L'Allieva e... come due ladri

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Sono le 19:05 ho finito tutte le altre relazioni affidatemi dalla Wally, posso tornare a casa. Non so cosa farà Claudio, forse è già andato via... mentre penso a questo, vedo che mi sta aspettando vicino alla porta del suo ufficio.
Tentenno.
Mi avvicino a lui con tutte le intenzioni di chiedergli scusa, ho esagerato.
Potevo e dovevo trattenermi dal dire quelle cose.
"Ciao." dico semplicemente.
"Ciao." risponde "Vieni, entra."
"Perché?" chiedo curiosa.
"Vorrei parlare qualche minuto con te."
Entro lentamente dentro, una volta entrati, lui chiude la porta a chiave dietro di sé.
"Claudio?" chiedo interrogativa.
"Mi dispiace, per tutto quanto. Sono uno stronzo. E' la prima volta per me. Ambra... lei, sai, anche lei chiedeva quello che mi stai chiedendo tu e io..." scuote la testa passandosi una mano tra i capelli "...non me la sono sentita." tace per qualche istante "Con te è diverso, lo sento, ma la paura è la stessa. Ho paura di non essere ciò che ti aspetti, di non essere chi meriti di avere al tuo fianco. Ho paura di non bastarti."
Mi avvicino a lui "Ti ho confidato le mie paure su di noi, perché non l'hai fatto anche tu?"
"Perché vorrei essere sempre forte e sicuro di me e mostrarmi così fragile mi spaventa."
"E' normale avere paura, ma stando insieme la paura passa." dico accarezzandogli la guancia "Io ti amo e ti accetto con le tue paure e la tua fragilità. So che sei molto più fragile di quello che vuoi far credere. Ti prego, permettimi di starti vicino. Sempre." dico alludendo a ciò di cui abbiamo discusso per tutto il giorno.
Posa la sua fronte contro la mia respirando profondamente "Posso provare... ma non ti prometto niente."
Accenno un piccolo sorriso "Un passo alla volta."
"Un passo alla volta." ripete a fior di labbra.
Ci baciamo lentamente, il tempo sembra fermarsi attorno a noi. Ci siamo solo noi. Siamo nel suo ufficio a fare l'amore, di nascosto come due ladri...

"Non so se mi piace questo tuo alternare il bel tempo alla tempesta." commento mentre stiamo tornando da me.
"Ormai hai accettato. Pacchetto completo. Devi accettare tutto al 100%." dice con un sorrisino sulle labbra.
"Anche questo è vero." sospiro "Cosa hai da fare questo venerdì?"
"Stare con te." sorrido "Perché?"
"Ti andrebbe una cena... dai miei?" propongo pentendomene subito dopo.
"Che?!" esclama strabuzzando gli occhi e guardandomi per un lunghissimo istante in viso per poi guardare di nuovo verso la strada altamente trafficata.
Ci fermiamo a causa di un semaforo e lui ne approfitta per guardarmi di nuovo in viso "Forse ho capito male: tu mi hai appena proposto di andare a cena dai tuoi?"
"In via del tutto informale." preciso.
"Alice... oddio, non lo so. Oggi non abbiamo fatto altro che discutere del fatto che voglio fare piccoli lenti passi e adesso mi proponi la cena dai tuoi?"
Qualcuno suona un clacson.
"Sì, forse hai ragione. Scusa."
"A quanti scusa siamo arrivati solo in questa giornata, Allevi?" chiede CC "Se ogni 'scusa' valesse un centesimo, a quest'ora sarei ricco!" mi prende in giro.
"Ah ah, sempre simpatico."
"Ecco perché sono così affascinante!" esclama con aria strafottente.
Mi protendo verso di lui baciandolo lentamente, bacio che ricambia subito, l'incanto si rompe quando tre clacson suonano contemporaneamente dietro di noi e poi si sente un tipo gridare "DAJE!!!"
Claudio si stacca da me urlando "HO CAPITO!" ingrana quindi la prima marcia e riparte, "Come rovinare un bel momento." commenta dopo qualche secondo.
Sorrido, non avevo mai visto Claudio in queste vesti!

"Dormi?" chiede Claudio quando ormai siamo a letto con le luci spente.
Apro gli occhi "No, dimmi."
Si volta verso di me e mi accarezza un braccio, non dice niente.
"Tutto bene?" gli chiedo guardandolo in volto così da notare se ha qualche problema.
"Sì." risponde semplicemente.
"Okay."
Restiamo semplicemente in silenzio, guardandoci negli occhi.
"Se vuoi possiamo andare dai tuoi a prendere un caffè."
Sorrido piano "Bene, sì."
Mi sorride "Sei bellissima quando sorridi. Di meno quando piangi o sei arrabbiata." mi posa un bacio sulla fronte per poi tirarmi a sé "Ti prego, sii paziente con me. Dobbiamo fare le cose con calma. Un po' alla volta, tutto insieme mi fa paura."
"Va bene, purché restiamo insieme." dico io
"Promesso, Allevi. Ora baciami." dice con finto tono imperativo.
Ci scambiamo un sorriso, un bacio e poi abbracciati ci abbandoniamo al sonno.

L'Allieva... 2Where stories live. Discover now