CAPITOLO 1

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Vedo tutto buio. Nessun suono, nessun rumore. Sono in un tunnel e alla fine intravedo una piccola luce che diventa sempre più accecante e pian piano cominciano a delinearsi dei contorni. Vedo una stanza. Mi ricordo molto bene questo posto, la mia vecchia casa. Adesso sono dentro la camera dei miei genitori e c'è sangue per terra, sui muri, sul letto, sembra un film dell'horrore. Poi vedo mia madre sdraiata accanto al letto, i suoi occhi sono aperti e immobili. Guardano dalla mia parte, allora corro da lei, la scuoto, la chiamo, ma nessuna risposta arriva, ci sono solo quei due occhi che mi osservano e gridano silenziosamente aiuto.

Mi sveglio di soprassalto e zuppo di sudore. Mi manca l'aria, non riesco a respirare. Cerco di riprendere fiato e calmarmi. Dopo qualche minuto guardo l'ora sul telefono e sono le tre e mezza. Ho dormito solamente due ore. Mi alzo e vado a farmi una doccia ghiacciata facendo attenzione a non svegliare nessuno. Accendo l'acqua e la faccio scorrere sperando che lavi via anche il brutto sogno.

Esco dall'appartamento e vado nella stanza del pianoforte, dove prendiamo lezioni di canto. Mi siedo e faccio scorrere le dita sui tasti, sfiorandoli, senza emettere neanche una nota. Tanti ricordi mi passano per la mente, ma li ricaccio indietro e mi concentro. Incomincio a suonare una dolce melodia che mi era stata insegnata quando ero piccolo e cerco di non pensare a niente. Chiudo gli occhi e mi lascio trasposrtare dai suoni, per questo non mi accorgo che un'ombra mi stava osservando da dietro la porta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 25, 2018 ⏰

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