Capitolo 29- Ragazzi Inglesi e andarsene.

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Louis era un attore che lavora a Broadway. Non aveva ancora ricevuto ruoli importanti ma era attualmente una riserva per uno spettacolo di cui non ho capito molto il nome. Jace gli stava intorno con uno sguardo adorante che non gli vidi dare a nessuno prima.

Presto, troppo presto, il campanello suonò. Finii il mio bicchiere di vino, camminai verso la porta e la aprii, rivelando un Harry Styles vestito divinamente con una bottiglia del mio vino preferito in mano ed il suo solito sorrisetto in faccia.

"Non eri invitato." Lo rimproverai.

Alzò gli occhi al cielo e porse la bottiglia. "Ho portato il tuo vino preferito, Norah."

"Prenderò il vino. Tu però non puoi entrare."

"Ti ho detto che Claire ed io siamo solo amici." Disse con voce profonda. "Non sò perchè tu sia arrabbiata."

Presi la bottiglia dalle sue mani. "Forse perchè sei un coglione."

Detto ciò girai sui miei tacchi e tornai in cucina dove Jace e Louis stavano apparecchiando la tavola. Potei sentirlo camminare dietro di me, e dallo sguardo sulla faccia di Louis quando vide Harry, oltre che incredibilmente bello era probabilmente anche molto arrabbiato.

"Ho portato il vino." Sorrisi. Versai ad ognuno un bicchiere facendo poi cenno ad Harry. "Non ho portato Harry Styles ma è venuto lo stesso perchè è uno stronzo. Louis, questo è Harry. Harry, questo è Louis."

Harry sembrò pronto a sfondare un muro. Fumo quasi gli uscì dalle narici mentre strinse la mano di Louis, che sembrò confuso dalla nostra piccola interazione. Ci sedemmo attorno al nostro piccolo tavolo e Jace portò le ancora sfrigolanti bistecche con patate ed altre verdure.

"Sembra molto buono." Harry complimentò, causando a Jace di sorridere gratificato e a Louis di spalancare gli occhi.

"Oy, sei Inglese? Di dove?"

"Holmes Chapel, Cheshire. Tu?"

"Doncaster." Sorrise, spostando la sua frangia di lato. "Segui il football?"

Harry strinse gli occhi scettico. "Inglese o Americano?"

"Entrambi."

"Packers. Man U." [Penso sia l'abbreviazione per Manchester United.]

Louis annuì in approvazione e tese la mano in un pugno. Il capo d'imprese guardò la piccola mano chiusa in confusione, come se non avesse idea di cosa farne. Ma poi, sorprendendo tutti, battè il pugno con Louis e ritirò la mano facendo un piccolo suono di esplosione.

Fu la cosa meno 'da Harry' che vidi a parte quando iniziò la battaglia di cibo con Gemma. Cercai di mantenere l'ira ed essere arrabbiata, cacciando via pensieri di quanto adorabile fosse quel piccolo suono che uscì dalla sua lingua sofisticata.

"Louis, amerai il nostro ufficio." Jace iniziò. "È incredibile."

"Sul serio. Ha queste finestre enormi che si affacciano sulla città.. è perfetto." Aggiunsi.

Harry mi fissò dall'altra parte del tavolo. "Lo è davvero. Ricordi, l'ho visto questo pomeriggio quando sono venuto a trovarti?"

"Ah, sì. Senza invito, ovviamente. Hai questa brutta abitudine di presentarti in luoghi in cui non dovresti."

Jace si schiarì la gola, e come al solito diventò il salvatore di un incontro sociale, mandandomi un'occhiata di avvertimento che disse chiaramente 'Stai spaventando Louis e ti sto davvero odiando.', quindi decisi di ignorare Harry il più possibile.

"Comunque, stavo dicendo a Louis della partita dei Packers che andremo a vedere questo fine settimana." Jace sorrise. "Ed è un pochetto geloso."

"Un pochetto?" Louis rispose.

Suit and Tie [Harry Styles AU] (Italiano)Where stories live. Discover now