Capitolo 1 - Stay with me.

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01/12, ore 02:10

Quella sera il mare era abbastanza agitato, la nave si muoveva da un lato e dall'altro e di conseguenza anche noi con lei. La festa era stata movimentata e io avevo bevuto un paio di cocktail, nulla di particolare, ma mi sentivo brilla ed ero molto felice. Lei era vestita di rosso e il suo vestitino non le piaceva, aveva detto, avrebbe preferito un vestito meno elegante, ma tutti gli animatori dovevano mostrare una certa eleganza quella sera. Ai piedi portava degli stivaletti neri totalmente in contrasto con ciò che era il vestito.

Il suo sorriso illuminava l'intero Sky Lounge, e il ponte e potrei dire l'intera nave, ma oggettivamente potrei star esagerando. Con quel sorriso esortava tutti ad entrare in pista, più degli altri animatori; in più sapeva ballare molto bene! 

Il suo sorriso, infatti, era stata la prima cosa che avevo notato di lei; mi aveva colpita così tanto che come una stupida ero andata a ballare insieme a lei, perché era il tipo di persona che ti trasmetteva allegria, vitalità, follia. Questa era stata la seconda cosa che mi aveva colpito di lei. La terza, invece, erano stati senza dubbio quei lucenti capelli rossi che si muovevano ovunque mentre si scatenava sulla pista da ballo e non c'era più nessuno in quel momento, per lei esisteva solo la musica, il ritmo.

Quella sera, come dicevo, brilla ero seduta con i ragazzi a un tavolino e stavamo per tornare nelle nostre rispettive camere. Lei, stanchissima, venne a salutarci, poi mi prese la mano e disse ai ragazzi "ve la riporto subito"; inutile descrivere l'emozione e l'imbarazzo e la gioia di quel preciso istante, quando lei mi disse:

"ci vediamo domani al ponte 16, alle 9 del mattino. Sii puntuale... Ho una sorpresa!"

Dalla felicità io non riuscivo a parlare, ma cercai di calmarmi e le dissi che purtroppo non potevo, perché l'indomani stesso saremmo dovuti scendere dalla nave e quella era l'ultima sera che l'avrei vista, che avrei dovuto dirle addio e che al solo pensiero deliravo.

"Lo so benissimo..." mi rispose; "non preoccuparti, ho pensato a tutto. Ho notato questa strana luce nei tuoi occhi, piccola... ho compreso la tua volontà di ricominciare da capo, di non voler mai più tornare alla tua vita prima di salire su questa nave, prima che ci conoscessimo, prima che tutto ciò accadesse. Ho compreso totalmente il tuo amore per il mare, il tuo amore per la vita; per una vita che non è quella che sei stata costretta a condurre lì, lontano, ma una vita che sia degna di te, del tuo coraggio, della tua forza."

A quelle parole scoppiai a piangere e le dissi che mi aveva capita del tutto, che era così bella e che ero così grata di aver incontrato una persona come lei nella mia vita. Lei mi abbracciava e col suo sorriso rendeva tutto ancora più bello, e vedevo la mia favola avverarmisi davanti agli occhi, e poi mi salutò, raccomandandosi di non fare tardi all'appuntamento.

Mi chiedeva solo che rimanesse un segreto esclusivamente tra me e lei, che non avrei dovuto farne parola con i ragazzi, né con gli adulti, né con nessun altro. Ma per potermi presentare all'appuntamento, avrei dovuto escogitare un piano. Non potevo confidarmi con nessuno, dunque mi sforzai di inventarmi qualcosa, senza risultati.

Quando tornai alla mia poltroncina, i ragazzi mi assalirono di domande e battutine "che ti ha detto?", "hey, Maf ha fatto colpo!", ma non sapevo davvero cosa rispondergli.

"Nulla, voleva soltanto salutarmi visto che domani scendiamo" gli risposi; inutile dire che non mi credettero.

Deck 6 (where everything began)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora