Parole soffocanti!

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13 CAPITOLO

<<Dylan il fatto è questo. Ho perso mio padre da quando avevo 10 anni. Abbiamo questa reazione quando ti vediamo perché tu sei identico a mio padre quando aveva la tua età.  A scuola sono rimasta perplessa, sapevo che non poteva essere possibile che tu fossi lui ma nonostante tutto mi sono illusa. Sapevo la verità ma alla fine la perdita di mio padre mi fa male tutt'oggi perché avevo un rapporto speciale con lui. Questo è tutto. Spero che tu non ci sia rimasto male per le nostre reazione>> sono partita in quarta a parlare senza mai smettere.

<<No tranquilla, non ci sono rimasto male, semplicemente volevo capire. Comunque mi dispiace della vostra perdita signora.>> ha detto questa frase mentre guardava mia madre.

<<Allora Emily come mai ti trovi in questo matrimonio? >>

Li ho spiegato che è grazie al lavoro di mia madre che mi trovo qua.

<<E tu Dylan perché ti trovi qua?>>

<<Si sposa mia madre. E il suo primo matrimonio. Con mio padre non si è sposata, conviveva.  Non ho mai conosciuto mio padre e mia madre mi ha detto che è morto. Sto dicendo tutto questo per non farti sentire sola nella solitudine che ti ha lasciato tuo padre>>.

<<Mi dispiace pure a me della tua situazione con tuo padre. Ti siedi vicino a noi??>>

<<Si volentieri>> ha sorriso e si è avvicinato a me, mettendo il mio braccio sopra il suo.

Mia madre ci guardava e sorrideva mentre camminava con Alison per mano.

<<Questa piccola principessa è tua sorella? >> ecco che anche questa frase era quasi simile a quello che mi diceva mio padre.

<<Si è la mia piccola peste preferita ahahahah>>

<<Hai un sorriso angelico Emily.  Solo a guardarti mi fai sentire a mio aggio ed emani tanta dolcezza>> mi guardava come se stesse ammirando la felicità in persona.

<<Grazie del complimento.  Pure tu sei una persona molto gentile e simpatica>> ecco la mia risposta.

Mi sentivo in imbarazzo dopo le parole che ho sentito da Dylan.

<<Signora il vestito che ha disegnato e cucito a mia madre è stupendo.  Ha un grande talento, anche se penso che lo saprà visto che è diventata una stilista di grande fama a Los Angeles>>.

<<Molte grazie. Sei un vero gentiluomo>> mia madre sorrideva mentre teneva la mano di Alison.

<<Ecco tua madre. Come le sta bene il vestito>> ho detto io mentre guardavo il capolavoro di mia madre.

Era una dona su 1 metro e 56, capelli arancioni tinti. Occhi marroni piccoli, naso incurvato e delle labbra sottili. Sorrideva ed sembrava che fosse veramente felice. Guardavo lei è poi anche Dylan, nei suoi occhi vedevo la felicità che notavo negli occhi di sua madre.

Siamo rimasti per tipo mezz'ora in chiesa e dopo il "SI" ci siamo spostati in un ristorante a mangiare e inoltre potevi anche ballare. Chi aveva già finito di mangiare era in pista a scatenarsi e a ridere. Io ero seduta vicino a Dylan e sua madre. La mia famiglia aveva un posto abbastanza importante nel tavolo vicino ai sposi. La madre di Dylan apprezzava tanto mia madre. Mi guardavo in giro e notavo che negli sguardi di tutti regnava il senso di allegria.  Mi sentivo a mio agio anche se non conoscevo nessuno tranne Dylan.

<<Ti va di ballare questo lento con me?>> Dylan mi allungava la mano.

Mi sono alzata appoggiando la mia mano sopra la sua mentre con l'altra tenevo il vestito.  Siamo andati in pista. Lui mi ha afferrata per la vita mentre io ho appoggiato le mie mani sopra le sue spalle incrociando le mie dita dietro al suo collo. Mi sentivo leggera quando ballavo come se stessi volteggiando in aria. Guardavo gli occhi di Dylan e mi sembrava come se gli occhi di mio padre me stessero cullando togliendomi il peso accumulato in tutto questo tempo.

Si Avvicina....                                        &quot;&quot;La Prescelta&quot;&quot;On viuen les histories. Descobreix ara