Capitolo 37- Soprannome nostalgico e sfioramenti.

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"Beh, vedi..." Iniziò lentamente, prendendo tra le braccia il suo fidanzato e allontanandolo da me. "Ora che ho saputo cosa ti è successo oggi, non sembra proprio l'idea migliore che io abbia mai avuto."

"Hm?"

La sua voce si affievolì quando si guardò intorno. "Harry è ancora qui?"

"Si? Però sta dormendo" Risposi con le sopracciglia aggrottate. "Cos'hai fatto?"

"Cazzo. Beh, uh, era divertente qualche minuto fa." Disse nervosamente. "Visto che hai rotto il tuo periodo di astinenza ed io ho casualmente incontrato Liam mentre ero fuori per un caffè... E forse l'ho invitato qui per cena?"

Potei fisicamente sentire la mia pelle impallidire più Jace parlava. "Stai dicendo che Liam sta venendo qui a cena?"

"Beh...si. Voi eravate amici, ed è finita bene... Ed è un bravo ragazzo... Non lo so. Sembrava una buona idea sul momento, okay?"

"Conosci Harry?" Sibilai. "Su quale fottuto pianeta sarebbe una buona idea portare il mio ex ragazzo di due anni anche solo nella stessa area in cui c'è anche Harry?"

Jace si strinse ancora di più a Louis, il quale ci guardò con espressione confusa. "È solo successo con un pessimo tempismo. Come potevo immaginare che ti saresti fatta Harry nello stesso giorno che ho incontrato il ragazzo con il quale hai perso la verginità! E poi non è che Liam proverà a fare chissà che cosa!"

E, giusto per provare il fatto che l'intero universo ce l'ha con me, Harry Styles decise in quel preciso momento di entrare in cucina, ora con addosso quei pantaloni da completo bassi in vita. Ogni singola persona presente nella stanza sussultò alla sua apparizione; Louis si girò e si nascose tra le braccia di Jace, mentre io saltai giù dal balcone sorpresa.

Harry guardò con circospezione Jace prima di voltarsi verso di me. Gli offrii l'unico sorriso di cui ero capace in quel momento, il quale probabilmente dava l'impressione che stessi per vomitare, prima di riportare il mio sguardo sul pavimento, sfuggendo ai suoi occhi.

"Qualcuno potrebbe spiegare?" Harry chiese lentamente. Ci fu completo silenzio eccetto per un leggero borbottio da parte di Louis. Io continuai a fissare le poco interessanti piastrelle. "Norah. Chi è Liam?"

Mentre ponderavo a quale sarebbe stata la risposta migliore da dargli, inclusa scappare o mentire, il campanello suonò. Jace si lasciò sfuggire una sfilza di imprecazioni e superò un Harry fumante, dirigendosi verso la porta d'ingresso.

Il capo d'imprese mantenne il suo sguardo tagliente su di me. Lo fissai, sentendomi senza speranza. Aprii e chiusi la bocca di continuo, cercando di formare delle parole, distrutte poi dal mio povero cervello. E non aiutò il fatto che Harry aveva gli occhi socchiusi ancora assonnato, e che di volta in volta si faceva scappare degli adorabili piccoli sbadigli.

Ci furono alcuni momenti di silenzio imbarazzante quando Jace tornò nella stanza, seguito dal mio ex- ragazzo. La prima cosa che notai fu che si fece crescere la barba che sfumava fino a poco sopra la voglia sul suo collo.

Liam mi sorride leggermente e poi aprì le braccia. "Ehi, RahRah."

Ed improvvisamente Harry fu scansato via dalla mia mente alla menzione del soprannome, corsi tra le braccia familiari di Liam che mi strinsero per quasi due anni della mia vita. Erano un pò più muscolose di quanto ricordassi ma fece ancora quella cosa dove mi alzava dal pavimento mentre mi abbracciava.

"Liam Payne," Risi nella curva del suo collo. "Dove diavolo sei stato?"

"Mi nascondevo da te." Rispose, riportando i miei piedi a contatto con le piastrelle fresche. Mise le mani sulle mie spalle e mi diede un altro dei suoi sorrisi adorabili, accentuato dai suoi occhi nocciola. "Sembri più magra. E vecchia. E cavolo, quanti succhiotti ci sono sul tuo collo, Rah?"

Suit and Tie [Harry Styles AU] (Italiano)Where stories live. Discover now