1.0

71 1 0
                                    

Billie era stesa sul letto, fissava il soffitto e poi, dopo essersi risvegliata dai suoi pensieri, si alzò lentamente e si avvicinò alla finestra.

Stava lì in piedi ad osservare le gocce d'acqua scivolare sul vetro, ne scelse due, e come faceva fin da piccola, le osservò scivolare fino al fondo di quel vetro incorniciato da un legno bianco.

Nel frattempo la sua testa era invasa dai pensieri, pensava a ciò che successe qualche sera prima, non ne aveva parlato ancora con nessuno, nemmeno con la sua amica Claire che di lei sapeva pure il colore dei calzini che portava ai piedi.

Quello che si teneva dentro era una cosa grande e difficile da dire con leggerezza senza pensare alle parole giuste da usare, non sapeva che fare, pensò che avrebbe dovuto denunciare il fatto alla polizia, ma era troppo scossa per farlo quindi decise di lasciar stare anche per paura che quell'individuo si rifacesse vivo e facesse peggio di ciò che aveva già fatto.

Le scene di quella sera si ripetevano nella sua testa, e continuava a vedere la sua faccia e a sentire la sua voce e così finì col stringersi nella sua maglia dando il via libera alle sue lacrime mentre sedeva sul letto.

Si portò le gambe al petto e poggiò la testa sulle ginocchia,mentre le lacrime scivolavano sul suo viso, si guardò intorno, una cosa che faceva spesso dopo l'accaduto, aveva sempre paura di ritrovarselo accanto, pur sapendo che era alquanto impossibile che lui fosse lì, nella sua stanza.

Da quell'episodio si ritrovava ogni giorno rinchiusa nella sua stanza, usciva solo quando doveva pranzare o cenare, il resto del tempo rimaneva lì con la scusa di dover recuperare i compiti, era quasi una settimana che non andava a scuola, ogni mattina si trovava una scusa plausibile per non andarci e grazie a dio i suoi anche se non molto convinti lasciavano stare e le facevano fare quel che voleva.

Una delle tra le tante cose che smise di fare fu quella di utilizzare il telefono, all'inizio le fu molto difficile dato che il telefono era la sua più grande dipendenza, però per evitare Claire avrebbe pure sacrificato i social media, poteva immaginarsi quante chiamate e messaggi da parte della ragazza, soprattutto dopo aver imposto ai suoi genitori di non farla entrare in casa per nessun motivo.

Le dispiaceva moltissimo evitarla in questo modo, ma sapeva che a Claire sarebbe bastata un'occhiata per capire che qualcosa non andava e dopodichè avrebbe cominciato ad assilarla e questo non le sarebbe stato per niente d'aiuto.

Tutto ciò di cui aveva bisogno era di tempo, ma sapeva anche che non poteva passare mesi a casa, quindi si doveva preparare al rientro a scuola e a ciò che avrebbe dovuto dire a Claire che sarebbe sicuramente stata una balla, pur sapendo che la ragazza non se la sarebbe bevuta per niente.

Ad interrompere i suoi pensieri fu un bussare alla porta accompagnato da un 'Billie, la cena è pronta, scendi?', così si asciugò le lacrime e dopo qualche respiro profondo decise di scendere al piano di sotto.

Ad ogni gradino l'ansia saliva, non voleva assolutamente affrontare un qualche discorso su se stessa e su come stava coi suoi genitori, una volta in cucina si avvicinò alla tavola e si sedette in silenzio, l'agitazione cresceva e come era suo solito fare in queste occasioni si portò i capelli dietro all'orecchio e tenne lo sguardo verso il piatto non volendo incrociare gli occhi del padre che scrutavano ogni sua mossa.

Cominciò a mangiare, silenzio assoluto, lei con lo sguardo nel piatto e con una mano sulla guancia per sostenere la testa mentre i suoi genitori si scambiavano sguardi preoccupati.

'Chissà cosa staranno pensando' si chiese Billie mentre giocava con le verdure che si trovava davanti non riuscendo a mangiare nulla per il peso che si portava sulle spalle, da quel giorno non riusciva più a toccare il cibo, le si era creato un nodo allo stomaco e non aveva più appetito da allora.


Un'altra serata in loro compagnia si sarebbe conclusa con una qualche scusa per non mangiare e chiudersi in camera sua a fare qualsiasi cosa per cercare di tenere la mente occupata, anche se tutto appareva così inutile.


The power of loveNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ