Pierlu_M8M

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I polizziotti se ne erano andati senza dire nulla e quindi avevano scoperto una cosa non vera, pensavano che era vera , ma non lo era . In fondo Carlos era un ragazzo molto bravo e educato, lo stesso carattere di Rebecca. Avevano ancora l'arma del delitto da analizzare e scoprirono che le impronte digitali non corrispondevano al DNA di Carlos e quindi lui non era il colpevole . Il giorno dopo i polizziotti ricontrollarono le impronte digitali, non si riuscivano a decifrare, non c'era una macchia di DNA, non si trovava il colpevole. IL CASO ERA TROPPO DIFFICILE . DOPO UN PÒ DI TEMPO: È passato già un'anno ormai dalla morte di Rebecca e in città non se ne parlava quasi più, sembra che il colpevole sia introvabile, quella povera ragazza non aveva fatto nulla di male , voleva andare solo al mare, forse si è messa contro qualcuno più forte di lei ? Questo non si sa, perchè l'avrebbe detto alla madre e la madre avrebbe trovato una soluzione, oppure qualcuno voleva fargli un dispetto e togliergli la vita , assurdo! Ci vogliono motivazioni grandi e precise per uccidere una persona, da quanto hanno raccontato in città, dicevano che Rebecca era una ragazza molto gentile ed educata con tutti, forse l'hanno uccisa per invidia, dato che era molto educata? I polizziotti non hanno molte prove per riconoscere il colpevole, era un caso troppo difficile e incerto, ma una cosa è certa : La madre di Rebecca e i suoi due migliori amici Erika e Carlos non hanno avuto giustizia, ma combattono ancora per avere giustizia.
3 mesi faI polizziotti andarono decisi a casa di Carlos, certi che proprio lui era il colpevole. Il polizziotto e i suoi inquirienti bussarano alla porta di Carlos . Carlos aprì la porta : " Ciao, Carlos pensiamo che tu sia il colpevole " dissero i polizziotti. "Non può essere! Io volevo bene a Rebecca! E non gli avrei fatto mai nulla di male" disse Carlos . " Allora perchè troviamo il tuo DNA sui vestiti della vittima?" disse il polizziotto. "Non vorrei proprio dirlo" disse Carlos . "Se non vuoi essere arrestato parla " dissero i polizziotti. " Bhe, non ho scelta" disse Carlos. I polizziotti rimasero in silenzio ad ascoltare quello che diceva Carlos. " Allora, io e Rebecca non eravamo proprio migliori amici ,ma avevamo anche una relazione, la sera prima del delitto siamo usciti e siamo andati in una pizzeria, gli ho regalato una maglietta e lei mi ha chiesto di abbracciare la maglietta perchè gli piaceva il mio profumo, c'è ne siamo andati permettendomi che se l'avrebbe messa il giorno dopo, questo è quello che è succeso " disse Carlos, si mise a piangere.
3 mesi fa" Erano le 6:45 quando ho chiamato i miei due migliori amici , che sarebberro: Rebecca e Carlos che è qui presente affianco a me . Noi tre volevamo venire a farci una passeggiata qui al mare , Carlos era arrivato, il nostro incontro era al bar qui vicino , erano le 7:30 , e Rebecca non si era fatta ancora vedere e per questo siamo venuti senza di lei , e quando siamo arrivati abbiamo trovato l'inevitabile, l'abbiamo trovata morta" disse Erika . Il polizziotto annotò tutto sul foglio e se ne andò. Per i due amici si era fatto tardi e decisero anche loro di andarsene. Quando la madre di Rebecca scoprì l'accaduto rimase immobbile e dopo pochi secondi scoppiò in lacrime . Il giorno dopo i polizziotti andarono a casa di Rebecca, per sapere a quell'ora dove si trovava e cosa faceva . " So che lei è la madre di Rebecca "della vittima" disse il polizziotto. " Si , sono proprio io " disse la madre di Rebecca. " Saprebbe dirmi stamattina la vittima dove si trovava? "disse il polizziotto. " Lei , mia figlia, stamattina doveva andare al mare con i suoi due migliori amici Erika e Carlos, non so dirvi altro" disse la madre di Rebecca. "Non sa l'ora? "disse il polizziotto. "No, perchè lei mi ha lasciato un biglietto , non so a che ora è andata, perchè stavo dormendo. "Va bene" disse il polizziotto. E se ne andò. I polizziotti, delusi se ne andarono dalla casa dei genitori di Rebecca e tornarono alla loro centrale di polizia. Avevano ancora l'arma del delitto, cioè il coltello, e volevano analizzare se sul manico del coltello c'era l'impronta digitale. Ma prima analizzarono il corpo della vittima e trovarono piccole macchie di DNA sul vestito della vittima ed era il DNA di....... Carlos il suo migliore amico, ma tanto migliore amico non lo era, perchè Rebecca e Carlos non erano proprio migliori amici ma avevano anche una relazione, ma i polizziotti non lo sapevano.
3 mesi faIl corpo della loro amica giaceva lì terra, Erika pensò: " Ecco perchè non veniva Rebecca, adesso come farò senza di lei. E pianse . Rebecca aveva un coltello inficcato nel parto, quindi i polizziotti avevano già l'arma del crimine. "Non ne posso più di stare quì, andiamocene, andiamo a fare una passeggiata, non riesco a stare qui a vedere la mia migliore amica morta qui terra " disse Erika. Quindi i due amici se ne andarono da lì e andarono a farsi una passeggiata. C'era una aria al quanto strana, i due amici Erika e Carlos si accorsero di qualcosa. " No! Erika! Chi è quella sagoma nascosta dietro quel muretto " disse Carlos. D'un tratto la sagoma sparì, c'erano molti dubbi su quella sagoma, forse era il colpevole . " È meglio che c'è ne andiamo da qui, ho molti sospetti e ho anche molta paura" disse Erika. Forse era qualcuno che voleva farli spaventare, i due ragazzi rimasero immobbili per qualche secondo, guardandisi attorno a loro, l'aria era molto sospetta. All'improvviso quella sagoma apparì di nuovo, i due amici presi dal panico, scapparono e ritornarono al punto dove hanno trovato morta la loro migliore amica. " Scusi polizziotto , ma il corpo della vittima dov'è? " chiese Erika preoccupata. " L'abbiamo portata a fare l'autopsia, a voi perchè interessa?" disse il polizziotto . " È la nostra migliore amica! " dissero i due. " Saprete dirmi delle cose riguardo la vittima, visto che è la vostra migliore amica?" disse il polizziotto. " Certo! " dissero i due amici. "Parlatemene" disse il polizziotto.
3 mesi faGià aveva accettato uno dei suoi migliori amici, ora doveva chiamare Rebecca per sapere anche la sua risposta. Mise la sequenza del numero sul cellulare e chiamò. "Pronto " disse Rebecca "Volevo chiederti se tu vorresti venire a farti una passeggiata al mare"disse Erika. " Certo! " disse Rebecca " Va bene , ci vediamo qui vicino al bar ". disse Erika. " A dopo" disse Rebecca. Erika era molto contenta, i suoi due migliori amici Rebecca e Carlos avevano accettato di andare al mare con lei, lei pensava che non sarebberro venuti a quell'ora, ma invece avevano accettato subito senza fare storie, in fondo era la loro migliore amica. Loro erano molto legati fra loro, erano un bel trio di amici sempre disponibili tra di loro, erano tre adolescenti di quindici, sedici anni, Rebecca e Erika avevano quindici anni mentre Carlos aveva sedici anni, avevano più o meno la stessa età, loro si conoscevano da quando erano piccoli e quindi avevano un'amicizia molto forte e si sarebberro sempre aiutati fra di loro , si volevano davvero molto bene. E fini le chiamate, si preparò le sue cose e scese da casa, ovviamente avvertendo la mamma. 7:15, Erika aveva raggiunto il posto dell'incontro con gli amici. Vide arrivare Carlos, Rebecca non era ancora arrivata. 7:30, Rebecca non era ancora arrivata, quindi i due amici si avviano senza di lei, Erika provò a chiamarla ma non rispondeva , presero l'autobus e partirono. 8:15, i due amici arrivano al mare, in quella piccola località. I due amici videro qualcosa di strano, c'era molta gente, i due amici vorrebero avvicinarsi, ma c'è molta gente , solo una cosa vedono, vedono autobulanze e carabinieri , di che cosa si trattava? Perchè c'era tutta questa gente? Perchè c'erano autobulanze e carabinieri? Era tutto molto strano, dopo un pò i due riescono ad avvicinarsi........ Non è possibbile! No! Non ci credo! Rebecca! Disse Erika.
3 mesi faEra una mattina molto calda e afosa, il sole illuminava la giornata, calda tanto da spaccare pietre e sassi. La giornata era appena iniziata per la giovane adolescente Erika di quindici anni, lei era molto annoita, ci voleva qualcosa di così importante per rallegrarci la giornata , ma cosa? Dato che era una giornata molto calda, afosa e anche una giornata molto noiosa, dato dal caldo che c'era, Erika penso: " Perchè non vado al mare? ", quella fu la prima cosa che gli venne in mente , ma pensò: "Non potrò andarci mica da sola! ", allora cosa fece, prese il telefeno, con l'intenzione di chiamare i suoi due migliori amici " Carlos e Rebecca ". Loro erano sempre molto disponibili per divertirsi con la loro migliore amica e quindi Erika pensò che avrebberro accettato subito senza fare storie. Prese il telefono e cominciò a chiamare. "Pronto! " disse Carlos. "Ciao! Sono Erika". " Cosa vuoi alle 6:45 del mattino? ". "Volevo chiederti se tu vorresti venire a farti una passeggiata al mare". "Certo! Oggi fa molto caldo, quindi accetto volentieri, grazie mille della proposta, ci vediamo dopo" disse Carlos. "A dopo!"disse Erika.


FINALMENTE DOPO TANTO TEMPO C'è L'HO FATTA AD AGGIORNARE

PUNTI: 4

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 01, 2017 ⏰

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