Capitolo 1: Let me tell you a story

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Mamma mi ha fatto imparare ogni cosa che poteva trovare su questa gene mutante che ho in me, credo sia il suo modo di aiutarmi, non sa come farlo infondo. La inquieto probabilmente, sono una bambina ma il mio cervello ragiona molto più velocemente del normale, per questo mamma ne sta approfittando per farmi apprendere più cose possibili ora che posso, tra i disturbi di apprendimento ci sono varie cose che potrebbero impedirmi in futuro di imparare. Potrei diventare dislessica da un giorno all'altro come potrei rimanere apatica al mondo, potrei perdere la memoria o sviluppare una forte bulimia. Il gene che porto è qualcosa che si è creato durante una delle guerre batteriologiche della zona Gamma-Delta nell'anno 3456, questo ha portato alla morte di centinaia di migliaia di umani da quando si è creato, per questo ha il nome "Doom" ovvero condanna, perché è una condanna a una morte di qualche tipo, fisico o mentale che sia. Mia madre sta cercando, a modo suo, di rafforzarmi, spera che il mio disturbo sia minore e che io non ne soffra troppo le conseguenze quando il gene comincerà a corrodere il mio cervello, le possibilità che non accada sono pari allo 0.9%, troppo basse per sperarci, specie se come me non hai un'indole molto positiva. La nostra tecnologia è anche regredita per colpa delle guerre e di alcuni dittatori e questo non aiuta a trovare una soluzione a quelli con il mio gene, siamo troppo pochi per essere importanti da curare.

Non riesco a dormire...

Ho la mente e le conoscenze di un adulto, va bene si però...sono pur sempre una bambina. Ho paura come ogni bambino e la notte le ombre diventano mostri anche per me, specie quando mamma mi legge la "favola" della buonanotte o meglio del buon incubo.

-Níðhöggr- dico piano e subito il sibilo sottile del mio animale domestico mi risponde. Níðhöggr è un serpente verde dagli occhi rossi, è molto grosso e di sicuro non è l'ideale di animale da compagnia, specie visto che è della specie eunectes murinus, ovvero la più grossa e pericolosa della razza dell'anaconda, chiamata anche anaconda verde, ma Níðhöggr non mi ha mai fatto male e mia madre è allergica al pelo di praticamente ogni animale esistente da ciò che dice, così mi ha permesso di tenermi un serpente in casa. Della serie non ti puoi tenere un piccolo e tenere chihuahua, anche se odio i cani di piccola taglia, preferisco quelli grossi, ma ti puoi tenere un serpente che stritola le sue vittime e che si nutre di coccodrilli e che parte dalla lunghezza piccolissima di undici metri...sì decisamente nella norma. Comunque il nome che ho scelto viene da un mitico serpente-drago della mitologia norrena. Alcuni miti lo portano come un serpente cattivo altri come uno buono. In sostanza era un serpente per metà e per metà drago che viveva tra le radici di Yggdrasill, l'albero cosmico, scambiando costantemente insulti con l'aquila che sta sulla sommità dei rami, per il tramite dello scoiattolo Ratatoskr. C'è anche un riferimento nel Ragnarǫk, la fine del mondo, secondo il quale quando il mondo, distrutto, rinascerà dalle sue ceneri, su di esso volerà come un'ombra Níðhöggr, portando tra le ali i cadaveri dei morti. Níðhöggr è anche il nome del serpente che, nell'aldilà, tormenta i cadaveri dei morti e se ne nutre oltre a essere il nome di un nano.

C'è un motivo se ho scelto questo nome per lui, è vero nella mitologia generalmente è visto come una cosa negativa, ma così lo sono anch'io. Quando lessi dei miti mi sentii...non so...vicina forse a questo serpente mitologico e visto che mamma mi ha dato un serpente ho pensato "perché no?". Níðhöggr è con me da parecchio oramai e mi tiene più compagnia di ciò che la gente può pensare, certo non ti riporta il bastone o fa le fusa, ma mi capisce e mi sta sempre vicino quando è notte e ho paura.

- Níðhöggr- richiamo ancora e lui sale su uno dei pali che sostengono il mio letto a baldacchino- dormi con me? Ho paura

Il mio amico sibila e annuisce piano prima di salire e arrotolarsi intorno ai pali del soffitto vigile- se qualcosa succede mi proteggi tu?

Sibila piano. Una volta i ladri sono entrati in casa, ero sola e mamma era a lavoro. Quel giorno Níðhöggr è entrato nella mia vita, è entrato dalla finestra e ha stritolato a morte i due prima che mi potessero ferire, la babysitter era troppo impegnata a farsi il ragazzo per accorgersi del pericolo, quando la polizia è arrivata mi ha trovato addormentata accoccolata al lunghissimo serpente che fissava gli agenti come se fosse la cosa più normale del mondo che io fossi accoccolata a lui per dormire. Mamma quella volta è stata davvero emotiva, era spaventatissima per me ed è una delle poche volte in qui ha dimostrato di volermi davvero molto bene, anche se quando c'erano ancora gli agenti, dubbiosi di lasciare un serpente lungo quasi diciassette metri in casa di una madre single con una bambina di circa tre anni e mezzo, non ha mostrato nemmeno il minimo cenno di paura o preoccupazione, ma quando siamo rimaste sole è crollata. La babysitter è stata licenziata e Níðhöggr è diventato il mio custode. Non mi ha mai ferito, secondo mamma i miei occhi hanno la forma di quelli di un serpente e ogni tanto scherza sulla possibilità che mi creda una cucciola di serpente. Per la legge va più che bene tenere questo genere di animale in casa, anche se non credo esistano molti con un Níðhöggr in casa eh, infondo c'è chi si tiene leoni, chi scimmie, chi avvoltoi...io mi tengo un serpente gigante. Non è stato semplicissimo per mamma fidarsi e abituarsi a Níðhöggr, ma visto che il serpente tornava in casa ogni volta che lo scacciavano...diciamo che ci si è arresa e...

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