Ecco cosa sono una merda, un autolesionista del cazzo
Sono solo un autolesionista una delle tante.
Mi asciugo le lacrime ed esco dal bagno a testa bassa come se mi vergognarsi di me stessa, ed è cosi.
"Elise......Beh.....h-hai lasciato la porta aperta e......Sono entrato" ma che ca...... Chi c'è in casa mia
Alzo lo sguardo e chi poteva essere se non lui: alto come un palo, capelli alla cavolo di cane e occhi da sesso
Michele.
"Pensavo che potremmo essere amici beh se......Ma che cazzo" dice
vedo il suo sguardo che salta dai miei occhi al mio polso destroDopo vari secondi che sembrano anni mi affera per il braccio delicatamente e mi rimporta in bagno.
Continua a non dire nulla mi prende in braccio e mi appoggia al mobiletto del lavandino.
Mi guarda dritto negli occhi e intanto i suoi smeraldi sono sempre più lucidi
Accenna un "perché" quasi neutro che ammalapena ho sentito e dubito di essermelo immaginato, poi mi volta le spalle e inizia a cercare non so cosa tra i vari mobiletti con robe come assorbenti, profumi, deodoranti, sanitari..... insomma le cose che abitualmente sono in bagno
"Scusa" dico a bassa voce anche se non devo scusarmi, non con lui, non gli ho fatto niente
Lui continua a non rispondere e dopo un po' si gira con in mano un dischetto di cotone bagnato e credo sia acqua ossigenata
Si avvicina a me e inizia a tamponare sui tagli prestando attenzione a non farmi troppo male e qualche volta si ferma per guardarmi nei occhi
Ma dopo un po' non resisto alzo lo sguardo e inizio a fissare il vuoto, i suoi occhi mi danno troppa pressione, il suo modo di guardarmi mi da troppa pressione
Mi mordo il labbro per il bruciore causato dall'acqua ossigenata, lo nota e nonostante stia già facendo piano con massima attenzione per non farmi male continua a tamponare ancora più delicatamente
Perché non se ne va come fanno tutti?
Perché cerca di aiutare un caso perso come me?
I miei pensieri vanno in fumo quando sento qualcosa di baganto sul mio polso, sono sicura che non sia disinfettante abbasso lo sguardo e vedo una lacrima sul mio polso "scusa" sento pronunciare da Michele che subito dopo si pulisce le lacrime con la manica della felpa.
Lo vedo rigirarsi per cercare ancora non so che cosa
Non lo voglio fissare troppo perché l'ultima cosa che vorrei è un contatto visivo
Si gira e ha delle bende in mano.
Fascia tutto con cautela
"fatto" dice con un mezzo sorriso sicuramente falso
"Torno subito tu resta qui" annusico e subito dopo lui esce dalla stanza
Esco anch'io ma non lo seguo vado in camera e mi siedo al Pianoforte e mi metto a suonare note a caso non so per quale motivo mai rilassa suonare.
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Shiver || Michele Bravi
FanfictionElise, 19 anni, 5º superiore Una ragazza Francese con origini italiane scontrosa, stronza ma col bisogno di qualcuno che l'aiuti che la capisca e che la strappi via da tutto il male che ha attorno. Un passato duro le fa odiare la sua esistenza, po...