I want to be with you

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Attenzione! Questa è una storia di pura fantasia. Tutto quello che ho scritto non è mai successo! È solo una storia di puro divertimento! Non vuole offedere nessuno!

Los Angeles, 1980, casa di Carrie Fisher.

Erano le 8:50 del mattino e c’era silenzio. Finché il suono del telefono del soggiorno non ruppe la pace mattutina.

Carrie andò a rispondere, con i capelli scompigliati, la vestaglia bianca allacciata, mentre sbadigliava. Prese la cornetta del telefono che era sopra ad un mobile vicino al divano, dicendo: "Pronto?" con tono assonato.

"Buongiorno, tesoro!" rispose una voce femminile e luminosa già di primo mattino.

Carrie capì subito di chi si trattasse e si sedette del divano, dicendo: "Buongiorno, mamma" si passò la mano sulla fronte con aria paziente.

"Ti ho svegliata?" domandò Debbie.

"Mamma, non sono nemmeno le nove del mattino. Ovvio che mi hai svegliata" rispose lei, pazientemente.

"Oh! Scusa tesoro! Non volevo, ma sai come sono mattiniera quando devo provare uno spettacolo!" fece una piccola risata, mentre la figlia alzò gli occhi al cielo "Comunque, come stai? Dormito bene?". 

"Sì, mamma, ho dormito bene".

"Oh! Ora che mi ricordo, ieri sera sei stata a cena con un tuo collega".

Carrie si ricordò dell’incontro casuale con Harrison Ford, l'invito per caffè e quell’invito a cena.

"Come è andata?" domandò Debbie.

"Bene" rispose Carrie "Abbiamo parlato del più e del meno, per il tour promozionale del prossimo film e mi ha accompagnata a casa. Tutto qui" guardò in basso con aria inespressiva.

"Oh" rispose sua madre "Beh, sono contenta che sia andata bene".

"Anche io..." rispose Carrie, con aria quasi indifferente.

Rimasero in silenzio, finché Debbie non domandò: "E con Paul?".

Carrie pensò a lui con gli occhi spalancati, si batté la mano sulla fronte, pesando tra sé e sé: "Merda! Paul!".

"Bene" rispose tranquilla, cercando di mantenersi calma "Al momento è in tour. Sai, il nuovo album e tutto il resto..." guardò in basso.

"Oh, giusto. Pensavo che non vi steste più frequentando" disse Debbie "Ma comunque, indovina chi mi ha chiamato!" aggiunse subito dopo, entusiasta.

"Chi? Il presidente?" rispose Carrie, ironica.

"Ma no! Liberace!".

Carrie pensò al nome e domandò: "Chi?".

"Il pianista! Quello che fa sempre degli stupendi spettacoli musicali con il piano".

Carrie sentì il suo sorriso entusiastico e disse: "Oh! Ho capito! Il pianista che si veste tutto di paillettes ed è gay non dichiarato".

"Come puoi dire che è gay?" la rimproverò Debbie "È stato con qualche uomo, ma Betty White mi ha detto che è stato con lei, e mi ha detto che è tutto fuorché gay".

"Allora Betty White ha un fetish per gli uomini vestiti di paillettes e con una dubbia sessualità" rispose Carrie, facendo una risata.

"A volte vorrei non capire le tue 'battute'" la rimproverò Debbie, mentre lei rideva.

I Want To Be With you You Where stories live. Discover now