Mai vorrò starti lontano

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Andrea intreccia le sue dita con quelle di Giovanni e velocizza le sue spinte, avanzando in lui più velocemente.

Giovanni gli stringe la mano e lui ripete il suo nome più e più volte mentre lo fissa con gli occhi socchiusi.

Nella voce di Andrea, il nome di Giovanni suona tutto in una volta come un canto, come una preghiera, come un gemito e come un battito del cuore.

Il cuore di Giovanni, invece, corre con il ritmo dell'eco del nome di Andrea, Andrea, Andrea.

E, tra i suoi ansimi e i suoi gemiti, occasionalmente il nome di lui potrebbe scappargli realmente dalle labbra.

Andrea lotta per mantenere aperti i suoi occhi mentre le spinte diventano più irregolari, segnalando il fatto che sia vicino al culmine.

-Ti amo- gli dice -Ti amo così tanto-.

Andrea sembra distrutto dalla sua ammissione e Giovanni può capire, dall'infinita tenerezza del suo viso, che le parole gli provengono dalle profondità dell'anima.

Il moro grida qualcosa senza parole e primitivo quando l'orgasmo lo colpisce, facendogli stringere ancor di più la presa delle gambe intorno alla vita del marito, serrare la mano di lui nella sua e afferrare il tessuto della giacca del suo smoking con l'altra mano.

Giovanni sta tremando e si sta disintegrando e ha solo bisogno di rimanere aggrappato ad Andrea fino a quanto potrà farlo. Dopo qualche altra intensa spinta, anche il compagno lo segue, abbassando la testa e liberando un ringhio profondo contro la sua clavicola.

Molti secondi dopo, Andrea alza il capo e Giovanni stringe la presa sulla giacca del suo abito.

-Non andartene di già-

-Tesoro, se non mi muovo al più presto, finirò col collassare su di te-

Giovanni finge di considerare questa eventualità, cercando di nascondere il suo sorrisetto malizioso e soddisfatto per il fatto di aver apparentemente fatto sfinire Andrea fino al punto di farlo collassare.

-Non mi importa. Mi piace averti sopra di me-

Andrea ridacchia.

- Ci avrei scommesso-

Poi si piega in avanti per baciarlo di nuovo. Fa sì che si muovano e così ora è Giovanni quello sopra.

Quest'ultimo ridacchia.

-Pensavo di averti detto di non muoverti-

Andrea fa spallucce e circonda le sue braccia intorno alla sua schiena.

-Non ero contrario al coccolarci. Volevo solo evitare di schiacciarti-

Giovanni alza gli occhi al cielo a causa del marito iperprotettivo e poi appoggia la testa sulla sua spalla. Non è poi così pesante lui!

Anche questa nuova posizione, però, è piuttosto comoda.

Giovanni si sente stanco, quasi sul punto di addormentarsi. Sbadiglia.

-Quando sarò meno assonnato, e quando tu sarai di nuovo pronto, sicuramente ti seguirò in questa decisione-

Una delle mani di Andrea gli accarezza su e giù la schiena mentre libera una risata rimbombante.

-Con l'immagine che mi hai appena messo in testa, non credo che mi ci vorrà molto-

Giovanni sorride.

Proprio prima di assopirsi, però, si rende conto di non aver risposto al "ti amo" che gli ha detto prima Andrea.

-Ti amo anch'io-

Giovanni sente la mano di Andrea accarezzargli dolcemente la guancia.

-Lo so, amore mio. Riposati un po'-

Giovanni si addormenta, sicuro e soddisfatto, tra le braccia di suo marito. Si sente proprio a casa, proprio nel luogo a cui appartiene e a cui apparterrà sempre.

Per il resto della sua vita.

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Hey, rieccomi con la terza one-shot del periodo! Oggi non credo riuscirò a continuare la storia, ma almeno vi lascio con qualcosa da leggere!

Credo che sarà l'ultima, ma non si sa mai:)

Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta, consideratela come una specie di continuazione di quella precedente!

Lasciatemi tanti bei commenti, che mi fanno sempre molto piacere e fatemi sapere quale avete preferito delle 3!

Grazie in anticipo<3

Un bacio e alla prossima!

Mai vorrò starti lontano// CamperkillerWhere stories live. Discover now