Capitolo 54

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"Questo ti piace?" aspetto paziente alzando il sacchetto di caramelle più grande che ho trovato nel negozio. Lei continua ad avere gli occhi lucidi e non si decide ad aprire bocca.

So che mi sta pregando di portarla da Cameron e so anche che non riuscirò a calmarla in poco tempo, ma non posso. La mia voglia di correre in ospedale e buttare tutto all'aria è tanta quanto la sua ma portare la piccola da lui non distruggerebbe solo lei ma anche lui.

Riapre il quaderno indicando ripetutamente l'omino stilizzato che dovrebbe rappresentare Cameron e io non posso far altro che buttare la testa indietro sbuffando e cercando di non imprecare con la piccola davanti.

Decido quindi di prometterle che domani saremmo andate da lui sperando nel profondo che stia bene. Non sono ancora crollata e forse lo faccio anche per Carmen oltre ai miei scarsi risultati di distrarmi.. ma cazzo come faccio a distrarmi se il mio ragazzo è in una stupida sala d'aspetto che gioca testa o croce con la morte?

Dopo varie preghiere da parte mia decidiamo di andare in un Hotel. Non ho voglia di tornare a casa ed incontrare qualcuno a cui devo delle spiegazioni.

***

"Su Carmen vieni" dico battendo una mano di fianco a me sul letto.     Dopo averle fatto la doccia le ho dato una mia felpa larga, sorrido quando vedo che le arriva fino alle caviglie.

Fa come ho detto e si sdraia accanto a me appoggiando la testa sul mio braccio.

Dopo che finalmente sono riuscita a farla dormire do libero sfogo a quello che mi sono tenuta dentro per tutto il giorno. Lacrime copiose rigano il mio viso fino a finire sulla mia maglietta grigia su cui lasciano il segno. Per la prima volta nella mia vita congiungo le mani tra loro uscendo dal balcone e guardo in alto.

"Ti prego, se c'è davvero qualcuno lassù che mi ascolta, fa che Cameron stia bene. Ho bisogno di lui come se fosse aria. Ormai ne sono dipendente più di qualsiasi altra cosa. Mi hai tolto una delle persone più importanti della mia vita, Alex. Non togliermi anche lui" ormai sembro una fontana ma questo è l'ultimo problema della lista.

Non faccio altro che piangere per tutto il giorno, ed ho paura che questo diventi routine.

Stringo forte la presa sul davanzale mentre nemmeno provo a reprimere tutto ciò che i miei occhi fanno uscire.

"Al mio ritorno pensavo a qualcosa di più accogliente ma non mi lamento" mi giro di scatto strozzandomi con la mia stessa saliva appena la visione sfocata di un ragazzo in carrozzina mi appare davanti

"Cazzo" mi sbatto ripetutamente la mano sulla testa provando a togliere quella visione da davanti a me

"Non mi aspettavo neanche una reazione del genere. Stai bene?"

"Smettila" mi prendo la testa tra le mani cercando di togliere quella cazzo di visione che mi fa stare ancora peggio

"Skyler-"

"Ti prego" singhiozzo mentre mi butto a terra con la testa bassa "Basta" mormoro stringendo i capelli

"Non sei reale" mi ripeto mentre cerco di rimettermi in piedi "Non lo sei"

"Come-"

Prendo il primo oggetto che mi capita a mano e glielo tiro addosso. Lo vedo muovere velocemente le ruote della carrozzina a destra e schivare il vaso per un soffio

"Smettila cazzo sono io, Skyler" urla ed io sento la gola secca "Se tu ti fermassi e mi ascoltassi un attimo eviteremmo tutta questa drammaticità" sospira "E forse anche se avessi risposto al telefono"

Lo guardo riluttante prima di annuire ed avvicinarmi lentamente. Alex o forse la mia immaginazione, ormai non so più cosa sia vero e cosa no, alza gli occhi al cielo e mi tira dalla mano avvicinandomi

BAD GIRL || Cameron DallasTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon