Piccola ragazza asiatica di Londra, sei matta come i fiori quando muoiono. Prenditi un momento nella metro
per controllarti il mascara
sfocato.Faccio fatica a distinguerti pure io,
sembri quel tipo che pubblica le frasi in francese.
Non lo capisco io, il francese.Ho pensato ai tuoi occhi grandi durante il giro panoramico,
ai tuoi capelli durante un giro di vodka slava.A casa mia sembra ci sia la guerra, tanto la vedo sfocata.
Sono miope, mi serve un sasso
da lanciare in faccia alla domenica.Non ci credo che domani è lunedì e
me ne devo andare. Ritornare
ai cieli di guerra e alle crepe sulle mani secche.
Torno dove non c'è il caffè lungo e torbido
ma tanto marmo sporco e rumori di clacson
e soffioni che volano via
subito.E che schifo scrivere di me, pure a Londra.
Dai lasciami in un bicchiere;
lasciameli lì, quegli occhi che ti ho donato,
sopra l'arcobaleno della metropolitana.
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solo musica classica nel cuore delle tasche
Poetryno sense, o forse no. (Raccolta, 2018.2019)