II - Mariagrazia Bassi

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Mariagrazia Bassi era una segretaria, paffutella e dal pettegolezzo facile, ma a detta di tutti anche lei una bravissima persona. Faceva volontariato e non si tirava indietro nel sociale; partecipava alle collette alimentari per i senzatetto e dava una donazione mensile al canile comunale. Donna devota e credente, non mancava mai alla messa domenicale, e partecipava spesso anche a quella del mercoledì.

Per questo fu inconcepibile il giorno che andò al lavoro portandosi il set di coltelli da cucina nella borsa. Uscì dall'ascensore già impugnando il più grosso, e lasciandosi dietro due ragazze a cui aveva tagliato la gola, e che, chiuse con lei in ascensore, non avevano avuto nessuna via di fuga.

Si avventò per prima sull'altra segretaria, colpendola al collo con il coltello in maniera così forte da spezzarne la lama. Poi ne sfilò un altro dalla borsa iniziando a colpire come se fosse una mannaia; quando gli impiegati si riversarono nella sala d'attesa per capire cosa fosse successo Mariagrazia Bassi aveva quasi staccato la testa della poveretta, che penzolava appesa solo per un brandello di carne e, mentre ancora colpiva, urlava: «è orribile! È orribile!». Poi, con la furia negli occhi, si era avventata sulle persone che la guardavano incredule.

Molti di loro si salvarono chiudendosi negli uffici, ma lei ne accoltellò quindici prima di scivolare e sfondare una finestra; e in quel momento riuscì ad afferrare l'uomo che stava rincorrendo, e a portarlo a sfracellarsi con lei, sedici piani più sotto.

Al ContrarioWhere stories live. Discover now