miliardario dato che sta fumando una delle sigarette più costose: le Dunhill Top Leaf.

Ragazzi parliamo del tabacco più costoso delle tabaccherie, appunto ricordo che l'uomo che ora mi sta fumando cercò per negozi e negozi, così disse al tabaccaio.

Il suo tiro è forte, fuma in modo "arrabbiato": tira velocemente e in modo forte, quasi quasi con due tiri mi finisce.

Poi esala il fumo.

Ecco che viene un suo impiegato sul balcone, accendendosi anche lui una sigaretta, una Winston Blue.

"Il colloquio è andato bene." Dice Mark, il capo dell'agenzia di buisness, quello che può permettersi di comprarmi.

"Sì.. però è stato molto stressante, ci voleva la sigaretta in effetti." Ribatte il possessore della Winston.

"Io non fumo quando sono stressato; io fumo per il piacere di fumare."

"E quale sarebbe questo piacere?" Risponde l'impiegato, che fumava ma disprezzava il fumo.. che persona intelligente.

"L'odore del tabacco, forte e deciso per una personalità forte e decisa come la mia..

Altrimenti non sarei arrivato fin qui, in un grattacielo tutto mio."

Finisce così il discorso, vengo strofinata alla ringhiera e volo dal 66esimo piano.

Che fine brutta, altri tre tiri poteva farseli e ha preferito sprecare, spero soltanto che le mie amiche non facciano la stessa fine.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 10, 2020 ⏰

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