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<<Come sai, signor Malfoy, ti ho convocato qui per una questione urgente, riguardante la scuola.>> disse la prof. McGranitt, mentre si accomodavano l'uno di fronte all'altra nello studio che, prima di lei, che era appartenuto ad Albus Silente.

<<Professoressa, le chiedo di  essere più esplicita a riguardo.>> disse Malfoy, mentre il suo sguardo glaciale si posava oltre la vecchia preside, fuori dalla finestra.

Il sole stava tramontando. Lo smistamento sarebbe iniziato a breve. Una fitta inaspettata di nostalgia gli si piantò nel petto.

<<Come ben saprà, il professor Lumacorno ha deciso di andare in pensione..>> iniziò la McGranitt.

No, in realtà non lo sapeva. Non aveva più contatti con nessuno da qualche anno ormai, rinchiuso volontariamente nel suo maniero, assieme a sua madre ed una manciata di elfi domestici.
L'unico antidoto ad una solitudine del fare, lo aveva trovato nella calma del suo laboratorio, a coltivare il suo talento - ed era, contro ogni pregiudizio, un vero talento - nell'arte e nella scienza esatta delle Pozioni.

<< E dunque..>> continuò la preside << la cattedra di Pozioni è rimasta vuota. Lo sa, è una cattedra molto, troppo importante perché possa lasciarla in mano a chicchessia.>>

<<Ed io.. Cosa c'entro in tutto questo?>> disse Malfoy, che ancora non capiva dove volesse andare a parare la sua vecchia insegnante di Trasfigurazione.

<<Nonostante molti dicano il contrario, lei è un abile pozionista. E questo è dire poco. Il professor Piton aveva, sì, una predilezione per lei, ma i suoi G.U.F.O e i suoi M.A.G.O parlano chiaro, signor Malfoy, ed io sono sicura - lo so da fonti certe - che non è ai M.A.G.O che lei si è fermato.>>

La vecchia Preside aprì un cassetto dalla scrivania e ne estrasse dei fogli, che porse gentilmente a Draco.

<<Questo è il contratto per la cattedra di Pozioni di questa scuola>> disse la McGranitt, mentre Draco prendeva e osservava attentamente i fogli <<al momento lei è l'unico all'altezza. Non ho intenzione di affidare l'insegnamento di una così importante materia ad un principiante qualsiasi.>>

Draco guardò attentamente la preside, leggendo nel suo sguardo una determinazione che non aveva mai visto in nessuno.. O quasi..
Sospirò.

<<Non penso di essere all'altezza.. Non la merito, questa seconda possibilità che mi sta offrendo..>> disse, poggiando i fogli sul tavolo, e muovendosi a disagio sulla poltrona che occupava

<<Non le sto offrendo una possibilità di 'redenzione', signor Malfoy. Il passato è passato, e non può essere cambiato, almeno non senza stravolgere l'ordine delle cose. Le sto offrendo una semplice opportunità di lavoro.>> replicò, calma, la McGranitt, osservandolo attentamente da dietro i suoi occhiali un po' storti.

Si alzò e gli tese la mano.
Draco pensò, guardando quella mano tesa verso di lui, che ormai non aveva più nulla da perdere.
Aveva imparato, a costo abbastanza caro, che una mano tesa verso di sé, non si rifiuta, non si morde.

Strinse la mano di quella donna, le cui punizioni aveva dovuto subire più volte, sia perché non gli piaceva la sua materia, sia perché non era proprio quello che si dice il ritratto dell'educazione.

Firmò quel foglio con uno svolazzo e si avviò verso l'uscita, quando si girò per sussurrare un 'grazie'.

Usci senza vedere che la McGranitt sorrise.

Fango e NeveWhere stories live. Discover now