Capitolo 44- Schiuma e borsetta carina.

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[Ri-grazie ad AleMP9 per l'enorme aiuto nella traduzione di questo capitolo, gentilissima!

P.s: Questo, secondo me, è uno dei più carini tra i capitoli. xx]

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Capitolo 44- Schiuma e borsetta carina.

Harry's POV

Non avrei mai pensato che sarei stato a mio agio, o anche lontanamente felice, nello svegliarmi con la bocca piena di capelli ed il braccio sinistro completamente intorpidito. E nonostante ciò eccomi, aggrovigliato su Norah in una posizione che probabilmente non sarebbe dovuta essere rilassante, più soddisfatto di quanto mi sia sentito da molto tempo.

La sveglia stava suonando dall'altro lato della stanza, così, a malincuore, mi distaccai dalla suo corpo caldo e mi trascinai verso la cucina per spegnerla. Erano quasi le otto, ed io avevo già sette chiamate perse, più di cento emails, e quattordici messaggi dalla mia segretaria.

Composi il numero dell'ufficio infastidito. La solita voce allegra che apparteneva a lei -- Laura? -- rispose quasi immediatamente. "Ufficio di Harry Styles, come posso aiutarla?"

"Sono Harry," Dissi bruscamente. "Che diavolo sta succedendo lì?"

"Oh -- oh. Uhm, beh ha un appuntamento presto ed un pranzo fissato con il Sig. Malik e la sua fidanzata. E lei non era qui prima.. così ho chiamato solo per accertarmi che lei non fosse malato. Uhm, già."

Mi accasciai su uno sgabello. "A che ora è il mio appuntamento?"

"9.30, Sig. Styles."

"Bene. Sarò lì. Grazie, Laura."

"P-prego."

Dopo aver acceso il bollitore del the ed aver imprecato contro me stesso per aver dato il giorno libero a Jennifer quando non sapevo neanche come funzionava la dannata macchina del caffè, tornai cautamente nel salotto per svegliare Norah. Era raggomitolata come una palla nel centro del divano.

Non potei fare a meno di sorridere sedendomi, le dita che tracciavano la pelle del suo braccio nudo, seguite velocemente dalla punta del mio naso, e poi dalle mie labbra. Lei fece un basso lamento e si strinse ancor di più contro il divano, il che mi provocò ulteriormente.

"Svegliati, svegliati, svegliati," Sussurrai, baciandole le spalle. "Devo andare al lavoro, e penso debba farlo anche tu. Abbiamo bisogno di una doccia."

"Nngh."

"Hm, lo prenderò come un sì." Con questo, la sollevai, braccia sotto le sue cosce e la schiena per portarla di sopra. Lei fece uscire un piccolo, assonnato suono di protesta e battè a fatica contro il mio petto per un paio di secondi prima di rinunciare e lasciare la sua testa cadere.

Norah fece un tenue sbadiglio. "Ci sono modi migliori per svegliare una persona, sai?"

"Ho provato a svegliarti baciandoti, Norah."

"Uguale." Accucciò la testa più profondamente quando oltrepassammo la soglia del bagno. "Comunque non devo andare a lavoro oggi. Io e Jace abbiamo il giorno libero per essere stati i migliori dipendenti di sempre."

La feci scendere con un sorriso divertito. "Davvero?"

Norah mi fulminò con quello che doveva essere un tentativo di intimidazione, ma non funzionò davvero. Solo quando io scoppiai a ridere lei rinunciò con un sospiro. "Va bene, va bene. L'ufficio oggi è chiuso per qualcosa. Non lo so. Appena ho letto 'ufficio chiuso' sono uscita dalla mail."

Suit and Tie [Harry Styles AU] (Italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora