Non appena arrivati Madama Chips li travolse allarmata e iniziò con il suo giro di domande.
"Che cosa è successo? Chi l'ha ridotto cosi?" disse guardando la chiazza rossastra formatosi nella camicia sul suo addome.
-La bacchetta di Draco è impazzita- si giustificò Harry mantenendo viva la stessa menzogna.
-Oh Merlino! Non ti preoccupare, fatemi vedere la ferita-
Harry poggiò Draco sul lettino mentre la dottoressa si infilava dei guanti antiallergici e avvicinava il carrettino con varie bende e pozioni di guarigione nel lato opposto del letto in cui Harry si trovava.
Tese le mani verso i bottoni della camicia per aprirla e Harry dovette frenare l'istinto di staccargliele via. Quando anche l'ultimo bottone fu sbottonato lei si sorprese di vedere solamente un lungo taglio quasi rimarginato.
-Lo hai soccorso tu? - chiese ad Harry.
Lui scosse la testa - No, è stato il professor Piton-
Lei lo guardò con circospezione e annuì - Capisco. - dopodiché prese una delle pozioni presenti nel carrello, una dal colore piuttosto smorto e sorreggendo il capo di Draco con una mano gliela fece bere.
-A che serve? - chiese Harry.
-A cicatrizzare al meglio la ferita e non procurargli troppo dolore quando si sveglierà-
-E quando lo farà? -
La dottoressa sospirò guardando il ragazzo addormentato -Questo non possiamo saperlo, caro. Non sembra una ferita inferta da un normale colpo impazzito, sembra decisamente più complessa"
-Questo significa... - iniziò Harry, pensava il peggio ma non aveva il coraggio di dirlo.
-Questo significa che qualcuno dovrà sempre prendersi cura di lui in attesa del suo risveglio- continuò positiva la dottoressa, anche se le si leggeva in viso quanto poco lo credeva.
Harry posò nuovamente lo sguardo sulla camicia fradicia di sangue e sudore - Vado a procurargli dei vestiti puliti- disse con voce un po' rotta dal peso dei suoi pensieri. Se avesse provveduto personalmente alle cure di Draco nessuno avrebbe visto il marchio e nessuno avrebbe potuto essere lì al suo fianco al momento del risveglio al posto suo. Se sempre si sarebbe svegliato.
-Ottimo- rispose lei, riportando il carrettino medico al suo posto.

Inizialmente Harry aveva pensato di prestare a Draco una delle sue camicie , ma accantonò subito l'idea. Draco portava almeno una taglia in più di lui dato il suo fisico ben piazzato, e poi, se davvero Draco si fosse rimesso in fretta sicuramente non sarebbe stato entusiasta di vedersi addosso degli indumenti Grifondoro, anche se senza dubbio sarebbero stati gli altri studenti ad Hogwarts a non vederlo di buon occhio. E poi quando Draco si sarebbe svegliato di certo avrebbero messo in chiaro la fine della loro relazione, se così si potesse chiamare, e di certo scambiarsi gli indumenti era compito di fidanzatini innamorati.
In poche parole Harry si ritrovò di nuovo al dormitorio Serpeverde e nuovamente alle prese con Blaise Zabini e Theodore Nott.
–Ancora qui?– sbottò Nott, ritrovandosi Harry alla soglia del dormitorio, stavolta era vestito e bloccava il passaggio all'interno poggiando una mano allo stipite della porta.
–Non sono qui per litigare–
–Allora smamma!– disse voltandogli le spalle.
– Draco ha bisogno di Aiuto!– gli urlò per fermalo.
–Che succede? Theo lascialo entrare– disse Blaise alle sue spalle che li aveva raggiunti in un attimo.
Theodore si spostò con riluttanza, continuava a tenere gli occhi puntati su Harry che era evidentemente a disagio. –Abbiamo litigato– disse non guardando nessuno dei due in particolare, stavano in silenzio aspettando che Harry proseguisse con la spiegazione, non era certo una novità che potesse sorprenderli o tubarli più di tanto. Non avrebbe rivelato più di tanto però sulla loro relazione, di tutti i sospetti di tutte le parole sprezzanti non aveva ricavato un bel nulla, quando anche Harry ci avrebbe finalmente capito qualcosa allora avrebbe detto di più se ne fosse necessario.
–Solo che stavolta la cosa è degenerata. Abbiamo iniziato a lanciarci incantesimi sempre più potenti, finché Draco non ha lanciato un Crucio che fortunatamente ho evitato, ma ero comunque sconvolto, non potevo credere arrivasse a tanto quindi il panico, la rabbia e il rancore mi hanno preso alla sprovvista e ho scagliato contro di lui un incantesimo di cui non sapevo praticamente nulla e... ora lui è in infermeria privo di sensi–
Ricevette la reazione che si aspettava. Theodore Nott non ci vide più, afferrò Harry per il colletto e lo avvicinò a sé stringendo la presa talmente forte che Harry provava difficoltà a respirare –Che gli hai fatto?!– urlò alzando il pugno nel aspettare una reazione e un eventuale risposta ma queste non arrivavano, se c'era qualcuno che si meritava un bel pugno dritto in faccia quello era lui. Aveva ferito quasi mortalmente la persona che nonostante tutto ancora amava, non aveva fatto che mentire e procrastinare e ancora una volta stava soffrendo per amore di un ragazzo che quasi sicuramente lo stava ingannando, proteggendolo anziché denunciare tutto al preside.
–Rispondi– insisté Nott a denti stretti.
–Lascialo stare– lo salvò ancora una volta Blaise.
–Perché lo difendi sempre? Si dia il caso che il tuo migliore amico è conciato male in infermeria a causa sua– chiese strattonandolo maggiormente, Harry alzò una mano per cercare di allentare la presa che lo stava asfissiando.
–Io gli credo– disse indicando la mano che Harry aveva sollevato, la cicatrice sul dorso " Non devo dire bugie" risaltava tra le macchie ormai secche del sangue di Draco. –Non avrebbe cercato di aiutarlo altrimenti–
Nott puntò lo sguardo sulle dita macchiate di Harry, guardandole con disprezzo non gli rispose, mollo bruscamente la presa e girò i tacchi per rintanarsi in qualche camera al piano superiore.
Ci volle un po' dopo che ebbe ripreso fiato.
Blaise scrollò le spalle –E' fatto così, capita spesso, gli passerà. Anche se voleva spaccarti la faccia ti assicuro che non reagisce così per cattiveria, semplicemente stenta a fidarsi di chi ritiene potrebbe rovinare tutto quello che per lui è importante–
–Assomiglia a Draco– barbottò Harry sovrappensiero.
–Già– confermò Blaise sentendolo –Ma non dirglielo –
Harry gli rivolse un'occhiata interrogativa ma Blaise cambiò argomento. –di cosa ha bisogno Draco?–
–Vestiti puliti– disse Harry guardandosi le mani, si sentiva sporco come non mai e non perché il sangue di Draco gli colorava le mani.
–Vado a prenderteli–

Amortentia. - Italian Drarry Fanfiction.Where stories live. Discover now