Capitolo 14: Dens (✅)

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Voleva poter correre di nuovo come un lupo, auspicava davvero di riuscire a vedere un'altra volta le sue zampe grigie e tendenti al nero. In più, la sua stazza sarebbe aumentata grazie al sangue di Alpha che le scorreva nelle vene e che finalmente poteva mostrare a tutti, una volta avvenuta la mutazione ovviamente. Alzò la testa verso il cielo azzurro e prese un lungo respiro. «Mi dispiace per come mi sono comportata con te. Mi sto ancora abituando a vivere qui, però credimi, tu mi stai davvero tanto simpatica, e anzi, spero diventeremo amiche. So che è passato un po', ma volevo chiederti come stai dopo essere stata attaccata da quegli ibridi» disse seria, mentre l'altra la guardava e faceva spallucce. Katherine si era resa conto solo in quel momento che aveva ancora dei segni sulle braccia e sulle gambe. Come poteva essere possibile? Un lupo avrebbe dovuto guarire subito. «Tutto bene. Però essere un'umana in mezzo a tutto questi lupi non è affatto semplice» rivelò, mentre riportava lo sguardo davanti a sé.

Ora si spiegava perché avesse ancora dei segni. Non aveva mai pensato che Sebastian potesse avere degli umani nel suo branco, visto che era composto da tutti i lupi che prima erano fedeli a Joseph, il padre. «Pensavo che gli umani venissero trasformati» affermò abbastanza confusa, pensando che in un branco era strano che ci fosse anche solo un non lupo. «Adam voleva farlo, ma io no. Per quanto bello possa essere trasformarsi in un lupo, io voglio rimanere umana. Voglio essere me stessa. Odio essere obbligata a fare qualcosa per persone che non riusciranno mai a capirmi fino in fondo» spiegò, mentre univa le mani e sbuffava. In un certo senso la lupa la capiva.

Poteva ritenersi anche lei umana e sapeva quanto fosse difficile essere se stessa, dal momento che non poteva esserlo. Per lei normalità significava mutare la propria forma e correre come un fulmine nella foresta, spezzando piccoli rami e sentendo ogni suono che animali e insetti producevano. «Come vi siete conosciuti tu e Adam?» domandò la Luna sempre più incuriosita dalla giovane ragazza che si era quasi da subito fidata di lei e si era aperta. Eloise cominciò a pensarci su e scosse la testa.

«Beh, prima vivevo in Francia, più precisamente a Parigi, in piccolo villaggio di umani. Sapevo ovviamente dell'esistenza dei lupi, però non ne avevo mai incontrato uno. Un giorno, il nostro capo villaggio, ci informò che il Re Degli Alpha sarebbe arrivato per farci visita e capire se non stavamo trasgredendo le regole. Arrivarono alla sera e fu lì che incontrai Adam. All'inizio scappai da tutte le parti perché non volevo mi portasse con lui, ma poi, dopo avergli parlato per quasi quattro ore consecutive, mi fece cambiare idea. Così mi portò qui.»

Le fece un piccolo sorriso e continuarono a camminare, mentre il sole illuminava la strada che stavano percorrendo. Katherine decise di non farle più alcuna domanda visto che l'espressione sul viso della castana non era delle migliori. Sicuramente stava pensando alla sua famiglia che aveva lasciato nel suo paese. Il legame tra lupi certe volte non era affatto semplice, anzi, lo si odiava e non lo si capiva perfettamente fino in fondo. Per gli umani poi rimaneva sempre qualcosa di incomprensibile visto che tra loro non c'erano questi legami così forti, e se c'erano, non assomigliavano e non erano evidenti come quelli dei mutaforma. «Da quanto abiti nella Villa?» chiese ancora una volta la giovane lupa; voleva conoscere Eloise come meglio poteva, soprattutto perché aveva intuito che avesse bisogno di aiuto.

Si sarebbero aiutate a vicenda e sarebbero riuscite a uscire da quel tunnel che rifletteva la luce che però risultava essere ancora lontana. «Fino ad un anno e mezzo fa vivevo a Dens perché era molto più grande come luogo, poi c'erano tanti negozi o locande dove potevo andare, quindi non sembrava nemmeno che vivessi tra i lupi. Non vedevo mutazioni, nessuno si trasformava, lo faceva solo quando entrava nella foresta per venire qui. Poi però, visto che Adam era il beta dell'Alpha, siamo dovuti venire qui e lasciare il villaggio. È stato orrendo, non sai quanto volessi tornare a casa, ma non volevo lasciare Adam, era come se senza di lui sarei morta, e forse sarebbe andata così» sussurrò tentando di mantenere il sorriso che l'aveva sempre accompagnata le poche volte che Katherine l'aveva vista.

The Alpha KingWhere stories live. Discover now