Chapter 17

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<Altheaa!> urlò mia madre
<mamma, ancora 10 minuti!>
<devi andare a scuolaa!>
<che vita ..- iniziai
<Althea! Alzati!> sbraitò di nuovo
-.. di merda> finii

<ciao ragazzi!> dissi, appena arrivata a scuola, insieme a Bill
Notai subito la presenza di Alexa Cruise, che in quel momento stava mangiando la faccia di Stan. C'era anche Beatrice Norelin che salutai subito
<Bea! Passate bene le vacanze?>
<si, molto, sono anche andata a trovare i miei parenti in Italia, tu?>
<abbastanza bene, dai.. È bella l'italia? Io fino a tre giorni fa ero a Londra>
<oh, si, molto bella e si mangia benissimo.. Londra invece?>
<stupenda> dissi
<eh si, so-soprattutto se p-p-passi tutto il t-tempo a slinguazzarti con un gentleman lo-londinese> disse ridendo Bill
<sfotti, sfotti.. questa me la lego al dito Willy... e poi te la lego al collo!> lo ripresi facendo finta di legarmi un filo al dito
<penso che dovremmo entrare ragazzi> disse Ben indicando la scuola da dove usciva lo stridulo rumore della campanella
<già, anche secondo me > gli disse Beverly

Inutile dire che in quella mattinata non si fece niente, alle 11:00 ci fecero uscire e dopo andammo a mangiare in una pizzeria li vicino, per inaugurare l'inizio di quella tortura, anche chiamata SCUOLA che per me stava per
Stupida
Cazzata
Utile
cOme
La
mAmma di Eddie.

Concorderete tutti con me che questa è la giusta definizione, la inventai insieme a Richie.. infatti si spiega la A .

<io vado ragazzi, ci vediamo domani!> dissi alzandomi
<vengo anch'io> si alzò Bill, salutò con un bacio a stampo la sua rossa e poi mi raggiunse fuori dalla porta

<a te piace, non è vero?>
<no>
<sai,non credo, altrimenti mi avresti chiesto chi.. anche adesso ci stai pensando>
<no, lui sta bene con Emily>
<e tu? Tu Althea come stai invece?>
<sto.. bene, si, molto bene>
<quando menti ti arricci una ciocca di capelli sul indice sinistro>
<ma non è vero..>
<lo stai facendo anche adesso!> disse facendomi notare quel gesto che nemmeno mi accorgevo di compiere
<io, davvero, sto bene> dissi mettendo le mani nelle tasche della giacca di jeans che indossavo
<non ci credo molto, ma ok>

<bhe ci vediamo domani Big B>
<a domani Baby A>
Entrai in casa catapultandomi in camera mia e mi buttai sul letto, chiusi gli occhi, la mia mente vagava ovunque e poi mi addormentai, sognando ragazzi con gli occhiali rossi e camicie hawaiane, ragazzi castani con l'accento londinese e ragazze lagnose che, solo loro, avevano dei problemi nella vita.

Mi svegliai più tardi, per colpa di uno sparo, nelle vicinanze di casa mia, mi affacciai alla finestra e notai che nel campo dietro casa c'era un ragazzo con una pistola, che mirava a dei barattoli poco distanti.
<Hey, tesoro, ti sei svegliata!>
<si..> dissi con la voce un po' impastata
<ti è arrivata una lettera> disse lei indicando il tavolino, presi la lettera fra le mani, era di Londra, mi era già venuta una mezza idea su chi potesse averla spedita
"Cara Althea,
Com'è stato il ritorno a Derry? Spero tutto molto piacevole, forse per le vacanze di Natale verrò lì insieme a Nico, ci sarà anche Jackie ovviamente, comunque, un po' mi manchi, mi manca soprattutto il tuo sorriso, mi illuminava le giornate, a me non serviva il sole, eri tu il mio. Non vedo l'ora che arrivino le vacanze
Un bacio
Noah" sorrisi pensando a tutta la gioia che mi aveva donato quel ragazzo in poco tempo, la prima settimana era abbastanza scontroso con me ma, piano piano, si è aperto e siamo diventati amici, poi, alla fine ci siamo baciati.. avrebbe potuto esserci qualcosa fra di noi?
No, molto probabilmente no, io sono qua e lui è a Londra.
E se lui venisse qua o tu andassi la?
Beh, in quel caso forse si, ma la vita non è solo rose, fiori e arcobaleni, sicuramente avremmo molte complicazioni.
Mio dio quanto sei tragica
Si coscienza, pensare sempre al lato positivo di tutto porta sempre delusioni, questa è la vita, non un film, non una serie tv, ma la realtà.
Non ti farebbe male pensare positivo però!
Santa pazienza.. adesso ti chiamo ... Julie, si, ti piace Julie?
Ehy, io sono te, di conseguenza, mi piace tutto ciò che piace a te
Già, giusto.. penso di star diventando pazza, adesso ho dato pure un nome alla mia coscienza
Così mi potrei offendere!
E stavo decisamente diventando pazza, vedevo pure una mini me che mi parlava, questo fa molto serie tv, in cui lei deve risolvere problemi per il bene dell'umanità e quindi gli appare la sua coscienza, in due forme diverse,una positiva e l'altra negativa, ma i miei problemi non derivavano sicuramente dall'umanità.

<Althea! C'è Bill!> urlò mia mamma dal piano di sotto
<fallo venire su!> le urlai io in risposta

<perché sei qua?> chiesi
<mi annoiavo, t-tu che fa-facevi?>
<stavo parlando con Ju... no, ehm stavo leggendo una lettera di Noah>
<ti ha s-s-scritto?>
<si, per dirmi che forse verrà per Natale>
<Fico.. m-ma a quel pu-punto quel c-coglione di Ri-Richie avrà capito c-che Emily no-non vale nu-nulla!>
<certo B-B-Bill.. si, si, ci credo, ovvio> affermai con ironia
<si, s-stronzetta, s-sfotti pure!> disse con una faccia offesa, annuendo
Andai ad abbracciarlo, avevo bisogno di contatto umano, di calore ed un abbraccio sembrava poter aggiustare tutto quello che si era rotto nella mia vita; lui mi strinse a se, sapeva bene che c'era qualcosa che non andava, però non disse niente.

<mi dici c-che c'è c-c-che non va?> .. scherzavo..
<tutto ok, tutto bene> gli feci l'ok con la mano e sul mio viso apparse un espressione di chi non crede minimamente a cosa ha appena detto
<smettila>
<di..?>
<di mentirmi> e lui la sapeva lunga sulle mie espressioni
< se ti dico che sto male la finirai?> chiesi
<no, ma sa-saprò che non m-mi stai me-mentendo.. va be, se a-a-andassimo a mangiarci u-una pi-pizza?>
<ehm.. certo, però devo farmi la doccia, fra ..- guardo l'orologio sul comodino vicino al letto che segnava le 7:00pm- 40 minuti mi faccio trovare fuori casa, ok?>
<ok, bene, ci-ci vediamo d-dopo Baby A>
<a dopo Big B> Bill uscì dalla camera, io aprii l'armadio prendendo un paio di jeans larghi, a vita alta azzurri ed una maglia nera larga che avrei infilato nei pantaloni, delle Vans nere, la biancheria ed andai in bagno chiudendomi la porta alle spalle per poi accendere l'acqua della vasca.

Dopo la doccia mi vestii e mi asciugai i capelli, misi dell'eye-liner, un po' di mascara e del lucida labbra rosato poi scesi.
Prima che notasse la mia presenza lo squadrai, lui vestiva con dei pantaloni verde militare, una maglia nera e all star nere.

<sei pu-pure in orario, s-si, si, tu s-stai veramente mo-molto male> disse lui fingendo di sentirmi la febbre con la mano
<andiamo stupido!>

A volte la gente mi considera una troia, perché ho solo amici maschi, girano brutte voci su di me, come su di Beverly, dicono tutti che io mi sia fatta tutto il losers club, ma non era vero, io li consideravo, la maggior parte, come dei fratelli, un sentimento che è cambiato nei confronti di due
Stan e Richie... si, lo sanno pure i muri..
Julie! Shhh!
Shhh a chi?!
A te! Fammi continuare il mio monologo
Andrà a finire come in Amleto: essere o non essere (innamorate di Richie Tozier) questo è il dilemma!

<a c-che pensi?> mi chiese guardando la via deserta davanti a noi
<a Shakespeare> risposi ridendo leggermente poi continuai <dove andiamo?>
<vedrai.. siamo quasi arrivati>

Heyyyy belle personcinee
come vaaa? Anche voi avete drammi di cuore come Althea?
Io no, sono felicemente sposata con troppe persone e nessuna di queste sa che esisto ma ok😂
Come sempre spero che questo capitolo vi sia piaciuto

~au~

Just A Dream~Richie Tozier Where stories live. Discover now