Una scuola veramente grande.

37 6 9
                                    

Mi portò in giro per tutta la scuola senza dire una parola per circa 15 minuti.Non abbassava mai la testa per vedermi, essendo lei 10 cm più alta di me. Guardava dritto. Aveva un sorriso strano stampato in volto.

Avevo un pò paura. Ma non avevo il coraggio di staccarmi dalla sua mano per andarmene nella mia classe.

Girammo più e più volte gli stessi corridoi della scuola. Ma perchè?

Decisi di parlare.

"S-scusami M-max... ma così... arr-arriverò in ritardo per...per la mia le-lezione.."
Ero terrotizzata, nei corridoi non c'era nessuno, e se avesse voluto ammazzarmi?
Ma la vera domanda è: perchè ho così tanta paura di un ragazza? Ho picchiato ragazzi ben più muscolosi e grandi di lei. E poi io non sono per niente una ragazza timida,ma c'era qualcosa in lei che mi costringeva a tenere la testa bassa..

Ad un certo punto ci fermammo.
Come se la mia voce l'avesse fatta ritornare come quando ci siamo scontrate.

Lei si girò verso di me, con la mano ancora dietro di me, nell'incavo sopra il fondo schiena.

Sorrise.
"Scusami Alyssa, anche io sono quì da poco, a dire il vero sono quì da oggi"
Scoppiò a ridere e tolse la mano dalla mia schiena per portarsela alla testa grattandola nervosamente.
Continuò a ridere, era una risata bellissima, piena di allegria, rideva ad alta voce, con gli occhi chiusi, senza un motivo ben preciso.

Normalmente mi sarei incazzata molto, perchè mi aveva fatto perdere 20 minuti di lezione.
Ma in quel momento non mi importava affatto.
E cominciai anche io a ridere con lei.

"Ehi! E voi che ci fate qui?!"
Ci girammo di scatto per vedere chi ci fece passare la voglia di ridere.

"Dovreste essere a lezione!!"
"Ci scusi signor preside.."
Disse la mia pseudo amica
"Non sappiamo dove si trovano le nostre aule..."
Continuò lei

"I vostri nomi e cognomi prego"
"Max Adams"
Disse
"Alyssa Parker"
Risposi io.

"Adams.....
.....Parker...."
Cominciò a sfogliare una pila di fogli che precedentemente teneva sotto il braccia destro.
"Adams, Corso d'arte: appena sali le scale, a destra, infondo al primo corridoio."
"La signorina Parker invece la accompagno volentieri io."

Non ebbi il tempo di salutare Max che lei era gia sulle scale e il preside mi stava 'trascinando' verso la mia aula.

È una scuola veramente enorme questa, camminando al fianco del preside Williams ho visto altri corridoi, che prima non avevo visto con Max. Potrei perdermi anche subito se il preside non mi tenesse stretta per il braccio.

Arrivammo in un corridoio pieno di aule, beh, come tutti i corridoi d'altronde.

"Questa è la sua aula signorina Parker"
Mi disse indifferente il preside.
Mi lasciò di fronte alla 3°porta appena svoltato il corridoio. Giuro che domani avrò scordato anche dove si trova l'entrata.

Bussai ed entrai, senza rancore.

Fuck, I'm different.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora