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I singhiozzi riempivano la stanza buia e silenziosa.

Quei singhiozzi erano di Jack. Jack Dylan Grazer.
Per l'ennesima volta, i sui avevano avuto una brutta litigata.

Ma non era finita li.

Dopo essersi fatto una bella litigata, suo padre decise di sfogarsi su di lui, come il suo solito.

Ormai lui ci era abituato; ma fragile com'era, non sopportava il dolore.

Non poteva farcela.

Non più.

Da tempo non stava più bene. Aveva spesso le occhiaie e gli occhi neri. Vi lascio immaginare il perché.

Da tempo aveva pensato di scappare di casa. Ma non aveva mai avuto il coraggio.

Sapeva che se l'avessero trovato, il dolore fisico che gli procurava suo padre non era abbastanza per paragonarlo a quello che gli avrebbero fatto.

Decise di uscire. Non voleva restare li dentro, non almeno per i prossimi cinque minuti.

Così si vestì con cose che trovava nell'armadio, e uscì.

"Mamma, io esco" Disse, per poi uscire dalla porta d'ingresso.

Sua madre sapeva ciò che gli faceva suo padre. Provò anche lei a farlo smettere, ma era impossibile. Tutto ciò che poteva fare era stare zitta e far finta di niente.

Camminò per un po', pensando al suo piano d'evasione.

Ad un certo punto si scontrò con qualcosa, o meglio dire qualcuno.

"Ahia! Cazzo, guarda dove vai, il mio tele- Jack?"

Lui alzò il viso, riconoscendo quella voce.

"Finn?" Disse. "Finn- Finn wolfhard?" Disse con un sorriso.

"Jack, che ti è successo?" Disse dandogli una mano ad alzarsi. "Non ti ho mai visto così...Così..."

"Tranquillo, non mi offendi. Ci sono abituato."

"ODDIO! FINN E JACK INSIEME!" Sentirono urlare dall'altra parte della strada.

Era una fangirl, che scattò una foto a loro due con il cellulare.

"Non dinuovo, porca troia! Corri, Jack!" Disse Finn prendendo gli la mano e trascinandolo nel posto più nascosto di Los Angeles.

Jack si sedette in una cassa della frutta, mentre Finn rimaneva in piedi, facendo avanti ed indietro.

"Jack, che cosa ti è successo?"

"No, niente Finn, ho solamente fatto una rissa a scuola, niente di ché." Disse guardando il basso.

"Jack, è dinuovo la tua famiglia? Puoi dirlo a me. Nonostante non ci parliamo più, io tengo ancora a te. Sei stato il mio migliore amico!"

"Si, Finn. È dinuovo la mia famiglia e io non- i-io non cela faccio più" Disse cominciando a piangere.

Finn si mise davanti a lui, e gli asciugó le lacrime con le mani.

"Stai tranquillo. Ci sono io ora" Disse, rivolgendogli un sorriso sincero, dopo tanto tempo.

Quel sorriso che a Jack era mancato, fin troppo.

Jack, con un gesto spontaneo, abbracciò Finn, il quale ricambiò All'istante.

Jack cominciò a piangere nella spalla dell'amico, il quale gli accarezzava i capelli, mentre cercava di consolarlo con parole dolci, quelle che gli aveva detto raramente;

Raramente perché lui non è mai stato un ragazzo da baci ed abbracci, e non gli piaceva farsi vedere dolce in pubblico.

"M-Mi sei mancato, Finn" Disse tra i singhiozzi.

"Anche tu, Jackie."

Poi Jack si staccò, e guardò in basso.

Finn guardò le sue mani, per poi vedere che il polso era leggermente scoperto. Da lì si potevano vedere abbastanza bene dei tagli.

Jack notò che Finn gli stava guardando il polso, così prese la manica della felpa e la mise fino alle nocche.

"Jack, è quelli cosa sono?"

"Oh, no, niente di ché, Finn. Non preoccuparti."

Finn gli prese la mano e gli alzò la manica della felpa.
Ciò che vide gli fece venire le lacrime agli occhi.

"Jack..." Disse.

Jack lo guardò, cercando di trattenere le lacrime che continuavano a scendere.

Finn prese l'altra mano, e trovò lo stesso. Tutto ciò gli faceva venire voglia di piangere.

Anche se non si parlavano più, a Finn di Jack importava molto. Anzi, dire molto è poco.

"I-Io non..." cercò di dire Jack, ma venne interrotto dai suoi singhiozzi e le lacrime, che gli impedivano di parlare correttamente.

"Shhh" Disse Finn, affondando nei riccioli di Jack.

Quei riccioli ormai trascurati, che Jack a volte odiava.

Finn amava i suoi capelli. Che fossero dritti o ricci, li amava.

Ricordava com'erano i suoi capelli nella Live in cui disse 'Reddie è così fottutamente reale'.

Ricordò anche quella volta in cui disse 'Fack è reale', facendoci pure una canzoncina.

Se il fandom sa che sono insieme, in un vicolo dove probabilmente vengono degli spacciatori, sarebbe un inferno.

In parte non voleva che non lo sapesse nessuno;
Ma dall'altra, voleva che lo sapessero.

In fondo, a Finn era mancato terribilmente.

Gli erano mancate tutte le cagate che facevano insieme, e quando Jack all'improvviso, senza dire nulla, lo abbracciava e gli dava dei baci sulle guancie.

Probabilmente, non era così per Jack.

"Devi darmi una mano, Finn" Disse Jack guardandolo dritto negli occhi, staccandosi dall'abbraccio ed asciugandosi le lacrime.

"Non lo so, Jack. Ti ricordi quante cose hanno detto di noi due? Se solo ci vedessero di nuovo insieme ricomincerebbero. Non che ora non lo facciano, ovviamente."

Finn non voleva che lo prendessero di nuovo in giro, ma non voleva abbandonare Jack, il suo vecchio migliore amico.

"Per favore, sai come sono messo in famiglia, Finn."
Finn sospirò, per poi rispondere all'amico.

"Va bene, ma PER NIENTE AL MONDO devono vederci insieme, altrimenti si scatena l'inferno."

Secret Love||Fack ITA Where stories live. Discover now