I Caoni rappresentavano uno dei principali gruppi umani dell' antico Epiro. In base a quanto indicato dalle fonti antiche il loro territorio si estendeva lungo la costa dello Jonio dal fiume Thyamis ( oggi Kalamas ) sino ai Monti Acrocerauni (attuali). Comprendeva cosi tutta la costa della Himara e della Saranda, con all'interno le regioni di Kurvelesh, di Dropull, di Lunxheria, le montagne tra Argirocastro e Delvine, come anche le regioni di Vurco e Tsiameria.
Gli scavi archeologici effettuati in alcuni siti fortificati hanno restituito documenti importanti per illuminarci su molti asppeti della cultura urbana di questa regione. Gli insediamenti erano molto fitti e i principali erano Fenice, Buthrotum, Antigoneia, Cuka di aeto ecc., con uno sviluppo in tre fasi. Una prima, di formazione, dei secolo IV - II a.C. e una terza e ultima caratterizzata da uno sviluppo condizionato dall' occupazione romana. Analoga sequenza si registra in Illiria, Macedonia, Tracia ecc. Nel corso del III sec.a.C. le strutture economico - sociali della Caonia subirono alcuni importanti mutanti che si riflettono anche nei materiali numismatici. lo sviluppo economico della regione aveva creato infatti le premesse perche' nuovi centri di emissione monetaria potessero proporsi, in particolare con le citta', di notevoli dimensioni, di Fenice e di Buthrotum.
L'immissione nella circolazione di monete autonome coniate da queste due citta', fatto nuovo per la Caonia, ci conferma che lo sviluppo economico di tutta la regione aveva subito un forte impulso.
Le due citta', proponendo proprie autonome emissione monetarie, non solo concorrevano a rafforzare le gia' solide basi della economia e della loro oeganizzazione statuale in generale, ma conquistavavo una maggiore indipendenza, economica e quindi anche politica, dalla citta' le cui monete in questo periodo dominavano la circolazione di buana parte della penisola balcanica.
I tipi dele monete ci permettono di riconoscere le divinita' principali del Pantheon dei Caoni: Zeus, Hera, Artemide e Demetra, il cui culto era ormai divenuto momento centrale della loro vita spirituale.
Al tempo del re Pirro ( 307 - 272 a.C.) circolavano le emissioni bronzze con la leggenda ΒΑΣΙΛΕΩΣ-ΠΥΡΡΟΥ la cui zecca era in Ambracia, dove il re aveva la propria residenza. Con la creazione della Repubblica epirota nel 230 a. C. cessa in in Ambracia la coniazione di tali emissioni, sostituite, sia nella circolazione interna che nel mercato esterno da monete di quatro tipi, tutti con la leggenda ΑΠΕΙ-ΡΩΤΑΝ.
Verso il 220 a.C. Ambracia si distacco' dalla Repubblica epirota per passare dalla parte degli Etoli. A mio avviso si conclusero contestualmente, dopo settant'anni, anche le emissionidelle monete sopra descritte.
Gli Etoli riconobbero ad Ambracia autonomia e diritto all'autogoverno, con l'autorizzazione all'emissione di nuove monete, imitate da tipi greci, con al R\ il nome della citta': AMBP.
Tali vicende non furono gradite agli Epiroti, che non solo avevano perduto il controllo di una delle regioni piu ricche della Repubblica ma che risentivano delle negative conseguenze economiche, forse ancora piu importanti, della forzata rinuncia alle emissioni monetarie di Ambracia. Probabilmente per affrontare tale crisi venne creata una nuova zecca a Fenice, che emise moneta in abbondanza e in tempi brevi, adeguati ai problemi economici e politici che si dovevano affrontare.
Nelle emissioni della zecca di Fenice distinguiamo finora quattro tipi, tutti bronzei. Zeus - Fulmine. Artemide \ Cuspide di lancia, Demetra \ Cuspide di lancia, Hera \ Tripode. Tutte hanno al R\ la leggenda ΑΠΕΙ-ΡΩΤΑΝ.
Caratteristici di queste emissioni sono i monogrami, sempre scritti in lingua greca, con lettere maiuscole, di varia struttura, con coratteristiche specifoche che ci permettono di organizzarli in distinti gruppi:
