Saphael

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Era un ventoso pomeriggio di ottobre e Simon Lewis, cacciatore di vampiri pluridecorato, stava attraversando Central Park per raggiungere l'Accademia, una vecchia chiesa gotica nell'Upper West Side, per ricevere il suo prossimo incarico. Appena arrivò spinse le pesanti porte ed entrò. L'ingresso era freddo come sempre e Simon percorse il corridoio d'entrata, salì le scale fino al secondo piano dove si fermò davanti ad una pesante porta di quercia con su scritto A. Lightwood. Bussò ed entrò non appena la voce famigliare di Alexander, Alec, Lightwood, il suo capo, non gli disse di entrare."Capitano Simon Lewis a rapporto, signore" "grazie mille Simon. Riposo. Ho qui il tuo prossimo obiettivo. Si tratta del vampiro più potente di New York, Raphael Santiago. Però c'è una diversità in questo caso"Alec fece una pausa, ben conscio che quel caso non sarebbe mai piaciuto al capitano che era seduto nel suo studio" Santiago ha chiesto la nostra protezione. Camille Belcourt ha minacciato di ucciderlo se non le avesse ceduto il controllo del clan. Ovviamente lui ha rifiutato. Ha chiesto di mandargli il nostro miglior cacciatore. Cioè tu" Simon era diventato sempre più pallido man mano che il discorso procedeva ma trovò la forza per annuire ed accettare il caso. Gli fu inoltre riferito che da quella sera stessa avrebbe vissuto a casa del vampiro a tempo indeterminato, per proteggerlo ventiquattr'ore su ventiquattro. Quando la sera si presentò alla sua "nuova abitazione" andò ad aprirgli proprio il padrone di casa, Raphael Santiago. "Buona sera, tu devi essere Simon Lewis, la mia guardia del corpo. Accomodati, fai come se fossi a casa tua. Beh, d'ora in avanti lo sarà a pensarci bene. E per l'amor del cielo non essere così rigido! Sembri una statua di marmo!" "questa è la disciplina insegnatami all'Accademia- rispose Simon, con tutto l'autocontrollo di cui disponeva. Quella sera i due nuovi coinquilini stabilirono le regole: niente umani sanguinanti in giro, niente ragazzi(per Raphael) scorrazzanti, coprifuoco alle dieci e mezza. Dopo essersi sistemato Simon decise di mettere qualcosa sotto i denti, così andò in cucina e aprì il frigorifero. Per sua immensa gioia vide che il vampiro aveva fatto la spesa il giorno prima(poteva uscire alla luce del sole grazie ad uno speciale anello magico). Dopo aver cenato velocemente tornò nella sua stanza e cominciò a fare piegamenti, addominali e flessioni come ogni sera. Quando, un'oretta e mezzo più tardi Raphael passò davanti a quella stessa camera si sorprese a fissare il cacciatore e addirittura a pensare che fosse carino. Stai calmo Raphael, probabilmente fai questi pensieri solo perché è senza maglia che si sta allenando, non puoi davvero pensare che sia affascinante si disse il vampiro, decidendo che era decisamente meglio andare a dormire.

Nel sogno Raphael si trovava in salotto. In quel momento arrivò Simon che senza troppe cerimonie fece sdraiare il vampiro mettendosi sopra di lui cominciando a baciarlo con passione passando dalle labbra al collo, alla mandibola e poi di nuovo alla bocca, facendolo gemere e inarcare la schiena. "Di più" supplicò lo spagnolo.

Raphael si sveglio di soprassalto, sudato e annodato nelle coperte. Sospirando si rese conto che era solo un sogno. Allora perché avvertiva quella strana fitta al cuore? Di sicuro non era la fame. Quel giorno lui e Simon andarono al ritrovo dei Vampiri di New York per sbrigare gli affari di Raphael e spiegare il motivo per cui quest'ultimo sarebbe stato seguito da Simon Lewis Lo Sterminatore(come lo chiamavano i vampiri del clan). Purtroppo proprio quel giorno Camille decise di fare la sua mossa. Attaccò il clan con un gruppo di una trentina di vampiri, che però furono sterminati. Per uno di loro prima di essere ucciso riuscì a ferire Simon, che aveva fatto da scudo umano a Raphael. Il vampiro si spaventò a morte, talmente tanto che decise di curarlo a casa nonostante tutti gli altri gli dissero di portarlo in ospedale. Dopo due giorni passati a girare incessantemente in tondo nel salotto mentre Lily, la migliore amica nonché vice di Raphael, curava il cacciatore ferito, Simon finalmente divenne stabile. Lily gli disse che doveva lasciarlo riposare in pace. Lui annuì, mentre le lacrime gli bruciavano gli occhi. Passò una settimana dallo scontro e Simon non accennava a svegliarsi. Raphael gli cambiava le bende tutti i giorni e li restava accanto, con groppo alla gola che si faceva sempre più pesante ogni giorno di più. Il vampiro non capiva perché si comportasse così.

Finalmente dopo altre due settimane, in una domenica di novembre, Simon si svegliò dolorante e con una mano fredda sul suo braccio. Guardò alla sua sinistra vide che sul bordo del sofà di velluto rosso c'era Raphael che dormiva, la testa appoggiata alle braccia incrociate.

Lo guardò e si sorprese a sorridere. Spostò la mano e accarezzò i capelli dello spagnolo ma, facendo ciò, lo svegliò. Raphael aprì lentamente gli occhi e quando si accorse che Simon era svegliò si tirò su subito, preoccupato."Stai bene? Hai bisogno di qualcosa?" chiese" solo che tu mi dica cosa è successo esattamente" il vampiro ci mise un po' per spiegare all'altro ragazzo cosa era successo. "Mi dispiace, di averti fatto preoccupare" "non ti preoccupare. Hai fatto solo il tuo lavoro".

Passò qualche mese in cui i due divennero più uniti e inseparabili. In tutto ciò però i sogni di Raphael su Simon divennero sempre più frequenti. E imbarazzanti. Un giorno di metà marzo quest'ultimo stava girando per il centro della città cercando di farsi coraggio. Si era deciso( finalmente) a dichiararsi a Raphael. Aveva chiamato le sue migliori amiche, Clarissa ("Clary") Fairchild e Isabelle ("Izzy") Lightwood, le quali gli avevano consigliato di andare semplicemente a casa e seguire il suo istinto. Dopo un paio d'ore decise di seguire il consiglio delle sue amiche e tornò a casa. Prese un bel respiro ed entrò. Qui trovò Raphael era seduto sul divano intento a leggere. Quando entrò lui gli rivolse un'occhiata confusa, ma non ebbe il tempo di dire niente che il cacciatore gli tolse il libro di mano e lo fece sdraiare. Dopo di che prese a baciarlo, sfilandosi il cappotto. L'altro all'inizio si irrigidì ma poi ricambiò, e il bacio si fece più passionale. Raphael gli sfilò la maglietta e invertì le posizioni, staccandosi dalle labbra di Simon per riprendere fiato per sfilarsi anche lui la t-shirt. I due si baciavano sempre più affamati come se non potessero farne a meno. Simon, coe nel sogno di Raphael, cominciò a baciargli il collo passando poi alla mandibola tornando poi a tormentare piacevolmente le labbra piene del vampiro. Lo spagnolo, dal canto suo, non riuscì a trattenersi dal gemere e dall inarcare la schiena. Il ragazzo sotto diede un colpo di reni facendo al contempo invertire le posizioni e sfiorare i bacini. Tutto ciò rese sempre più vogliosi i due ragazzi che si svestirono del tutto. Simon cominciò a leccare la punta del membro di Raphael,facendolo gemere a voce sempre più alta. "Mettilo...dentro..." disse il vampiro tra i gemiti. Il cacciatore non se lo fece ripetere due volte. Dopo aver stuzzicato la sua entrata entrò con una stoccata veloce, che fecero spalancare gli occhi e inarcare ulteriormente la schiena a Raphael. Simon cominciò a muoversi con movimenti sempre più profondi, fino ad arrivare toccare la prostata dello spagnolo che gemette trattenendosi dall'urlare a pieni polmoni. Il cacciatore capì e colpì più volte il punto facendo letteralmente urlare il suo nome al compagno. Dopo un'ora uscì da Raphael e sorridendo i due si addormentarono abbracciandosi

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Angolo angoloso
Salve salve gente. Ok, non so che cosa ho fumato per scrivere questo obbrobrio.  Ok, non uccidetemi per aver fatto Simon seme, anziché Raphael. In realtà non lo so perché lo ho fatto. Mi è venuto così.
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