5- She is not able to do this

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Lily sbuffò, per la milionesima volta in quei cinque minuti.

"No, no e no, Remus!"

"Io dico di sì"

"No"

"Sì invece"

"Se ho detto no è n-"

"SEMBRATE MARITO E MOGLIE!" sbraitò Sirius, stanco dei due.
"Si può sapere che c'è?"

"Io non sono gelosa di lei!" Esordì quindi la Evans, indicando la porta.

"Non è colpa mia se è insopportabile"

Remus alzò le spalle, gli altri scossero  la testa ridendo.
In tutto questo, Peter, troppo stanco per qualsiasi cosa, si era addormentato sul divano, e stava russando sonoramente.

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"Signorina Weasley!"
Ginny si girò, incontrando lo sguardo del vecchio preside

"Salve signore" salutò cordialmente Harry Potter, in compagnia della ragazza.

Silente guardò prima Harry, poi Ginny, poi Ronald Weasley ed Hermione Granger.

"Signorina, Potter, potete seguirmi per favore?"

Una volta soli, il preside si rivolse alla rossa.

"Credo che tu possa..."
E indicò con gli occhi la stanza delle necessità

"Non rivelare il nome di tua madre" disse al ragazzo, che non capiva molto.

"O, comunque, se vuoi proprio, fallo. La pozione che ho trovato, in grado di riportarli  indietro, sarà pronta tra sei mesi circa, e, riportandoli al passato, cancellerà loro la memoria."
Il professore fece un occhiolino alla ragazza, che rise, annuendo.

"Quindi possiamo dire...tutto?"

"Beh, suppongo di sì"

Detto questo Silente li lasciò soli, davanti al muro

"Cosa..?"

"Lo scoprirai da solo Potter" disse la rossa, accennando un sorriso, che lui ricambiò.

"Quanto siamo formali, weasley" ribattè, dandole un pizzicotto.
Lei rise di gusto, per poi far comparire una porta.

Entrati nella stanza, la prima cosa che colpì Harry, furono i 5 letti.
Là dentro, quindi, ci viveva qualcuno.

Poi notò che su un divano addossato alla parete erano seduti cinque ragazzi, con l'uniforme di Grifondoro.

Ginny glieli indicò con gli occhi,e lui, cautamente si avvicinò.

Quando Sirius Black e James Potter entrarono nella sua vista si sentì sommerso.
Il respiro gli si mozzò in gola.

"Oh, ehm, tu sei...?" Incalzò Sirius, interrotto subito da Lily

"Un altro Potter no!"

Harry si rabbuiò, Ginny invece rise

"Lasciala stare, è sempre molto cortese con i nuovi conoscenti"
Ghignò  la rossa al suo fianco.

Tra le due non doveva scorrere buon sangue, appurò il moro, ma da Ginny se lo aspettava. Alla fine piaceva sempre a tutti.
E piaceva anche a lui.
Ma rimosse questo pensiero dalla testa.

Lily le lanciò uno sguardo che avrebbe potuto incenerire  chiunque, ma Ginny puntò gli occhi sui ragazzi.

"Lui è... perchè non ti presenti da solo?"
La sua amica si girò verso di lui, non sapeva come presentarlo.

"Harry"

"Ha detto che non si ricorderanno"

"Non ci ricorderemo cosa?" Chiese Sirius.

"Niente. Quando tornerete non ricorderete niente" Fece la rossa.

"Ah.." Esordì Remus.

"Come faccio a dimenticarmi di te?" Sirius fece un sorrisetto storto e Harry lo guardò male.

"Non ho finito" Esordì poi; le gote rosse di gelosia.

"Harry James Potter" E tese la mano verso di loro.

Ginny dovette concentrarsi per non ridere.

"Oh... il mio erede!" Esclamò James, zitto fino a quel punto.

Si alzò in piedi
"Giochi a quidditch, vero?"

Lily si sbattè una mano in fronte.

"Si, dal primo anno" Rispose lui.

"Primo?"

"Sono il più giovane cercatore del secolo" disse Harry, sognante, passandosi due dita tra i capelli, per tirarli indietro.

"Sisi, scena molto commovente" iniziò Ginny " Ma ti ricordo, carissimo Potter, che se non mi fai cambiare quella punizione perderemo la partita di domenica"

"Rossa"

"Sì?"

"Ti ricordo che siamo finiti in punizione insieme"

"Ah" Rispose solo Ginny.
"Vero" aggiunse dopo qualche secondo.

"Quindi, che si fa?"

Entrambi si guardarono negli occhi, una scintilla ad illuminarli.

Si girarono  verso James e Lily.

"Tu" E Ginny indicò il ragazzo "hai solo bisogno di cambiare il colore degli occhi"

"E tu invece" Fu Harry a parlare, puntando i suoi occhi verdi in quelli uguali della madre, facendo sì che il suo cuore slatasse un battito "ti basterà prendere la polisucco per assumere il suo aspetto"

"No!" Esordì Lily
"È troppo pericoloso, e poi... insomma..."

"Non farebbe mai niente per me" concluse Ginny, spazientita.

"È un'ottima persona" Incalzò l'amico -e futuro marito- al suo fianco " devi solo conoscerla fino in fondo"

"Tanto non ne è capace" sputò la piccola Weasley, acida.

"Non è capace di farlo con me, che sto provando ad essere simpatica, pensa come farà con gli altri" e, pronunciando le ultime due parole, lanciò uno sguardo di sbieco a James, intercettato solo da Harry e Sirius, e abbandonò la stanza.

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