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Il risveglio la mattina dopo fu faticoso, Megan non aveva la minima voglia di andare a scuola e rincontrare quell'odioso ragazzo che sedeva persino sul suo banco. 

Pensò di fingersi malata ma poco dopo si ricordò che con tutte le assenza che aveva fatto, una in più avrebbe potuto causare la sua bocciatura quindi si alzò controvoglia e, dopo essersi preparata, andò a scuola. 

Cinque minuti dopo era arrivata, mancava ancora un minuto al suono della campanella e William stava venendo verso di lei, accidenti. 

Si girò andò verso i suoi compagni di classe più che altro per nascondersi tra di loro. Si ritrovò coinvolta in una discussone sul pattinaggio artistico ma poco dopo suonò la campanella e corse in classe. Sistemò i libri sul banco e aspettò l'arrivo della prof, William arrivò poco prima della prof ma Megan lo ignorò e ascoltò la lezione. 

I tentativi di William di riuscire a parlare con Megan continuarono per tutto il giorno, provò a parlarle ma lei non ascoltava, le faceva dei gesti ma lei non guardava, le scriveva bigliettini che lei non leggeva e le inviava messaggi che lei ignorava.

Solo alla fine della sua giornata riuscì ad attirare la sua attenzione. L'ultima campanella era suonata e tutti erano usciti, Megan si avviò verso casa, William la seguì e quando furono a un adeguata distanza dalla scuola parlò.

-Hey Megan, so che mi vuoi ignorare ma se rivuoi la tua fantastica penna mi dovrai ascoltare- le disse mentre sventolava la penna viola di Megan.

Lei lo guardò male e disse -bravo, hai fatto la rima, ora ridammi la mia penna e vattene- 

-Eh no,- rispose lui. -Prima mi ascolti e poi ti ridò la penna- 

-Ma si può sapere cosa vuoi,- sbraitò Megan. -Vieni qui dal nulla, ti metti sul mio banco, mi inviti a uscire, mi dici un mucchio di bugie e pretendi che io ci creda!- 

-è proprio qui che ti sbagli,- rispose tranquillo William con un sorriso stampato sul volto. -Io non ti direi mai bugie,- mise la mano in tasca e ne tirò fuori un ciondolo di un gufo diviso a metà. -Lo riconosci?- le chiese. 

Megan portò automaticamente la mano al collo, certo che lo riconosceva, era il ciondolo che le avevano regalato i suoi genitori quand'era piccola e da allora non l'aveva più tolto, era un portafortuna ma non aveva mai capito perché era diviso a metà. -E tu come fai ad averlo?- gli chiese Megan

-Me l'ha dato mia madre,- rispose lui. -Ha dato metà a me e metà alla mia gemella.- 

Megan si girò e se ne andò, William la lasciò fare.

 
Arrivò a casa di corsa, non era pronta a credere a quello che William le aveva detto, prima doveva chiedere ai genitori se davvero era stata adottata. I suoi, però, sarebbero arrivati dopo qualche ora quindi andò in camera sua ad aspettare. 

Aveva senso, i suoi genitori non le avevano mai raccontato della sua nascita e quel ciondolo era un gufo, il simbolo di Atena. 

Non sapeva perché tutto a tratto si fidava di quel ragazzo, forse perché aveva insistito così tanto per parlarle, sarebbe stato a dir poco eccessivo per uno scherzo.

 
Qualche ora dopo suonò il campanello, Megan andò ad aprire e si sedette sul divano, come si aspettava dopo poco anche i suoi genitori si sedettero sulle poltrone ai lati del divano. 

Megan prese un respiro e disse -ditemi la verità, sono stata adottata?- 

I suoi genitori la guardarono sorpresi poi si guardarono tra loro, poi sua madre disse -si Meg, scusa se non te l'abbiamo mai detto prima ma non eravamo pronti, sai...quel ciondolo ce l'ha dato tuo padre, quando è venuto da noi era un pomeriggio, suonò il campanello, noi andammo ad aprigli la porta e ci disse "so che volete adottare una bambina, questa è mia figlia, io non posso tenerla ma sarei felice se voi ve ne prendeste cura", noi accettammo senza pensarci due volte lui ci chiese solo di darti quel ciondolo, in braccio aveva anche un altro bambino, quando gli chiedemmo chi fosse rispose che era tuo fratello, gemello, non volle dirci altro a parte che sarebbe tornato.- 

Megan lasciò che il silenzio cadesse tra di loro prima di alzarsi e andare ad abbracciare i suoi genitori.

I figli di AtenaWhere stories live. Discover now