Un lieto inizio - coda 13x05

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"Ciao, Dean" esordì Castiel, dato che il maggiore dei Winchester si era fermato a qualche metro da lui, l'espressione incredula illuminata dalla luce blu della cabina telefonica.

"Sammy, prendi il kit", ruggì Dean.

"Uh, hey Cas..." accennò Sam, aprendo il baule della macchina e prendendo quello che Dean aveva chiesto.

Castiel chiuse gli occhi quando si ritrovò la faccia inondata di acqua santa.

"Tirati su la manica" disse Dean in modo brusco. L'angelo, incredulo, aprì un po' la bocca, ma fece quello che Dean aveva ordinato. Il cacciatore afferrò il suo avambraccio e lo tagliò con il coltello d'argento che teneva tra le mani. Castiel notò che la mano di Dean stava tremando leggermente.

"Anche il mutaforma escluso..." ringhiò Dean. "Come faccio a sapere che non sei Lucifero o qualsiasi altro angelo-testa-di-cazzo mascherato da Cas?"

"Chiedimi qualcosa", rispose Castiel, con le braccia penzoloni lungo i fianchi, il taglio già rimarginato.

"Lucifero è stato nella tua testa, quindi..."

"Mi hai dato una cassetta." sussurrò l'angelo, "C'era una canzone chiamata Travelling Riverside Blues,...."

Dean lanciò una rapida occhiata a Sam, seduto sul cofano dell'Impala che studiava con estrema attenzione una macchia di sporco.

"Quindi?"

"Lucifero se n'era già andato dalla mia testa in quel periodo. Sono io, Dean."

Dean fece un passo avanti e colpì bruscamente il petto di Castiel. Urlò: "Ho bruciato il tuo corpo, ti ho visto bruciare, Cas! Non puoi essere tu! Dove sei stato tutto questo tempo? E chi ti sta controllando ora? I Leviatani, Naomi? Jack? C'è sempre qualcuno o qualcosa che si mette in mezzo!"

Castiel sbatté le palpebre. Non era esattamente il tipo di bentornato che si aspettava di ricevere. Lasciò che Dean lo colpisse un paio di volte, poi allungò le mani e afferrò gentilmente le maniche della camicia di Dean.

"Mi dispiace, pensavo..."

"Cosa? Pensavi cosa, Cas? Che fosse tutto rose e fiori quaggiù?" Disse lui disarcionandosi dalla presa del moro.

"Pensavo che tu e Sam aveste fatto un patto..."

"Con chi?" Urlò il cacciatore. "Cosa pensi, che non ci abbia provato? Ho pregato quello stramaledetto di Chuck per non sai quanto tempo. Anche Amara. Crowley è morto quindi..."

"Ho provato ad aiutare...Dean, ero nel Nulla.

Dean lo fissò e mosse un passo verso di lui.

"Nel Nulla? Come diavolo era fatto?"

"Nero, senza forma, pullulante di angeli morti e incubi." Disse Castiel, senza mezzi termini.

Dean gli si avvicinò lentamente. "Come hai fatto ad uscirne?"

"Ho combattuto contro il Guardiano. Ho lottato per uscire, per tornare...." Castiel esitò.

"A casa..." Dean completò la frase al suo posto.

"Sì..." ripeté Castiel sommessamente. "a casa."

"Dai, forza." disse Dean. "Andiamo a casa, Cas."

"Hey Cas, non ci posso credere, è fantastico rivederti, ma come diavolo hai fatto!" Sam lo strinse in un abbraccio senza la minima esitazione. L'angelo socchiuse gli occhi alla luce del lampione.

"Guido io." affermò Sam al fratello. "Tu stai dietro e...tienilo d'occhio."

Dean fece una faccia da -Uh, okay, bene, se lo dici tu...- che Sam prese come un buon segno di consenso.

Guidando nella notte, Sam lanciò una o due occhiate allo specchietto retrovisore.

All'inizio erano tranquilli, si guardavano semplicemente a vicenda.

Dopo, restarono tranquilli, ma Sam notò le loro dita, intrecciate insieme sul sedile in mezzo a loro.

Tutta l'auto si riempì della stessa meraviglia e dello stesso silenzio che cade su una città la mattina di natale.

Come back, you always do||coda 13x05||DestielDove le storie prendono vita. Scoprilo ora