37 - Non divertirti troppo, senza di me

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Accosto, in una piazzola dedicata alle soste d'emergenza. E lo è questa, un'emergenza.

Prendo fiato.

«Forse non ho capito bene... dov'è la conferenza?»

Lei ride. Io deglutisco il nulla, saliva che pensavo di avere ma che s'è dileguata all'interno della bocca.

«Hai capito, invece. E bene. Ma te lo ripeto lo stesso: è a Taranto!»

Allora è vero! Dio...

Ancora non riesco a dire nulla, però.

«Ci credi? Potrai incontrarlo, Gali! Hai la scusa perfetta: lui che viene a sentirti parlare e rimane molto colpito, poi andate a pranzo insieme, vi conoscete meglio, una chiacchiera e poi un'altra, da cosa nasce cosa, dai vieni da me, ops mi sono versato il vino sui pantaloni, aspetta che ti aiuto...»

L'ultima frase mi accende un rogo che si propaga dal basso. Basso ventre, una spanna e mezza sotto l'ombelico...

Avvampo d'imbarazzo, gioia, desiderio, impazienza. Tutte insieme, in un colpo da headshot.

Cerco di recuperare un minimo di contegno. Provo a sembrare il più distaccata possibile.

«Quando hai detto che è?»
«Non l'ho detto, comunque è mercoledì. Ma tu non ci vuoi andare, quindi dovrò avvisare Tancredi di trovare qualcun altro...»
«Calma, non prendiamo decisioni affrettate...»

Silenzio.
Come la quiete prima della tempesta. Una tempesta di risate.

«Ti mando i dettagli più tardi, controlla la posta»
«Ok, lo farò. E... grazie, Lorè!»
«Ma de che... Lo sai che farei di tutto per le trionphe de l'amour»

Somewhere only we know riprende. E io riprendo anche a respirare.

Mercoledì lo vedrò...
Lui.
Croce e delizia del mio sognare.

Metto la freccia e prendo velocità.
Scorro in avanti la playlist, Somewhere only we know è troppo malinconica. Ci vuole qualcos'altro.
Qualcosa che vorrei dedicargli.
Qualcosa da dire a Lui, presenza costante tra i miei pensieri.
Qualcosa per fargli capire che, dall'altro lato di questa nostra frattura, io ci sono.
Qualcosa per dirgli che lo aspetto. E che lo aspetterò.

La trovo, la canzone perfetta per questo momento, sette click più avanti sullo stereo.

Diglielo tu, Lenny. Digli che mercoledì rimarrò ad aspettare, cercando tra i volti degli sconosciuti il suo. Digli quanto forte è il desiderio che ho di lui, che tutto il mondo diverrà solo il contorno del suo profilo, che tutto si farà sfocato e rimarranno soltanto i suoi occhi, persi nei miei.

* * *

Rientro in casa nel tardo pomeriggio. Ho vagato senza meta, nomade su distese d'asfalto. Ho visto paesini di provincia che non conoscevo, senza mai smettere di cavalcare l'acciaio della mia Audi.

La strada aveva un sapore diverso, oggi. Sapeva di vita, di libertà.
Non mangio da ieri. E la cosa strana è che non ne sento la necessità. Mi nutro di aria e pensieri. Mi nutro di luce come una pianta. Mi basta la pioggia per dissetarmi.

Casa non è mai stata più piena di così.

Sono sola ma, con l'enorme carico di emozioni che mi porto dentro, riempio ogni suo più piccolo spazio. Ogni angolo, ogni anfratto, ogni pertugio è pieno di me.

Lui sarà ancora via, suppongo. Ha detto che sarebbe rientrato tardi, perciò non mi aspetto di trovarlo.

Chissà in che impegno di famiglia sarà rimasto coinvolto. Spero non qualcosa di brutto. Non sopporterei di vedere quel suo splendido sorriso spezzato in due dal dolore.

Mi ucciderebbe. Più della morte stessa.

Ho un sacco di cose nuove in testa, d'informazioni che vorrei condividere con lui. Dovrò aspettarlo.

Non mi lascio intristire dalla cosa. Alla fine gliel'ho fatto cantare dalla splendida voce soul di Lenny Kravitz che l'avrei aspettato.

Mi piazzo sul divano, di fronte alla frattura. Lo aspetterò qui.

Hai detto che penserai a me tutto il tempo. Io lo faccio già, da molto prima di te. Mercoledì non è lontano. Sono solo tre giorni che ci separano.

Passeranno in fretta, vedrai!

Ripenso al suo impegno, alla sua vita che si svolge lontana dalla mia, aldilà di questo muro.
Sembra così vicina, eppure è così lontana...

Che starai facendo ora? Un impegno di famiglia non significa nulla. Potrebbe essere una festa, per esempio. Un compleanno? Un battesimo? Un matrimonio?

L'ultima domanda è una nota stonata, la puntina che taglia il disco radialmente, graffiandolo.

Perché quella sensazione?

Ripenso all'ultimo matrimonio, uno dei pochi, a cui ho partecipato: Salvatore e Alessandra.

Gli occhi viaggiano soli, posandosi sulla vetrina al lato destro del salone. Spicca fra tutte le suppellettili presenti, la loro bomboniera: uno svuota tasche in cristallo. Ha la forma di un fazzoletto soffiato dal vento, con le punte ricurve sui lati. Molto fine, elegante, come tutto il ricevimento.

Mi divertii molto. Specie dopo le nove, quando gli anziani sloggiarono, lasciando il posto alla gioventù che fu finalmente libera di scatenarsi a dovere.

Conobbi un ragazzo carino, in quell'occasione. Un certo Federico Qualcosa...
Non è durata. Troppo infantile. Troppo con la testa al gioco. Troppo ad ali di gabbiano le sue sopracciglia...

Però...

Potrebbe accadere anche a lui. Magari sta accadendo proprio ora, in questo preciso momento. Sta ballando un lento con una sciacquetta qualunque, che l'ha adocchiato da lontano e non vede l'ora d'infilarsi sotto le lenzuola con lui...
Mi sento una stupida.

Ma che diritto ho di essere gelosa?

Nessuno.

Ok, farò la brava. Non sarò gelosa di te, per ora. Ma lascia uno spazio libero per me, se puoi. Mercoledì è più vicino di quanto sembri. Lascia quello spazio libero, perché sto arrivando da te a riempirlo con tutto ciò che ho dentro.

Il cellulare m'informa che ho ricevuto posta. Sarà l'email di Lorena. La apro.

Infatti...

Leggo sommariamente. M'interessa una cosa nello specifico, il luogo della conferenza.

Hotel Mercure.

Lo cerco su Google.
Sembra un bel posto. È un quattro stelle.

Magari, se la cosa si protrae, potrei approfittarne per qualche giorno...

Non è tardi, ma ho sonno. Forse saranno stati i chilometri al volante su e giù per le strade provinciali, a stancarmi.

Gli lascio un messaggio, per quando tornerà. Sono certa che il suo primo pensiero sarà venire a leggerlo. Vorrei aspettarlo in piedi, ma sento che non ci riuscirei. E non mi sento ancora pronta a lasciarmi guardare da lui, mentre dormo sul divano.

Spero non sia successo nulla di grave. Anche io ho bisogno di vederti. Mercoledì sarò a Taranto, hotel Mercure, per un convegno sull'ambiente. Pare fatto apposta per noi... Per ora di pranzo sarò libera, consigliami un posto. Ti raggiungerò lì.
Abi
Ps Mai sentito parlare di tesseratto? Forse è la risposta che cerchiamo...

E se sei a una festa...

Non divertirti troppo, senza di me.

La Frattura [Completa - In perpetua revisione]Where stories live. Discover now