Instagram » Max Verstappen

81.

Sono ancora in ospedale per fare delle ultime analisi e la bambina si è appena addormentata fra le mie braccia. Con estrema delicatezza le accarezzo il volto e sorrido istintivamente nel vedere quelle due iridi azzurre che mi ricordano lui.
È così piccola, fragile ed innocente. Vorrei poter proteggerla da tutti i mali di questo mondo.

Mentre cullo dolcemente Alana, sento delle urla provenire al di fuori della stanza.
È indubbiamente la voce di Daniel, mi chiedo cosa stia succedendo.
Per urlare lui sarà successo qualcosa di grave, vorrei poter scendere da questo lettino ma i vari fili collegati a quei dannati macchinari non me lo permettono e così sono costretta a restarmene qui. Sento anche la voci di Lewis e Gabby che dicono a Daniel di calmarsi.
Subito dopo cala il silenzio più assoluto, vedo la maniglia della porta abbassarsi, segno che qualcuno sta per entrare.

Alzo lo sguardo e incontro quei occhi che mi hanno fatta innamorare.
Non so come reagire, cosa dire. Sono praticamente paralizzata, e il cuore inizia a battermi fortissimo proprio come se lo vedessi per la prima volta.
Per un attimo riesco a dimenticare quel orribile giorno, in cui mi aveva detto di non sentirsi pronto ad essere padre.

Lui, dopo aver chiuso la porta, resta lì fermo forse ad aspettare che io dica qualcosa.
«Posso avvicinarmi?» mi chiede, un po' imbarazzato grattandosi alla nuca.
Mi limito ad annuire, e vedo un piccolo sorriso farsi spazio sul suo volto.
Lui si avvicina lentamente al lettino e osserva Alana dormire beatamente sul mio petto.
«È bellissima.» sussurra con un tono di voce emozionato, sorridendo.
«Già, e ha i tuoi stessi occhi.» affermo con non so quale coraggio.
Al sentire questa mia frase, vedo i suoi occhi illuminarsi.
Ci guardiamo, e in questo esatto momento mi rendo conto che non ho mai smesso d'amarlo nonostante quanto mi abbia fatto soffrire.

«Mi dispiace, Harley. So che uno "scusami" non basterà per rimediare a tutto il male che ti ho fatto. Mi sono comportato come un bambino, non volendo prendermi le mie responsabilità di padre. Non sai quanto io me ne sia pentito e me ne pento tutt'ora. Vorrei poter tornare indietro e cambiare le cose ma purtroppo non posso. In questi nove mesi spettava a me prendermi cura di te e della nostra bambina, ma non l'ho fatto. Me ne vergogno, immensamente. Perdonami, se puoi.» spiega con tono tremolante e con gli occhi lucidi.

Alla fine del suo discorso, sento gli occhi inumidirsi e qualche lacrima bagnare il mio viso.
Lui se ne accorge e si avvicina ancora più a me facendo attenzione a non svegliare la bambina. Mi asciuga le lacrime con il pollice e appoggia la sua fronte contro la mia.
«Ti amo, Harley.» sussurra a pochi centimetri dalla mie labbra.
Annullo la poca distanza che c'è fra di noi, poggiando le mie labbra sulle sue.
Ci baciamo per un tempo indefinito, che a me sembra durare un'eternità.
Quanto mi erano mancate le sue soffici labbra. È tutto talmente perfetto che non mi sembra essere vero!

Siamo costretti a staccarci per riprendere fiato.
«Ti amo, anche io.» sussurro sorridendo e accarezzandogli la guancia.
Subito dopo vedo Alana schiudere gli occhi ed accennare un piccolo sorriso.
«Sta sorridendo!» esclama Max emozionato.
Sorrido anche io e le lascio un piccolo bacio sulla fronte.
«Vuoi prenderla in braccio?» chiedo a Max.
«Davvero, posso?» chiede felice come un bambino.
«Ovvio, scemo.» affermo ridacchiando.

Prende,delicatamente, Alana e la culla fra le sue braccia. Non potevo desiderare giornata migliore di questa.

°°°
@maxverstappen1

Piace a @harleyricciardo e altre 890.302 persone.

The most beautiful gift I could have ever dreamed of🖤 @harleyricciardo

I commenti sotto questa foto sono stati disattivati.

°°°
@harleyricciardo

Piace a @maxverstappen1 e altre 890.203 persone.

No words needed❤ #daddysgirl
@maxverstappen1

I commenti sotto questa foto sono stati disattivati.