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Non ho tempo per rifinire al meglio il testo, ma spero vi piaccia anche cosi' XD

Buona lettura. <3

***


 "Ehi, come è andata la giornata?" chiesi, ansioso di tenere Min lontano dal mio malumore.

"Tutto ok. Stasera carico un po' di nuovi contenuti nel sito!"

Tolsi cappotto e giacca appendendoli all'attaccapanni, seguitando a spargere domande pur di celare quanto di merda mi sentissi in quell'istante.

"Figo. Roba interessante?"

"Se ti va di ammirarmi vestito da gattino sexy mentre me la faccio con due tizi, allora È interessante..." sciorinò sorridendo malizioso.

"Tipo? Cioè, come sarebbe una tenuta da gattino sexy?" domandai dirigendo in cucina.

Aprii il frigo, presi una birra, l'aprii, attaccandomi ad essa come un disperato.

"Ho le orecchie da gatto, un corsetto in pelle nera, e degli shorts molto, MOLTO ridotti" spiegò entrando.

"Niente coda?" insistetti, provando a non immaginarmi la scena.

"Nope. Però ho collare e guinzaglio!" rivelò tutto allegro.

"Carino..." commentai volgendomi verso la porta finestra.

Un grosso gabbiano stava appollaiato sul muretto di fronte.

Lo fissai osservando i suoi pietosi tentativi di raggiungere la mangiatoia per uccelli, piantata in giardino appena due settimane prima.

"Brutta giornata?" chiese, accostandosi.

Mi carezzò la schiena con mano gentile, affettuosa.

"Nulla di che... Le solite cose" risposi mantenendo alto il muro di menzogne, innalzato per difendermi dalla sua curiosità.

"Ok. In ogni caso, so esattamente come farti stare meglio."

Tolse la birra dalle mie mani aggiungendo: "Quella non ti serve; vieni con me..."

Mani nelle sue lasciai che mi trascinasse in soggiorno.

"Siediti" ordinò indicando il divano.

Risi: "Che hai in mente?"

"Di farti stare bene!"

"Puoi essere più specifico?" insistetti, capendo subito dove volesse andare a parare.

Min mi si sedette in grembo.

In ginocchio sui cuscini mi afferrò la testa con entrambe le mani, spingendola contro di sé.

Strinse, avvolgendola in un abbraccio che sapeva di bagnoschiuma e pulito.

Viso pigiato contro il suo torace lo strinsi a mia volta, respirando il buon odore emanato da pelle e vestiti.

Baciò la sommità del capo ed io trasalii, preso in contropiede da quella mossa densa di affetto.

"Ehi..." feci sollevando il capo "Che hai in mente?"

Min sorrise.

Tolse gli occhiali dal mio naso e ne piegò le stanghette, riponendoli sul bracciolo a lato.

"Di farti stare bene..." sussurrò piegandosi.

Dita affondate tra i capelli dischiuse le labbra, lambendo le mie con infinita dolcezza.

Ci baciammo teneramente, gustandoci l'un l'altro come mai era accaduto sino a quell'istante.

"Va meglio?" domandò quando ci separammo.

"Sì..."

"Allora un altro po'..." disse, piegandosi nuovamente sul mio viso rosso d' amore.

Per quasi un'ora restammo sul divano, immersi in un mondo a parte fatto di baci e carezze.

Un'ora di pura gioia priva di violenza e frenesia dove Min si concesse appieno, donandomi emozioni sconosciute, lontane dal torbido acquitrino dei sensi che solitamente dominava.

La sua schiena sotto i polpastrelli era setosa e calda.

Sentivo il corpo di Min vibrare contro il mio mentre lo toccavo, infilando le mani sotto la t-shirt soffice.

L'eccitazione arrivò lenta, crescendo pacata ma inesorabile.

"Io ho voglia, tu?" mi alitò in viso, palmi pigiati contro il mio petto.

"Sì... Andiamo in camera?" proposi, scrutandolo con occhi speranzosi.

"Ok..."

Dopo tutto quel tempo appiccicati, ritrovarmi improvvisamente libero dal peso del suo corpo, da quel calore tanto bello, mi lascio sperduto per un attimo.

"Andiamo?" fece, tendendo una mano.

La presi, seguendolo docile sino alla camera da letto.

Una volta dentro si volse, afferrandomi saldamente per le braccia.

Si allungò per baciarmi trovandomi già pronto, e smanioso di desiderio.

Chiusi le mani sul bel collo elegante, spingendomi in lui colmo di impazienza.

Min rispose a tono, infilando una mano dentro i jeans.

Me lo carezzò piano, scivolando giù, verso la punta.

L'intensità dei baci aumentò, e così la pressione della sua mano.

Presi Min per le natiche, alzandolo di peso; lo adagiai sul materasso dove si distese languido, offrendosi inerme.

Mentre lottavo con i bottoni della camicia si mise seduto, prendendo ad armeggiare con la cerniera.

Lo tirò fuori, iniziando a massaggiarlo.

Tenendolo stretto succhiò la punta, titillandola.

Spinsi il bacino, ficcandoglielo in bocca.

Min si lasciò dominare, ricevendo il trattamento tra mugolii di soddisfazione.

Poi, vene il mio turno.

Toltosi t-shirt e pantaloni giacque sulle coperte cedendo a baci, carezze e piccoli morsi, sino a quando non glielo succhiai per bene.

"Voltai" ordinai, impossessandomi del suo culo.

Min inarcò il busto, sollevando le natiche.

Lo penetrai con le dita, preparandolo a quanto sarebbe successo da lì a breve.

Quando mi unii a lui la sensazione provata risultò diversa, intensa e profonda come non mai.

Non si trattava di sesso; si trattava di amore.

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Se vi va di lggere il romanzo per intero e darmi qualche soldo, seguite il link esterno qua sotto. Cheers.

Min (Incubus)Where stories live. Discover now